orientale [dal lat. orientalis]. - ■ agg. 1. [posto a oriente, che viene da oriente: costa o. dell'Italia; venti o.] ≈ (lett.) eoo. ↔ (lett.) esperio, occidentale. 2. a. [dell'Oriente, spec. con riferimento [...] romano] ≈ greco, greco-ortodosso, ortodosso. 5. (fig.) [che ha le caratteristiche di preziosità e di eleganza tipiche della cultura ≈ alessandrino, bizantino. ‖ manierato, prezioso, raffinato. ■ s. m. e f. [nativo o abitante dei paesi dell'Oriente] ≈ ...
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infedele /infe'dele/ [dal lat. infidelis]. - ■ agg. 1. a. [che abusa della fiducia da altri riposta in lui, anche con la prep. a: amico i.; i. ai giuramenti] ≈ falso, (lett.) infido, malfido, sleale, traditore, [...] [di coniugi] adultero. ↔ fedele. 2. (fig.) [che si discosta dalla realtà dei fatti o da un originale: traduzione , impreciso, inesatto. ↑ inattendibile. ↔ fedele, letterale, testuale. ■ s. m. e f. 1. (relig.) [chi rinnega il proprio credo] ≈ apostata ...
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padre (ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. - 1. a. [uomo che ha generato uno o più figli: un p. affettuoso] ≈ (tosc., region.) babbo, (fam.) papà, (fam.) paparino, (fam.) papi, (fam.) papino. ‖ madre, [...] prima non esisteva: Meucci è il p. del telefono] ≈ creatore, ideatore, inventore, scopritore. 5. (fig.) [fatto, circostanza e sim., che produce un determinato effetto: l'ozio è il p. dei vizi] ≈ (lett.) cagione, causa, (lett.) fomite, fonte, origine ...
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rito s. m. [dal lat. ritus -us, affine al gr. arithmós "numero" e al sanscr. ṛtá- "misurato" e come s. neutro "ordine stabilito dagli dèi"]. - 1. (relig.) a. [complesso di norme e di formule che regola [...] , ufficio. 2. (estens.) a. [complesso di norme che regolano una cerimonia ufficiale] ≈ cerimoniale, etichetta, protocollo, rituale b. (giur.) [procedimento giudiziario o amministrativo e le norme che lo regolano: r. abbreviato; codice di r. penale] ...
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rituale [dal lat. ritualis, der. di ritus -us "rito"]. - ■ agg. 1. (relig.) [che appartiene o è conforme al rito: preghiere, formule r.] ≈ canonico, liturgico. 2. (estens., scherz.) [che avviene o si svolge [...] , [sempre posposto alsost.] di rito. ↔ inconsueto, insolito, irrituale. ↑ eccezionale, straordinario. ■ s. m. 1. (relig.) a. [complesso di norme e di formule che regola lo svolgimento di un'azione sacrale, di una cerimonia religiosa: osservare il r ...
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papabile /pa'pabile/ [der. di papa, col suff. -abile degli agg. deverbali]. - ■ agg. 1. (eccles.) [di cardinale, che ha probabilità di essere eletto papa] ≈ eleggibile, favorito. ↔ sfavorito. 2. (estens.) [...] di essere eletto] ≈ e ↔ [→ PAPABILE agg. (1)]. ■ s. m. 1. (eccles.) [cardinale che ha probabilità di essere eletto papa] ≈ e ↔ [→ PAPABILE agg. (1)]. 2. (anche f.) (estens.) [candidato a una carica che ha buone possibilità di essere eletto: i p. alla ...
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sacro [lat. sacer -cra -crum]. - ■ agg. 1. a. (relig., etnol.) [che riguarda la divinità, la sua religione e i suoi misteri: luogo s.; i s. arredi] ≈ consacrato, religioso, (lett.) sacrale, santo. ↔ laico, [...] venerazione o del massimo rispetto: l'ospite è s.; il s. nome della libertà] ≈ intangibile, inviolabile, sacrosanto, santo, venerabile, (lett.) venerando. ↔ violabile. ↑ disprezzabile, spregevole. ■ s. m., solo al sing. [ciò che è sacro] ↔ profano. ...
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santocchio /san'tɔk:jo/ [der. di santo, col suff. spreg. -occhio], spreg. - ■ s. m. (f. -a) [persona che mostra zelo esagerato più nelle pratiche esteriori che nello spirito della religione] ≈ bacchettone, [...] , picchiapetto, (non com.) pinzochero. ‖ fariseo, ipocrita, moralista, puritano. ■ agg., non com. [che mostra zelo esagerato più nelle pratiche esteriori che nello spirito della religione: una letteratura scetticamente s. (G. Carducci)] ≈ bigotto ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] rimorso e nella solitudine tutti i miei giorni (U. Foscolo); bevono con compunzione lagrime spremute dagli occhi altrui (I. Nievo); sapete che cosa è la contrizione? è l’odio del peccato commesso con la ferma volontà di emendarsi (C. Boito). Se infine ...
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santo [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire "sancire, rendere sacro"]. - ■ agg. 1. a. [che ha carattere di sacralità, o che è considerato degno di venerazione: la s. memoria dei defunti] ≈ sacro, [...] di s. ragione] ≈ forte, fortemente. ↑ violentemente. ■ s. m. 1. (f. -a) (teol.) [chi è stato canonizzato dalla santo di un dato nome] ≈ onomastico. b. [cartoncino rettangolare stampato che su un lato riproduce la figura di un santo o altro soggetto ...
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Io Dante a te che m'hai così chiamato
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime XCIII) D. rispose per le rime al sonetto Dante Alleghier, d'ogni senno pregiato (v.), inviatogli da un anonimo rimatore, del quale è probabile che egli stesso...
Ciò che m'incontra, ne la mente more
Mario Pazzaglia
. Sonetto della Vita Nuova (XV 4-6), su schema ABAB, ABAB: CDE, CDE, presente nella tradizione manoscritta della Vita Nuova e accolto nella Giuntina del 1527. Sviluppa con nuove argomentazioni...