riducente
riducènte [agg. e s. "che riduce, che provoca una riduzione" Part. pres. di ridurre (→ ridotto)] [CHF] Che ha capacità di operare una reazione chimica di riduzione: agente r., o r. (s.m.), [...] la sostanza capace di ridurne un'altra, ossidandosi. ◆ [CHF] Fiamma r.: la parte più luminosa di una fiamma, nella quale si determinano reazioni di riduzione del combustibile: → fiamma ...
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stabilizzante
stabilizzante [agg. e s.m. Part. pres. di stabilizzare, da stabilità sul modello del fr. stabili-ser, "che stabilizza"] [LSF] In molte accezioni è sinon. di stabilizzatore. ◆ [CHF] Sostanza [...] che s'aggiunge a un'altra per renderla chim. più stabile: s. di un'emulsione, che riduce la tensione interfacciale, ostacolando la rottura dell'emulsione, cioè la separazione dei componenti. ...
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liotropico
liotròpico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di lio- e -tropico] [CHF] Di sostanza che in soluzione tende a un certo ordine spaziale; per es., v. cristalli liquidi: II 26 e. ◆ [CHF] Serie l.: serie [...] di anioni e cationi ordinati secondo il loro maggiore o minore effetto in fenomeni (quale, per es., la coagulazione) che avvengono nelle soluzioni colloidali. ...
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isotonico
isotònico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di iso- e tonico "con lo stesso tono (pressione)"] [CHF] Di soluzioni che hanno la stessa pressione osmotica, sinon. di isoosmotico; la proprietà di essere [...] i. si chiama isotonìa. ◆ [BFS] Cellula i.: è così detta una cellula che, immersa in una soluzione, non cambia di volume: v. membrane biologiche: III 762 f. ...
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mobile
mòbile [agg. e s.m. Der. del lat. mobilis, da movere "muovere"] [MCC] (a) Che può essere mosso o che si muove di per sé, in contrapp. a fisso, stabile e simili. (b) Come s.m., corpo libero di [...] muoversi. ◆ [FML] Fluido m.: fluido molto scorrevole, cioè dotato di piccola viscosità. ◆ [CHF] Principio dell'equilibrio mobile: → equilibrio. ...
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stereospecifico
stereospecìfico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di stereo- e specifico] [CHF] Detto di una sostanza o di un processo che sono selettivi nei riguardi di stereoisomeri: per es., sintesi s., che [...] produce soltanto o prevalentemente un dato stereoisomero di un composto. ◆ [BFS] Enzima s.: quello capace di agire soltanto su una data forma stereoisomera di una sostanza ...
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isociclico
isocìclico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di iso- e ciclico] [CHF] In contrapp. a eterociclico, detto dei composti organici che contengono anelli formati da un solo tipo di atomi (di solito di carbonio) [...] e, talora, di composti che contengono anelli formati dallo stesso numero di atomi, anche di diverso tipo (per es., benzene e piridina). ...
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condensato
condensato [Part. pass. di condensare (→ condensazione)] [CHF] [FML] (a) [agg.] Che ha subìto una condensazione, detto di sostanza passata dallo stato di vapore allo stato liquido (vapore [...] c.) e di sistema termodinamico privo di fasi gassose; (b) [s.m.] Liquido ottenuto per condensazione. ◆ [FSN] Elemento di matrice tra stati di vuoto di un operatore. ...
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isotattico
isotàttico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di iso- e del gr. taktós "ordinato"] [CHF] Configurazione i.: quella di un polimero, detto polimero i., tale che, supponendo la sua catena principale stesa [...] su un piano, tutti i costituenti laterali della stessa specie risultino orientati da una parte del piano stesso: v. polimero: IV 550 c ...
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inibitore
inibitóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di inibire, dal lat. inhibere, comp. di in- neg. e habere "avere", e quindi "che impedisce, che ostacola"] [CHF] Sostanza che, pur se presente in piccola [...] concentrazione, è capace di rallentare o arrestare un processo o una reazione: i. di corrosione, i. di ossidazione, ecc ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.