CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] bensì il discorso col giovane gentiluomo conosciuto il giorno precedente; "non però si finì né si concluse altro se non chem'avrebbe scritto, il che anco io promisi a lui. Così mi partii tutto malcontento, molto del Provana e molto più dell'altro ...
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MARTINO da Gemona
Andrea Tilatti
MARTINO da Gemona. – Nacque verso la metà del XIV secolo a Gemona, terzo centro urbano, dopo Udine e Cividale, del principato aquileiese. Il padre, Franceschino, era [...] 1390 era uditore del vicario generale della curia vescovile, con grande soddisfazione del Comune, che attraverso Zambeccari chiese a un anonimo cardinale cheM. non fosse allontanato dalla città, date le benemerenze acquisite. Il tenore della missiva ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] il 20 maggio 1882, alla firma del trattato a Vienna, con l'inclusione in un'appendice della clausola voluta dal M.: che l'alleanza, di natura difensiva, non potesse avere efficacia contro l'Inghilterra. Per la frettolosità con cui era stato preparato ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] nel 1434, entrò in possesso di sue proprietà a Campi e a Castelnuovo. Morì il 12 febbr. 1445.
Fu a Firenze che il M. compì gli studi, con i fratelli Cristoforo e Iacopo, avendo come maestro di latino e greco Guarino Guarini, a sua volta allievo ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] ’Antologia e al Gabinetto di lettura fondato a Firenze nel 1819 è indicativo degli orientamenti politici e culturali che animavano il M. fin dagli anni della giovinezza poiché intorno all’attività del Gabinetto si venne maturando la cultura politica ...
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MARAMALDO (Maramauro), Landolfo
Dieter Girgensohn
Nacque da Guglielmo di Landolfo probabilmente tra il 1350 e il 1355 in una famiglia napoletana di antica nobiltà del sedile di Nido.
Il padre fu cavaliere [...] di Costanza il 15 nov. 1414, un giorno prima della solenne sessione iniziale. Dopo la fuga di papa Giovanni, il M. fu tra i cardinali che il 24 marzo 1415 lo seguirono a Sciaffusa, da lì tornò a Costanza soltanto il 20 aprile. Forse fu intenzionale ...
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MASCARDI, Giacomo
Saverio Franchi
– Nacque nel 1567 circa a Bormio, nell’alta Valtellina, da Vitale; il nome della madre non è noto.
L’origine è confermata da numerosi documenti d’archivio; una nascita [...] l’edizione originale per i tipi di G. Ruffinelli e ora promuoveva la nuova veste dell’opera, avvalendosi del M., che verosimilmente doveva aver composto lui stesso l’opera all’epoca in cui lavorava nella tipografia Ruffinelli. Ma nello stesso 1608 ...
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MEMMO, Giovan Maria
Gino Benzoni
MEMMO (Memo), Giovan Maria. – Nacque a Venezia, alla fine del 1503 o all’inizio del 1504, da Nicolò di Francesco e da Elisabetta di Giustiniano Giustinian.
Famiglia [...] 1545), un trattato tra l’astronomico e il filosofico in forma di dialogo, nel quale Giovan Battista Memmo risponde diffusamente allo stesso M. che, con le sue domande, gli fa da spalla. Due i dedicatari di questi dialoghi: uno è Carlo V, al quale il ...
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DELLA TORRE, Filippo Giacomo
Gino Benzoni
Ultimo dei sedici figli di Gianfilippo (1598-1650) di Raimondo e di quell'Eleonora di Federico Gonzaga che, col brillante tocco dei suoi gusti italiani, alleggerì [...] Se il conte si è ravveduto dell'eccesso, si è pentito et ha fatto penitenza, Iddio li haverà perdonato, onde V. C. M., che è tanto pia e elementissima, io la prego non già di lasciarlo impunito, ma, punendolo, farlo col solito della sua clemenza, ma ...
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MACCHIAVELLI, Alessandro
Marta Cavazza
Nacque a Bologna il 26 ott. 1693 da Giovanni Antonio, di una famiglia del ceto civile di lontana ascendenza fiorentina, e da Laura Filippucci (o Filippuzzi).
Ebbe [...] scritti latini usciti a suo nome o a lei attribuiti nelle opere dei fratelli (Fantuzzi, s.v.). È presumibile che il M. intendesse scrivere una storia delle donne dotte bolognesi, come dimostrano numerosi manoscritti a nome suo e di Carlo Antonio ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.