BARTOLI, Sebastiano
Biagio De giovanni
Nato a Montella probabilmente nel 1629, il B. studiò matematica, filosofia e medicina a Napoli, proprio nel periodo in cui la cultura napoletana si andava affrancando [...] è per il B. studio del complesso di esperienze che danno unità al corpo. E queste esperienze non sono nulla 1678, p. 276; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, pp. 451 S.; M. Barbieri, Notizie istoriche dei mattematici e ...
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GALBIATI, Gennaro
Salvatore Vicario
Nato nel 1776 a Napoli e ivi formatosi alla scuola di noti maestri (B. Amantea per l'anatomia, D. Cotugno per la medicina, M. Troja per la chirurgia, D. Ferrara per [...] con cui procedere alla resezione ossea. Questo metodo operatorio, che il G. illustrò nella memoria La pelviotomia. Ragguaglio di una nuova operazione di chirurgia che può con vantaggio sostituirsi alla cesarea, edita a ...
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DELLE PIANE, Giuseppe
Tirsi Mario Caffaratto
Nacque a Novi Ligure (Alessandria) il 5 luglio 1893 da Nicola e da Valentina Giacobone. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'università di Pavia nel [...] ostetricia. Produzione scientifica eccezionale, se si pensa che essa venne svolta in modo più cospicuo ve" ost. e ginec., XLVIII (1961), Suppl. 1, pp. 782-89; T.M. Caffaratto, L'ostetricia, la ginecologia e la chirurgia in Piemonte dalle origini ai ...
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BENZI, Marco
Giulio Prunai
Nacque a Siena da Giovanni e dalla moglie di questo, Nicola Serfucci, di famiglia appartenente al Monte dei Nove ed al popolo di S. Giovarmi, in data imprecisata da collocare [...] nella cattedra nell'anno 1417.
Dai contemporanei, che lo stimarono grandemente, il B. venne paragonato 434 s.; G. Gigli, Diario Senese, Siena 1854, II, p. 231; M. H. Laurent, Il Necrologio di S. Domenico in Camporegio,Siena-Firenze 1937, nn ...
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CARRARA, Mario
Colomba Calcagni
Nato a Guastalla (Reggio Emilia) il 2 novembre del 1866 da Lodovico e da Bianca Zanotti. studiò a Bologna, ove nel 1889 si laureò in medicina e chirurgia. Allievo di [...] trascurati, e alla esigenza di accertamenti più profondi, che dovevano far luce su tutte le possibili circostanze attinenti G. Aschaffenburg, Bin Wart der Erinnerung an M. C., pp.334-343; A. Della Volta, M. C. e l'indirizzo clinico della medicina ...
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FEBO da Pergola
Raffaella Zaccaria
Le notizie su F., medico e professore di medicina, sono piuttosto limitate e circoscritte ad alcuni momenti della sua vita. Dovette nascere a Pergola (od. prov. di [...] in Vincoli a Pisa: il fatto che di lui non si parli fa, appunto, pensare che non fosse morto.
A queste scarne Storia di Perugia dalle origini al 1860, I, Perugia 1875, p. 747; M. Natalucci, Ancona attraverso i secoli, I, Città di Castello 1960, p. 282 ...
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BRUNORI, Camillo
Amedeo Quondam
Nacque il 7 febbr. 1681 a Meldola (ma secondo altri a Bagnacavallo o a Terni). Dall'età di diciassette anni fu allievo di Giovanni Girolamo Sbaraglia, insigne medico [...] l'intervento del Malpighi, e prima ancora di Urania, che lo trasporta nel regno della Luna, sede degli ingegni XXXIII (1719-1720), 2, pp. 502 s.; XXXIX (1739), p. 141; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia 1763, p. 2231; G. ...
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CAPPONI, Filippo
Giuliano Gliozzi
Figlio di Niccolò e di Alessandra di Filippo Strozzi, nacque, presumibilmente a Firenze, il 14 apr. 1505.
Il 10 agosto 1530 partecipò, insieme col fratello Piero, alla [...] 'ultimo il C. si recò anche a Ferrara, ma. vi giunse che l'amico era da poco morto (1555). Rimasto qualche tempo a Ferrara del corpo" (p. 24) ed altre ancora.
Bibl.: M. Poccianti, Catalogus scriptorum Florentinorum omnis generis, Florentiae 1589, p ...
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BO, Angelo
Narciso Nada
Nato il 21 maggio 1801 a Sestri Levante da Giovanni Battista e da Chiara Ricci, iniziò gli studi di medicina a Parma e li proseguì a Bologna alla scuola del Tommasini, conseguendo [...] di scienze mediche e naturali di Genova, che sostituì la precedente Società di scienze mediche, (con not. sulle polemiche dell'epoca fra "contagionisti" ed "epidemisti"); G. M. Baldi, I parlamentari medici dal 1848 al 1922, Roma 1966, pp. 51 ...
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AUGENIO, Orazio
Loris Premuda
Nacque attorno al 1527 a Monte Santo (Marche) da Luigi, archiatra di Clemente VII. Si addottorò in medicina a Camerino o a Fermo. Ma sia prima sia dopo la laurea studiò [...] ; nel 1559 passò alla cattedra di medicina teorica straordinaria in Roma, che tenne fin verso il 1563, quando si trasferi a Osimo e, quindi Università di Padova, Padova 1922, pp. 144 s.; M. Chiaudano, I lettori dell'Università di Torino ai tempi di ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.