MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] viveva a casa del figlio maggiore, a Torino. Ma i rapporti rimasero estremamente problematici. Non è forse un caso che il M. arrivò a pubblicare il primo libro, Hilarotragoedia, solo poco dopo la morte della madre, nel 1964. Nello stesso anno rivide ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] da un paio di prelati e da un segretario, si recò in Sicilia (Catania, Messina, Siracusa). Un altro lungo viaggio fu quello che il M. iniziò per motivi di studio il 26 sett. 1844 nel Nord Italia, con sosta anche a Milano dal 26 al 28 ottobre.
Durante ...
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MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] la base su cui furono esemplate le successive edizioni cinquecentine delle Novelle.
Niente si sa della morte del M. che - visto il totale silenzio che lo riguarda dopo questo suo ultimo lavoro - deve essere avvenuta di lì a poco.
Fonti e Bibl.: G ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] sua prigionia (ottobre 1298-ottobre 1303), si parla di essa come di cosa avvenuta trent'anni prima: "Questa pena chem'è data, Trent'ann'è che l'aio amata" (55,62 = 55,123-124).
In seguito Iacopone portò dieci anni il cappuccio lungo dei bizzochi ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] , rischiarato da luci improvvise, attirato da richiami angelici, ma ritornai, infine, pentito e redento, tra le braccia di mia madre chem'aspettava da anni, senza aver mai disperato. Ritornai a Dio" (a E. Rosa, 2 dic. 1920, in Lettere agli amici ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] ", "Troppo son dimorato", "Meravigliosamente"), con Rinaldo d'Aquino ("In gioi mi tegno", "Gia mai non mi [ri]conforto", "Amor chem'à 'n comando"), con Pietro Della Vigna ("Amore in cui disio"), con Federico II ("Dolze meo drudo"). Fra gli emuli più ...
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CAPODIFERRO, Evangelista Maddaleni (Maddalena) de', detto Fausto
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XV, primogenito di Niccolò di Evangelista e di Ambrosina, forse anch'ella [...] economiche del C., come testimonia quel Vat. lat. 3351 che gli servì sia da brogliaccio poetico che da libro di conto, erano tutt'altro che floride: a f. 189 leggiamo ad esempio che "m. phedra" (Tommaso Inghirami da Volterra) teneva otto manoscritti ...
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GALEOTA, Francesco
Marco Colletti
Nacque verso il 1446 a Napoli da Carluccio, dicendente da una famiglia della più antica nobiltà napoletana, ascritta al seggio di Capuana, e da una delle sue due mogli, [...] -79): il duca viene indicato addirittura come colui per il quale "s'attende la speranza / de l'Italia tuta e 'l viver chem'avanza". Di tono più intimo invece l'epistola (parzialmente pubblicata dal Flamini, p. 18) in cui il G. esprime il suo dolore ...
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GRITTI, Francesco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia nella notte tra l'11 e il 12 nov. 1740, secondogenito dei patrizi Giannantonio di Domenico e Cornelia Barbaro di Bernardo.
I Gritti di questo ramo, [...] favola L'aseno e mi, in occasione della rappresentazione della "comedia / De l'aqua alta, celebre / anca per quela cabala, / chem'à obligà a fischiarmela / per prudenza, anca mi". In effetti L'acqua alta ovvero Le nozze in casa dell'avaro, "commedia ...
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OXILIA, Nino
Gabriele Scalessa
OXILIA, Nino (Angelo Agostino Adolfo). – Nacque a Torino il 13 novembre 1889 (Monetti, in Un tempo una città, 1983, p. 25) da Nicolò e da Giovanna Bruno, penultimo di [...] . Nel suo crepuscolarismo (ambito poetico nel quale viene solitamente collocato), se non mancano le «piccole cose» (Piccole cose chem’avete dato), riflessioni sulla vita e sulla morte (La nebbia fascia la città. Le cose), addirittura apostrofi al ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.