bellezza /be'l:ets:a/ s. f. [der. di bello]. - 1. a. [l'essere bello, di persona] ≈ avvenenza, (lett.) beltà, (lett.) venustà. ‖ fascino, grazia, leggiadria. ↔ bruttezza. ↑ deformità, mostruosità. ● Espressioni: [...] b.] ≈ benissimo, ottimamente; la bellezza di ... [come rafforzativo di un'indicazione di quantità: m'è costato la b. di mille euro] ≈ addirittura, nientedimeno che. ▲ Locuz. prep.: in bellezza [in modo eccellente, con grande successo: chiudere in b ...
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osso /'ɔs:o/ s. m. [lat. os ossis] (pl. -i nei sign. 2 e 4; nei sign. 1 e 3, le ossa). - 1. (anat.) [ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, che costituiscono l'apparato scheletrico [...] esser ridotto all'o.] ≈ al lumicino, al verde. ↑ in mezzo a una strada, sul lastrico. 3. (lett., poet.) [al plur., ciò che rimane di un cadavere: Straniere genti, l'ossa mie rendete Allora al petto della madre mesta (U. Foscolo)] ≈ resti, spoglie. 4 ...
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sensibile /sen'sibile/ [dal lat. sensibĭlis "percettibile; dotato di sensi"; in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. - ■ agg. 1. a. [che è conoscibile attraverso i sensi: gli oggetti s.] ≈ ‖ [...] di precisione. ‖ esatto, preciso. 6. (fot.) [di materiale che, ricoperto da un'emulsione fotosensibile, è atto a essere impressionato dalla luce] ≈ fotosensibile, impressionabile. ■ s. m., solo al sing. [ciò che è percepibile per mezzo dei sensi: il ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] rimorso e nella solitudine tutti i miei giorni (U. Foscolo); bevono con compunzione lagrime spremute dagli occhi altrui (I. Nievo); sapete che cosa è la contrizione? è l’odio del peccato commesso con la ferma volontà di emendarsi (C. Boito). Se infine ...
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profondo /pro'fondo/ [lat. profundus, der. del sost. fundus "fondo²", col pref. pro-¹]. - ■ agg. 1. a. [di massa d'acqua o cavità, che presenta una notevole altezza: cratere p.] ≈ alto, fondo. ↔ basso, [...] ↔ accennato, lieve. ↑ impercettibile. b. [di suono e sim., che viene emesso dal fondo del petto: parlava con voce p.] ≈ basso, . ‖ serio. ↔ fatuo, leggero, superficiale. ‖ frivolo. ■ s. m., solo al sing. 1. [parte più bassa o più interna di qualcosa ...
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testa /'tɛsta/ s. f. [dal lat. tardo testa "cranio, testa", in origine "guscio, vaso"]. - 1. [parte del corpo animale e umano in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico: [...] , anche seguito da prop. oggettiva: s'è messo in t. che io lo perseguito] ≈ fissarsi (con), (fam.) ficcarsi (o regina. □ testa di cavolo (o, volg., di cazzo) [come s. m. o f., persona poco intelligente o sleale, anche come epiteto ingiurioso] ≈ ...
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Io Dante a te che m'hai così chiamato
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime XCIII) D. rispose per le rime al sonetto Dante Alleghier, d'ogni senno pregiato (v.), inviatogli da un anonimo rimatore, del quale è probabile che egli stesso...
Ciò che m'incontra, ne la mente more
Mario Pazzaglia
. Sonetto della Vita Nuova (XV 4-6), su schema ABAB, ABAB: CDE, CDE, presente nella tradizione manoscritta della Vita Nuova e accolto nella Giuntina del 1527. Sviluppa con nuove argomentazioni...