Complesso fenomeno religioso per cui, nelle maggiori religioni, alcuni individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo più completo i principi della fede in vita solitaria [...] monasteri di Costantinopoli e nella complessa organizzazione monastica del Monte Athos. Importato dall’Oriente alla fine del 4° sec., il m. oltre che a Roma, per l’esempio e l’impulso di s. Girolamo, si affermò in Italia, in Gallia, in Africa, in ...
Leggi Tutto
MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] recente un breviario oggi a Oxford (Keble College Lib., 30), miniato a Napoli nel 1404 per l'abate di M., Enrico Tomacelli (1396-1413), che vi si fece raffigurare (c. 9r; Navarro, 1993).
Bibl.:
Fonti. - Gregorio Magno, Dialoghi, a cura di U. Moricca ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] tratta di un singolare esame di coscienza di Paolo VI, rimasto fra le sue carte, senza data. "Su Papa Giovanni di v.m. Che sia irripetibile, è nella natura delle cose - ogni personalità ha una sua propria fisionomia -. Questa poi ha note di così alto ...
Leggi Tutto
MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] il 1° sett. 1826 il decreto fu pubblicato con la consueta formula di Pio IV in luogo di quella di papa Ormisda, il M., che aveva subito un lieve ictus, rassegnò le dimissioni tornando a Empoli. Il papa, nel tentativo di fare rientrare la sua protesta ...
Leggi Tutto
MAILLARD DE TOURNON, Carlo Tommaso
Giacomo Di Fiore
Nacque a Torino il 21 dic. 1668, secondogenito del marchese Vittorio Amedeo e di Cecilia Maria Truchi. Fu avviato alla carriera ecclesiastica e, dopo [...] di Propaganda Fide. Kangxi non fece mistero di riporre piena fiducia nei gesuiti e rimase indispettito per la diffidenza che il M. a malapena dissimulava per i missionari della Compagnia di Gesù, nei confronti dei quali, pur stimolato dall'imperatore ...
Leggi Tutto
MARAMALDO (Maramauro), Landolfo
Dieter Girgensohn
Nacque da Guglielmo di Landolfo probabilmente tra il 1350 e il 1355 in una famiglia napoletana di antica nobiltà del sedile di Nido.
Il padre fu cavaliere [...] di Costanza il 15 nov. 1414, un giorno prima della solenne sessione iniziale. Dopo la fuga di papa Giovanni, il M. fu tra i cardinali che il 24 marzo 1415 lo seguirono a Sciaffusa, da lì tornò a Costanza soltanto il 20 aprile. Forse fu intenzionale ...
Leggi Tutto
MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] Paolo III, il 14 apr. 1543, lo invitò inutilmente a ritornare in Italia.
Qualche anno dopo, nel 1547, si scoprì che il M. aveva mantenuto contatti epistolari con alcuni confratelli del convento di S. Marco a Milano (tra cui l'autorevole Stefano da ...
Leggi Tutto
MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] e di lancia sormontata da una croce (Cagiano de Azevedo, 1980, p. 511). Più rara è la versione di M. a cavallo, che appare nell'affresco del nartece della chiesa degli Arcangeli a Lesnovo, in Serbia, dove l'arcangelo, nimbato e riccamente vestito ...
Leggi Tutto
MACONI, Stefano
Hélène Angiolini
Figlio di Corrado di Leoncino di Squarcialeone e di Giovanna di Stefano Bandinelli, nacque, con tutta probabilità a Siena, intorno al 1350.
Nel 1411, in occasione del [...] tale data continuò a vivere nella certosa pavese dove morì il 7 ag. 1424.
Abbastanza documentata è l'iconografia del M. che è stato ravvisato nel devoto certosino presentato da Caterina alla Vergine, opera di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone ...
Leggi Tutto
MALASPINA, Saba
Berardo Pio
Nacque, probabilmente a Roma, nella prima metà del secolo XIII.
L'origine romana è confermata dallo stesso M. che nell'explicit della sua cronaca si dice "de Urbe", nel corso [...] fautore di Manfredi di Svevia e dal 1274 fedele sostenitore di Carlo I d'Angiò. La nomina del M. alla guida di una diocesi che si trovava al centro del teatro dello scontro tra Angioini e Aragonesi era finalizzata al rafforzamento dello schieramento ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.