CAMERINI, Mario
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 6 febbr. 1895 da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese, imparentata con P. S. Mancini.
Il [...] in anticipo. Si occupò con competenza dei lato visivo del film: luci, angolazioni, inquadrature; gli operatori che lavorarono per lui - A. Brizzi, M. Terzano, U. Arata, C. Montuori, T. Delli Colli, tra i migliori del cinema italiano - gli riconobbero ...
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Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] raccolta di precinema, fotografie e manifesti ceduta da Tomàs Mallol i Deulofeu alla città catalana di Girona, che l'ha organizzata in un m. nel 1994. Ma interessanti collezioni museali sono presenti in tutto il mondo in numerose cineteche, come il ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] cui la notazione erotico-feticistica, unita al tema della corruzione che tutto pervade, è continuamente presente (come nell'orchestra di Vogel, Il cinema come arte sovversiva, Torino 1980.
M. Salotti, Lo schermo impuro. Il cinema pornografico dalla ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento [...] nel tempo sia sul set sia nella vita privata. Il grande sarto continuò a vestire la Hepburn in film che hanno lasciato il segno nel campo della m., come Funny face (1957; Cenerentola a Parigi) di Stanley Donen o ancor più Breakfast at Tiffany's (1961 ...
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Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] 'attesa destinata a essere delusa (I. Kant), ciò che propone un aspetto insolito delle cose, e che quindi ne valorizza l'intima ricchezza semantica (M. Bachtin), e altro ancora. Più che un canone di genere, il c. esprime un atteggiamento complessivo ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] V. Nabokov; 2001: a space odissey (1968; 2001: Odissea nello spazio) da A.C. Clarke; Barry Lyndon (1975) da W.M. Thackeray. Un regista che ha messo a frutto nella sua filmografia una passione letteraria non occasionale è James Ivory, il cui autore di ...
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Suono
Per circa tre decenni a partire dall'invenzione del cinema, i film non contenevano alcun s. sincronizzato preregistrato. Nonostante ciò, raramente essi erano muti, dal momento che durante la proiezione [...] permetteva di incidere e di leggere delle areole del diametro medio di 12 µm, areole che avrebbero rappresentato nel sistema digitale altrettanti bit. Poiché la colonna sonora classica è larga 2,54 mm, prevedendo anche uno spazio di separazione tra ...
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Taiwan
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Colonia giapponese dal 1895 al 1945 e sede dal 1949 della Repubblica di Cina, nello sviluppare una propria cinematografia T. ha dovuto per lungo tempo fare i conti [...] : Wo hu cang long (2000; La tigre e il dragone), che ha vinto quattro Oscar e reso popolare in tutto il mondo il dominare il mercato.
Bibliografia
Taiwan: nuove ombre elettriche, a cura di M. Müller, Venezia 1988.
R.-S. R. Chen, Taiwan cinema, ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] del neonato sulla carrozzina nella scalinata di Odessa in Bronenosec Potëmkin (1925; La corazzata Potëmkin) di Sergej M. Ejzenštejn, il bambino che rifiuta la medicina in On purge bebé (1931) di Jean Renoir, i besprizorniki, cioè i ragazzini sbandati ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] molto giovane o molto vecchio, e se lo sceglieva vecchio (e l'ottantaduenne M. de Oliveira lo era) non lo faceva certo per infilarsi in extremis in una filmografia importante o che l'aveva in qualche modo impressionato. Di de Oliveira non aveva visto ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.