muramico (o murammico), acido Amminozucchero (H2NC6H10O5CH(CH3)COOH), formato dall’unione della glucosammina con l’acido D-lattico mediante un legame etereo. È presente nella parete batterica come componente [...] si alternano a molecole di N-acetilglucosammina. Il gruppo carbossilico dell’acido m. è unito a sua volta con legame peptidico al gruppo amminico di un amminoacido, che rappresenta l’ultimo termine di un penta- o di un esapeptide.
Le muramidasi sono ...
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In istologia, fenomeno per cui alcuni elementi dei tessuti (detti perciò metacromatici), posti in contatto con determinati coloranti del gruppo delle tiazine (tionina, azzurro A, blu di toluidina ecc.), [...] assumono un colore diverso da quello dei coloranti stessi. La m. si osserva in tessuti o cellule che contengono mucopolisaccaridi acidi, per es., nella sostanza fondamentale della cartilagine e in generale del tessuto connettivo, nei granuli ...
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In istologia, ciascuno dei numerosi sottili filamenti disposti longitudinalmente nel citoplasma delle cellule muscolari lisce e striate, dotati di contrattilità particolarmente spiccata. Le m. delle cellule [...] muscolari striate sono formate da tratti chiari e da tratti scuri che, essendo allo stesso livello in tutte le m. di ogni singola cellula, formano la caratteristica striatura. Al microscopio elettronico risultano costituite da un fascio di ...
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In ecologia, livello di organizzazione di una specie superiore alla popolazione. Secondo la teoria della m., ciascuna popolazione è costituita da gruppi di individui (subpopolazioni) che vivono in macchie [...] (patch), o isole, in cui le condizioni ambientali sono favorevoli; tali macchie sono separate tra loro da porzioni di territorio in cui le condizioni ambientali sono invece sfavorevoli. La connessione ...
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Proteina codificata nei mitocondri delle cellule di lievito e necessaria per la maturazione mediante splicing dell’RNA del citocromo b. Nella maturazione di tale RNA si verificano reazioni di splicing [...] nel corso delle quali un introne del gene, prima di essere rimosso, codifica la m., la quale, appena sintetizzata, è necessaria per il nuovo processo di splicing che elimina il DNA che l’ha codificata. A questo seguono i processi di splicing ...
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Biologo svedese (n. Motala 1910 - m. 1997); direttore dell'Istituto Nobel e dell'Istituto per le ricerche cellulari (Cell Research) del Karolinska Institutet di Stoccolma. È autore di notevoli ricerche [...] sul metabolismo delle proteine nelle cellule e in particolare sugli acidi nucleici, che è riuscito a mettere in evidenza nelle singole cellule con un apparecchio da lui ideato (fra gli anni 1936-41) e basato sull'analisi degli spettri di assorbimento ...
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Nome generico di proteine contenenti uno o più ioni metallici uguali o differenti; sono m. l’emoglobina, la ferritina, la mioglobina ecc. A questo gruppo appartengono i metalloenzimi, che per la loro attività [...] catalitica utilizzano uno o più ioni metallici appartenenti al loro gruppo prostetico o che costituiscono da soli il gruppo prostetico. Esempi di metalloenzimi sono la superossidodismutasi (contenente rame, zinco, manganese o ferro), la ...
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In istologia, tessuto che riveste le cavità sierose (pleura, pericardio, peritoneo ecc.) e che presenta alcuni caratteri in comune sia con i tessuti epiteliali, sia con gli endoteli. Embriologicamente [...] e rappresenta il rivestimento del celoma primitivo. Il termine m. fu proposto da A. Maksimov in considerazione della difficile classificazione di questi tessuti.
Per la neoplasia che si sviluppa dalle cellule dei foglietti di rivestimento delle ...
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(o microorganismo) Nome comprensivo, e non corrispondente ad alcun gruppo zoologico o botanico ben definito, con cui si indicano tutti gli esseri più minuti che sono visibili soltanto con l’aiuto di forte [...] ingrandimento: quindi Protozoi, Batteri, Virus, Alghe unicellulari e talvolta alcuni dei Metazoi e Metafiti di dimensioni più esigue (➔ microbiologia). È sinonimo di microbio, termine che nel linguaggio comune indica preferibilmente i Batteri e altri ...
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Località della Repubblica Sudafricana nella quale sono stati rinvenuti numerosi siti preistorici, di cui il più antico è quello della grotta Limeworks, dove sono stati portati alla luce numerosi resti [...] di Australopithecus africanus. L’età del deposito di M. è stata oggetto di contrastanti interpretazioni che vanno dai 2 milioni circa di anni fa a un periodo compreso fra circa 3,3 e 3 milioni di anni fa. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.