MALAN, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Giovanni (oggi Luserna-San Giovanni), nelle Valli valdesi, il 5 genn. 1810 da Jean Michel, agricoltore, e da Jeanne Lantaret. Dal padre, educatore rigido [...] religiose (e di riflesso della limitazione dei privilegi dei cattolici) fu al centro di molti degli interventi parlamentari del M., che, a differenza dei primi, pronunciati in francese, a partire dal 1851 furono svolti in italiano. L'altra materia ...
Leggi Tutto
MANARDI, Ignazio
Stefano Dall'Aglio
Nacque a Ferrara il 23 ag. 1495 dal noto medico e filosofo Giovanni, docente all'università di Ferrara, e da Samaritana da Monte; fu battezzato con il nome di Timoteo.
Le [...] precettore prima del 1502 e poi dal 1509 al 1512. È di questo secondo periodo il rapporto del M. con il conte Giovanni Francesco (II) Pico, che gli trasmise le sue simpatie savonaroliane, da Pico mantenute anche dopo la morte di G. Savonarola.
Il 31 ...
Leggi Tutto
GNIFETTI, Giovanni
Andrea Zannini
Nacque ad Alagna Valsesia, presso Vercelli, il 2 apr. 1801 da Cristoforo, spaccapietre, e da Anna Maria Ghiger. Di famiglia non modesta, soprattutto per parte di madre, [...] , a Saint-Étienne il 20 ott. 1867.
I resti furono traslati nel paese natale un secolo dopo. Sulla cima di quota 4554 mche porta il suo nome, da lui vinta nel 1842, venne costruito a fine Ottocento il rifugio capanna Margherita, ancor oggi il più ...
Leggi Tutto
MALATESTA (de Malatestis), Leale
Anna Falcioni
Figlio naturale di Malatesta, detto Antico o anche Guastafamiglia, e di una Giovanna sconosciuta, nacque a Rimini, presumibilmente intorno al secondo decennio [...] Enrico III di Francia. L'ostensorio, oggi parte del Tesoro della cattedrale di Rimini, dà un'immagine a tutto tondo del M. che, deposta la mitra e il pastorale, invoca in ginocchio s. Giorgio a cavallo, protettore dei Malatesta.
Fonti e Bibl.: Pesaro ...
Leggi Tutto
Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] attenzione sempre più intensa alle vicende dei tempi presenti, trova la sua più alta espressione in Gioacchino da Fiore (m. 1202), che dà nuovo significato alle classiche periodizzazioni delle sei età del mondo e dei tre regni (del Padre, del Figlio ...
Leggi Tutto
Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. [...] con il mondo del sacro, riducendo progressivamente lo spazio di vita 'profano'.
Nelle religioni dell'asia antica
Nel m. indiano si afferma che la realtà è nell'Uno, definibile solo in forma negativa; l'anima umana anela a ricongiungersi con la ...
Leggi Tutto
sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] . Dalla parte della microsociologia stanno le offerte di metodo e di analisi che si possono definire come s. della vita quotidiana (G.H. Mead lavoro sociale (É. Durkheim), ma soprattutto è M. Weber che può essere considerato il fondatore della s. dell ...
Leggi Tutto
Il diritto che con le proprie opere o le proprie qualità si è acquisito all’onore, alla stima, alla lode, oppure a una ricompensa (materiale, morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione [...] di Dio precede l’uomo con la sua ispirazione, mentre il libero agire viene dopo nella sua collaborazione, così che i m. delle opere buone devono essere attribuiti innanzitutto alla grazia di Dio, poi al fedele». Pertanto all’uomo è riconosciuto ...
Leggi Tutto
kènosis Lo «svuotamento» che, secondo uno dei passi più celebri di s. Paolo (Filippesi 2,7), Gesù Cristo «essendo in forma di Dio» fece di sé stesso «prendendo forma di schiavo», cioè nell’incarnazione. [...] Su questo passo, insieme ad altri, si fonda la theologia crucis di M. Lutero, che afferma la reale partecipazione di Dio alla passione e morte dell’umanità di Cristo. La dottrina della k. provocò nel 17° sec. una polemica tra i teologi luterani di ...
Leggi Tutto
Nome che la tradizione etiopica dà a s. Frumenzio, probabilmente siro di origine. n Lo stesso nome ebbero altri metropoliti d'Etiopia, copti d'origine. Si ricorda il Salamà, che nel 14º sec. diede grande [...] impulso allo sviluppo della letteratura religiosa, e l'altro Salamà (m. 1867), che partecipò alle vicende politiche del suo tempo e lasciò non esemplare ricordo di sé nel paese. ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.