mesone
mesóne [Der. di meso- con il suff. -one di particelle] [FSN] Termine introdotto inizialmente (1937-47) per indicare particelle instabili con massa intermedia tra quella dell'elettrone e quella [...] (m. š, η, ρ, ω, ecc.), m. strani (m. K), m. con charm (m. D), m. con botton (m. B), m. cc- (m. ηc, J/Ψ, ecc.), m. bb- (m. ϒ, ecc.), v. App. II: VI da 677 c a 692 a. ◆ [FSN] M. K: v. sopra. ◆ [FSN] M. μ: v. sopra. ◆ [FSN] M. pesante: lo stesso chem ...
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dipendente
dipendènte [agg. Der. del part. pres. dependens -entis del lat. dependere "derivare da, dipendere", comp. di de- e pendere] [LSF] Di ente che abbia una relazione di dipendenza da un altro: [...] scelta dei valori delle xi; condizione necessaria e sufficiente perché le m forme siano linearmente d. è che la caratteristica della matrice dei loro coefficienti sia inferiore a m. (c) Si dice chem funzioni di r variabili u₁(x₁, ..., xr), ..., um(x ...
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Whitney Hassler
Whitney 〈uìtni〉 Hassler [STF] (n. New York 1907) Prof. di matematica nella Harvard Univ. (1946) e di Princeton (1952). ◆ [ALG] Classi di W., o di Stiefel-W.: per una varietà differenziabile [...] valgono 0 oppure 1; precis. (teorema di Pontrjagin e Thom) essi sono tutti nulli nel solo caso cheM sia il bordo di una varietà di dimensioni n+1: v. classi caratteristiche: I 631 a. ◆ [ALG] Formula di W.: v. classi caratteristiche: I 630 d. ◆ [ANM ...
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Fisico italiano (n. Catania 1906 - scomparso il 26 marzo 1938). Trasferitosi a Roma, nel 1923 intraprese gli studî di ingegneria; all'inizio del 1928, seguendo E. Segrè e E. Amaldi, raccolse l'invito [...] e molecolare, per poi redigere quelli che possono essere considerati i lavori che segnano la nascita della fisica teorica alle unificazioni teoriche di Newton, Maxwell, Einstein. L'opera di M., come già intuito da E. Fermi, ha avuto un ruolo molto ...
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magnetizzazióne Processo con cui si conferiscono proprietà magnetiche a un corpo. La m. si ottiene orientando i dipoli magnetici della struttura atomica grazie a un campo magnetico esterno; la sua quantificazione [...] è stabilita dalla intensità di m., grandezza vettoriale che rappresenta il momento magnetico dell'unità di volume del corpo. Per un dato materiale, la m. varia al variare dell'intensità del campo magnetizzante e della temperatura. ...
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MALVEZZI BONFIOLI, Alfonso
Sandro Cardinali
Nacque a Bologna il 24 febbr. 1730 da Giuseppe Ercole Malvezzi Locatelli Leoni, conte della Selva, di una delle più nobili famiglie bolognesi, e dalla contessa [...] Braschi assurse al soglio pontificio come Pio VI, Malvezzi scelse di rientrare a Bologna, e con lui anche il M., che, nuovamente nella sua città, si dovette dimettere dal Senato per incompatibilità con lo stato sacerdotale.
Dopo un periodo trascorso ...
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nucleo
nùcleo [Der. del lat. nucleus "gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale di qualcosa, in quanto appaia più compatta del resto oppure venga considerata [...] raccolgano e si organizzino. ◆ [FNC] N. atomico: il corpuscolo, carico positivamente, di dimensioni dell'ordine di 10-14 m, che costituisce la parte centrale dell'atomo, molto piccola rispetto all'atomo stesso, ma nella quale si concentra quasi tutta ...
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modulazione
modulazióne [Der. del lat. modulatio -onis, dal part. pass. modulatus di modulare (→ modulatore)] [LSF] Operazione consistente nel variare in un certo modo voluto il valore di una determinata [...] nei ricevitori; le emissioni televisive nello standard CCIR, seguito anche dall'Italia, sono appunto a m. negativa. ◆ [ELT] M. parassita: m. indesiderata che si riscontra talora, nella ricezione, in una radioonda a opera di un'altra; può essere ...
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applicazione
applicazióne [Der. del lat. applicatio -onis "atto ed effetto dell'applicare", dal part. pass. applicatus di applicare: (→ applicabile)] [ALG] Si dice che f è un'a. di un insieme P in un [...] : v. sopra. ◆ [ALG] A. bilineare: è l'a. f(a,b) definita su due spazi lineari M e N e a valori in un terzo spazio lineare L, che sia lineare sia rispetto ad a∈Mche a b∈N. ◆ [ALG] A. completamente positiva: v. algebre di operatori: I 96 a. ◆ [ALG] A ...
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telefono
telèfono [Comp. di tele- e -fono] [ELT] Dispositivo che consente la trasmissione della voce e di suoni a un analogo dispositivo a distanza, a esso collegato per il tramite delle linee di una [...] senza fili, detto anche t. radiomobile, lo stesso che radiotelefono, in quanto la linea telefonica è sostituita, in , chiamato anche telefonino, o assolut. cellulare come s.m., che utilizza il sistema di trasmissione radio della telefonia cellulare ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.