Nome d'arte del regista F. W. Plumpe (n. Bielefeld 1888 - m. in un incidente stradale presso Santa Barbara, California, 1931). Dopo esperienze come attore nella compagnia di M. Reinhardt e studî di storia, [...] il suo straordinario fascino figurativo e per il cupo pessimismo che lo pervade, è una delle opere più rappresentative dell'espressionismo trova nuova espressione uno dei temi prediletti di M.: il conflitto fra pulsioni e condizionamenti sociali, in ...
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Monroe, Marilyn
Monica Trecca
Nome d'arte di Norma Jean (Jeane) Baker o Mortenson, nata a Los Angeles il 1° giugno 1926 e morta a Santa Monica (Los Angeles) il 5 agosto 1962. Per molti versi la figura [...] nuova maestra di recitazione dell'attrice, Paula Strasberg) e l'affiorare delle prime incomprensioni con Miller pesarono sulla M., che pure appare luminosa nell'animare l'ennesima figura di ballerina in grado di conquistare con il suo vivace candore ...
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Makk, Károly
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Berettyóújfalu il 23 dicembre 1925. Solido professionista, la cui opera è stata costantemente accompagnata dal favore del pubblico, [...] Pál Gabór, hanno seguito l'esempio di Miklós Jancsó, già attivo nelle coproduzioni a partire dagli anni Sessanta. M. che secondo una linea di comportamento tipica dei registi del suo Paese, favorevoli a una caratterizzazione nazionale, non aveva mai ...
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Operazione con cui un film viene dotato di un sonoro diverso da quello originale, per eliminare difetti tecnici o di recitazione, o trasferire il parlato in una lingua diversa.
Cenni storici
L’avvento [...] doppiare anche alcuni attori italiani. Il primo fu R. Villa, protagonista di Il grande appello (1936), cheM. Camerini fece doppiare da M. Pisu perché insoddisfatto della dizione dell’attore; una certa diffidenza dei produttori rispetto alle voci di ...
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Attore britannico (Londra 1927 - Crans-Montana, Svizzera, 2017). Ex combattente della seconda guerra mondiale, nel 1945 ha esordito al cinema con ruoli minori nelle pellicole Perfect strangers (Intermezzo [...] grazie al ladro gentiluomo protagonista della serie TV The saint (1962-69, Il Santo). Ma è con il personaggio di J. Bond cheM. ha conquistato il pubblico mondiale: chiamato a sostituire S. Connery per il ruolo di 007, nel 1973 ha recitato in Live ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] se non fossero in vendita gli altri (in tale ipotesi si può parlare di m. dei cereali oltre che di m. del grano, dell’orzo, del riso ecc., di m. delle automobili oltre che di m. delle Mercedes, delle Fiat ecc.).
Se ci si riferisce all’indipendenza o ...
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Regista cinematografico statunitense (New York 1925 - Lyme, Connecticut, 2008). Particolarmente felice nell'indagare tematiche quotidiane e percorsi introspettivi, il cinema di M. non sempre ha raggiunto [...] con Fear strikes out (Prigioniero della paura), film che indaga le pressioni psicologiche tipiche dell'ambiente sportivo. Con ancora le sfumature sentimentali e le vicende psicologiche a interessare M., che nel 1982 ha diretto Kiss me goodbye (C'è ...
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In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] corpo non abbandona mai l’appoggio del suolo), distinguendosene solitamente per una maggiore regolarità del passo (passo di m.), che è spesso mosso ritmicamente da più persone procedenti di conserva. Nel linguaggio militare, l’ordinato movimento di ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] il bel Sabotage (1936; Sabotaggio) di A. Hitchcock. Emozionante e delicato è The age of innocence (1993; L'età dell'innocenza) cheM. Scorsese ha tratto da E. Wharton. Bram Stoker's Dracula (1992; Dracula di Bram Stoker) di F.F. Coppola, denso di ...
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Spettacolo musicale – teatrale, cinematografico o televisivo – che prevede l’utilizzo di musica, dialoghi (parlati e cantati) e danze.
Il m. si affermò tra il 19° e il 20° sec. negli Stati Uniti, indiretto [...] insieme a Jesus Christ superstar (1971) di A. Lloyd Webber.
Il m. compiva un passo introspettivo in A chorus line (1975) di M. Hamlisch, che diede inizio al filone del concept m., a cui appartiene anche All that jazz (1979) di B. Fosse. Le produzioni ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.