ZIGGURAT
Giuseppe Furlani
. È il nome che di solito si dà alle torri templarie dei Sumeri, Babilonesi e Assiri. Non conosciamo ancora esattamente l'ortografia e l'etimologia della parola. Va scritto [...] . Essa portava il nome significativo di É-temen-an-ki, che in sumero vuol dire "Casa del fondamento del cielo e della Londra 1914, pp. 190 e 192 (ricostruzione inesatta); V. Scheil e M. Dieulafoy, Esagil ou le temple de Bel-Marduk à Babylone, in Mém ...
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HALPRIN, Lawrence
Gianni Celestini
Architetto paesaggista statunitense, nato a New York il 1° luglio 1916. Cresciuto a Brooklyn, frequenta la Cornell University School of Agriculture di Ithaca (New [...] insegnamento. Inoltre studia architettura sotto la guida di W. Gropius, M. Breuer e l'architetto paesaggista Ch. Tunnard.
Nel 1949 H rapporti. Testimonianza di ciò è la sua opera, che dagli anni Cinquanta si orienta verso incarichi pubblici relativi ...
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METABOLISM
Vittorio Franchetti Pardo
Denominazione di un gruppo formato da quattro architetti giapponesi della nuova generazione (Kisho Kurokawa, Kijonori Kikutake, più due allievi e collaboratori di [...] Metabolism 1960. The proposal for new urbanism, che proponevano appunto modelli di città, a configurazione variabile '', anch'essa con elementi a torre e travate sospese.
Il gruppo M., la cui eco è stata colta in Occidente in chiave soltanto utopico ...
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MÀLLIA
Louis Godart
(App. I, p. 815)
Il palazzo minoico di M., sulla costa settentrionale di Creta, a circa 35 km a est di Iraklion, terzo palazzo scoperto, dopo quelli di Cnosso e di Festo e prima [...] Ciò nonostante, lo scavo ha dato il più famoso gioiello minoico che esista: le api, la cui fabbricazione risale senz'altro all' grandi crepacci naturali, tra le rocce che fiancheggiano il litorale di M., venivano gettati gli abitanti poveri della ...
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SCHAROUN, Hans
Pia Pascalino
Architetto, nato a Brema il 20 settembre 1893, morto a Berlino il 25 novembre 1972; è stato uno dei maestri dell'architettura moderna.
La sua attività s'inizia in stretta [...] Chicago Tribune nel concorso del 1922) e dall'altro dall'influenza che ebbero su di lui le altre arti figurative, il teatro e con W. Gropius, H. Häring, M. Taut, E. Mendelsohn, O. Bartning, L. Mies van der Rohe, che combatte a Berlino per le teorie ...
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VESPIGNANI, Virginio
Bruno Maria Apollonj
Architetto, nato in Roma il 12 febbraio 1808, morto ivi il 4 dicembre 1882. È in Roma, con Luca Carimini, uno degli architetti più in vista di quel critico [...] il V. si è quasi ovunque sovrapposto a quella che potrebbe dirsi l'individualità del monumento con la sua propria G. B. de Rossi; il tabernacolo e il presbiterio di S. M. in Trastevere.
Il V. ricoprì numerosissime cariche pubbliche. Fu infatti ...
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MARKELIUS, Sven Gottfrid
Vieri QUILICI
Architetto, nato a Stoccolma il 25 ottobre 1889; diplomato nel 1913 all'Istituto di tecnologia di Stoccolma e nel 1915 alla Reale accademia di belle arti, facoltà [...] Bengt Lindroos; villa dell'architetto a Bromma (1930); sala di concerti a Hälsingborg (1932) (opere che testimoniano l'allineamento del M. sulle posizioni del "movimento moderno"); la casa d'abitazione collettiva a Stoccolma (1935), nella quale si ...
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LUBETKIN, Berthold
Paola Dell'Acqua
Architetto britannico di origine russa, nato a Tiblisi (Georgia) il 16 dicembre 1901, morto a Clifton (Inghilterra) il 23 ottobre 1990. La sua educazione fu quella [...] e a Pietroburgo la sua formazione d'architetto; i suoi primi maestri furono A.M. Rodčenko, V.E. Tatlin e A. Vesnin. Seguì un periodo a Berlino architetti trentenni) insieme a G. Samuel, che introdusse gli altri, tutti provenienti dall'Architectural ...
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JOHANSEN, John MacLane
Ruggero Lenci
Architetto statunitense, nato a New York il 29 giugno 1916. Figlio di artisti di fama internazionale, iniziò la sua attività come pittore seguendo le orme dei genitori. [...] simpatie sia per lo stile internazionale di L. Mies van der Rohe che per la ricerca sul recupero delle forme derivanti dalla storia operata da L M. McLuhan e l'osservazione delle tecnologie elettroniche.
Le sue opere principali sono quelle che tanto ...
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SACRIPANTI, Maurizio
Pia Pascalino
Architetto, nato a Roma l'8 agosto 1916. Tra il 1960 e il 1970 ha partecipato a molti concorsi nazionali e internazionali con progetti di grandissimo valore culturale.
Tra [...] del nucleo centrale. S. è riuscito così a proporre, più che un grattacielo, un quartiere verticale. Nel 1965, per il " .
Bibl.: C. Pagani, Architettura italiana oggi, Milano 1955; M. Garimberti, G. Susani, Sacripanti-Architettura, Venezia 1967; Domus, ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.