GIRALDONI, Leone
Carla Di Lena
Nato a Parigi nel 1824, studiò canto a Firenze con L. Ronzi, ed esordì a Lodi nel 1847 nella Saffo di G. Pacini. Si esibì quindi in teatri italiani ed esteri (Firenze, [...] il G. ebbe modo di conquistarsi la stima di Verdi, che in una lettera di qualche mese dopo (9 dic. 1857), s., 309 s., 352 s.; II, pp. 17, 77 s., 120, 144 (per Eugenio); M. Conati, La bottega della musica, Milano 1983, pp. 375, 396, 398, 411, 416; Id ...
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FOGGIA, Francesco
Saverio Franchi
Nacque a Roma nel 1603 terzogenito dei sette figli di Giacomo, originario di Civitella San Paolo, e di Angela Alberici, romana. Fu battezzato in S. Luigi de' Francesi [...] 1675 furono i più intensi per l'attività del compositore, che diresse esecuzioni non solo a S. Lorenzo in Damaso e Not. L.A. Lamperini, sez. 25, t. 36, testam. 27 genn. 1711; Not. F.M. Ginnetti, sez. 20, t. 47, testam. 2 apr. 1710; Roma, Arch. di S. ...
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CORTECCIA, Francesco
Bianca Maria Antolini
Nacque a Firenze il 27 luglio 1502 da Bernardo e da Bartolomea Cristofora; di umile famiglia (il padre era "donzello" della Signoria), fu presto avviato dai [...] preceduto, nel banchetto del 6 luglio, le personificazioni delle città toscane che in processione cantarono madrigali (composti da C. Festa, M. Rampollini, G. P. Masacone e B. Moschini) in onore degli sposi; e infine i sei intermedi per la commedia ...
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FRANCHETTI, Alberto
Renato Badalì
Nacque a Torino, il 18 sett. 1860, dal barone Raimondo, ricco proprietario terriero, e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre (Livorno, 25 ott. 1829 - Reggio Emilia, 30 [...] italiani e nel 1899 accettò la presidenza del sodalizio, che nel frattempo era divenuto l'Automobile club di Milano.
alla Scala, con la direzione di Toscanini (protagonisti E. Caruso, M. Sammarco e Amelia Pinto), l'opera Germania (su libretto di ...
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DONI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, nacque nel 1594 a Firenze. Iniziò i suoi studi a Bologna per passare poi a Roma presso i gesuiti. Di [...] gruppi culturali più in vista, conobbe intellettuali di varie tendenze, da M. Mersenne a P. Petau, a C. Saumaise. Questa vita accademie romane avevano dato al D. un prestigio rilevantissimo tanto che Urbano VIII lo nominò nel 1629 segretario del S. ...
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GUADAGNI, Gaetano
Andrea Pini
Nato a Lodi o a Vicenza l'11 dic. 1729, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale; fu fratello di Lavinia e Angiola, anch'esse note cantanti. Sappiamo comunque [...] che, dopo aver subito l'evirazione, fu a Cremona e a Mantova e nel 1746 esordì come contralto nella basilica di S. Antonio a Padova, ove fu allievo di F.M immediatamente l'attenzione di G.F. Händel, che nel 1750 modificò per lui le parti del Messiah ...
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CESI, Beniamino
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 6 nov. 1845 da Napoleone e da Vincenza Simonetti. Avviato dal padre allo studio della musica ancora fanciullo, rivelò prestissimo, una singolare predisposizione [...] 20sett. 1961.
Non meno apprezzato fu il secondogenito Sigismondo, che nacque a Napoli il 24 maggio del 1869. Anch' ); F. Fano, G. Martucci, Milano 1950, p. 133; A. Della Corte-G. M. Gatti, Diz. di musica, Torino 1952, p. 119; G. Pannain, Ottoc. music. ...
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FERNI
Salvatotore De Salvo
Famiglia di cantanti e violinisti operanti tra il XIX ed il XX secolo.
Carolina, nacque a Como il 20 ag. 1839 da Luigi e da Francesca Casati. Fu avviata allo studio della [...] successivo la cantante partì per una tournée all'estero, che ebbe come meta principale Pietroburgo, dove nel marzo 1892 canto a Torino, frequentata tra gli altri allievi dal soprano M. Carena. Si ripresentò al pubblico nel 1913, interpretando La ...
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GIARDINI (Dujardin, Dejardin, Desjardins, Degiardino), Felice (de)
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 12 apr. 1716, si dedicò giovanissimo allo studio della musica e, ancora fanciullo, fu ammesso come [...] per il violino di G.B. Somis, e si presume che abbia presto messo in luce le sue doti di abile esecutore F. e Carlo Giardini, in Musica d'oggi, III (1960), pp. 218-221; M. Fabbri, Sei duetti per 2 violoncelli di F. G., in Musiche italiane rare e ...
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FESTA, Costanzo
Alberto Iesuè
Nacque a Villafranca Piemonte, presso Torino, intorno al 1480 (cfr. Testi, p. 326), in una agiata famiglia di proprietari terrieri. Fu chierico nella diocesi di Torino, [...] assenze del F. per motivi di salute: condizioni queste che, nel 1543, gli impedirono di seguire Paolo III a Bologna 1933), pp. 46, 50, 54, 269; Id., I "XXVII Resposoria" di M. A. Ingegneri, attribuiti a G. Pierluigi da Palestrina, ibid., III (1926), ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.