Isotopo dell’idrogeno ordinario, rispetto al quale ha massa atomica doppia (il nucleo del suo atomo è costituito da un protone e da un neutrone, quello dell’atomo di idrogeno solo da un protone). Detto [...] D oppure 2H. Scoperto (C.H. Urey, F.G. Brickwedde, G.M. Murphy ed E.W. Washburn) per via spettroscopica nel 1931, è un differenti proprietà fisiche (v. tab.). Le reazioni chimiche che presentano sono sostanzialmente le stesse, però esse avvengono a ...
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(o rado) Elemento chimico del gruppo dei gas nobili; emanazione radioattiva derivante dal radio, avente numero atomico 86 e peso atomico 222. Simbolo Rn. Si disintegra, emettendo particelle α, con periodo [...] 3,8 giorni, in radio A.
Fu scoperto da M. Curie e E.F. Dorn (1898). Suoi isotopi degli altri gas nobili, chimicamente inerte; si conosce però un suo composto, il fluoruro, che si forma per reazione a caldo del r. col fluoro. Gas incolore, bolle a − ...
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Chimico e meteorologo olandese (n. Amsterdam 1933 - m. 2021). Dopo aver completato gli studi di ingegneria civile e aver lavorato per alcuni anni in questo settore, si è trasferito (1959) presso il dipartimento [...] di decomposizione dell'ozono. Questi lavori hanno aperto la strada alle successive ricerche di M. Molina e S. Rowland che hanno messo in luce il meccanismo attraverso cui i clorofluorocarburi contribuiscono alla riduzione della concentrazione ...
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Chimico messicano naturalizzato statunitense (Città di Messico 1943 - ivi 2020). Dopo aver completato gli studi in Messico, ha lavorato in Germania presso l'Università di Friburgo e, dal 1968, negli Stati [...] collaborazione con F. S. Rowland, avanzò l'ipotesi che i clorofluorocarburi rilasciati nell'atmosfera potessero causare l'impoverimento strato di ozono stratosferico. Nel giungere a questa conclusione M. e Row land si avvalsero, tra l'altro, degli ...
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Chimico (Neuende, Jever, 1794 - Schöneberg, Berlino, 1863). Discepolo di J. G. Berzelius, successe a M. H. Klaproth nel 1825 all'università di Berlino. Compì fondamentali ricerche sul rapporto tra forma [...] determinazione di pesi atomici corretti e lo stesso M. determinò quello del selenio sulla base delle analogie e quelli dello zolfo; mise inoltre in evidenza il fatto che alcune sostanze possono cristallizzare in più forme, descrivendo con precisione ...
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Chimico statunitense (Chester, Vermont, 1919 - Palm Desert, California, 2001). Autore di importanti ricerche di chimica organica (carbanioni, reazioni sfereospecifiche, ecc.); i suoi lavori, che aprirono [...] costituiti da complesse molecole altamente selettive e stereospecifiche, gli valsero il premio Nobel per la chimica nel 1987, insieme a C. J. Pedersen e a J. M. Lehn. Autore di un manuale di chimica organica, scritto in collab. con G. S. Hammond. ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] 2 e xt=1 se y(t)≥1/2. La successione così costruita non è altro che un modo diverso di scrivere y(0): infatti ogni numero y(0) contenuto nell’intervallo il s. CGS (cm, g, s) e il s. MKS (m, kg, s). Da quest’ultimo, con l’aggiunta dell’ampere, deriva ...
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Termine attribuito nel 1620 dal chimico J.B. van Helmont alle sostanze che si trovano allo stato aeriforme e quindi prive di volume proprio. Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende [...] deve essere scritta
pV=n R T,
dove n=m/M è il numero di moli, essendo m la massa del g. in questione espressa in grammi ed M la massa molecolare del gas.
Lo studio dell’espansione nel vuoto mostra che l’energia interna U di un g. perfetto dipende ...
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Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua o di un avvallamento del terreno. [...] spartitraffico centrale. Il già citato Storebælt East bridge, in Danimarca, è lungo nel suo complesso 6784 m. In Italia il p. che unisce Mestre a Venezia è di 3600 m.
Altri tipi di ponti
P. apribile
P. mobile costituito da due parti (due metà se la ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] una costante, sin quando queste consuetudini non si modifichino. Sebbene nella e. di Cambridge (che subì varianti ulteriori per opera di D.H. Robertson e di J.M. Keynes) la velocità di circolazione non figuri in modo esplicito, essa è presente nella ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.