FONTANA, Domenico
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, nacque a Melide, piccolo borgo del Canton Ticino, nel 1543. Come riferiscono i suoi biografi, nel 1563 si trasferì a Roma, [...] dopo, nel marzo 1592, con papa Clemente VIII (1592-1605) che revocò l'incarico al F. il 10 luglio successivo, nominando in Roma e l'antico nell'arte e nella cultura del Cinquecento, a cura di M. Fagiolo, Roma 1985, pp. 397-401; I. Di Resta, La maniera ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] come su tutto l'ultimo periodo del C., getta luce il fatto che le undici tele nel soffitto dell'oratorio di S. Nicola a in Arte veneta, XVI (1962), pp. 206-09.Si veda, inoltre, G. M. Pilo, Carpioni e Vicenza, in Odeo Olimpico, V (1965), pp. 55-63, ...
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CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto
Giuliana Algeri
Fabia Borroni
Figlio di Gio. Francesco e Giulia Varese, nacque a Genova nel 1609, come risulta dalla registrazione del battesimo, [...] Calabi, 1923, p. 223 n. 1): infatti il monotipo, più che una incisione, è una stampa ricavata una volta sola da una lastra , pp. 308-315; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, a cura di M. Capucci, II, I, Firenze 1974, ad Indicem; C. D'Arco, Delle ...
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FRANCO, Battista, detto il Samolei
Antonella Sacconi
Figlio di Iacopo, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1510. Nella biografia che gli dedicò nelle Vite G. Vasari scrive che a vent'anni si stabilì [...] imperatore Augusto e la sibilla Tiberina, in collezione privata veneziana, che secondo Salvadori (1991, p. 148) è la prima Collezioni di antichità a Venezia nei secoli della Repubblica, a cura di M. Zorzi, Roma 1988, p. 28; Disegni veneti dell'Ecole ...
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PIACENTINI, Marcello
Giovanni Duranti
PIACENTINI, Marcello. – Nacque a Roma l’8 dicembre 1881, da Pio – uno dei più affermati architetti della capitale umbertina, autore del palazzo delle Esposizioni [...] polemica sull’architettura. Gli archi, le colonne e l’italianità di oggi. M. P. risponde a Ugo Ojetti, in La Tribuna, 2 febbraio 1933 dell’EUR (il quartiere sorto sui resti di quella che sarebbe dovuta essere l’E42), realizzò con Pier Luigi ...
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D'ANCONA, Vitale, detto Vito
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Pesaro il 12 ag. 1825, da Giuseppe e Ester Della Ripa. La famiglia, di religione ebraica, nel 1828 decise di abbandonare la città [...] 62).
Sono di quest'epoca alcuni quadri di famiglia come Bambini che giocano a carte (1870) e il Pomaio (1873: Durbé, tempo. 130 opere della collezione Angelini, Milano 1963, figg. 64-68; M. Borgiotti, Genio dei Macchiaioli, Milano 1964, I, p. 26; II, ...
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CIPOLLA, Antonio
Giuseppe Miano
Nacque in Napoli il 4 febbr. 1820, figlio di Nicola e di Maria Sorgente. Dopo aver atteso ai primi studi nella città natale discepolo di E. Alvino completò la sua formazione [...] cattedrale fiorentina di S. Maria del Fiore.
Nel concorso di secondo grado del 1865 ad inviti, oltre che ai tre prescelti nella competizione del 1862, C. Ceppi, M. Falcini, e il danese W. Petersen, la partecipazione fu estesa al C., ad E. De Fabris e ...
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GIROLAMO da Cremona (dei Corradi)
Federica Toniolo
Non sono noti il luogo e la data di nascita di questo miniatore, figlio di Zanino, del quale è ormai accertata l'appartenenza alla famiglia cremonese [...] dà ragione del prestigio dei committenti laici e religiosi che a lui si rivolsero.
Tra la metà del sesto Un dipinto di G. da C., in Rassegna d'arte, V (1918), pp. 141-143; M. Salmi, G. da C. miniatore e pittore, in Bollettino d'arte, II (1922-23), pp ...
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CARPACCIO (Scarpazo, Scarpazza), Vittore
Franco R. Pesenti
Pittore, figlio di Pietro, nacque in una data che si fa oscillare tra il 1455 e il 1465 (T. Pignatti, Proposte per la data di nascita di V. [...] e i Funeralidi s. Girolamo e il 1507 per il S. Giorgio che battezza gli abitanti di Selene, se questa data è letta esattamente.
Nei bibl. essenz. si veda Lauts, 1962, pp. 305-307. In M. Muraro, C., Firenze 1966, oltre a un'estesa bibliografia, a pp ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] di Guido" (ibid., p. 78).
È dibattuto il peso che il F. ebbe nell'arte napoletana. Anche se ora si . 160, 174; Id., Da libri e periodici, ibid., XII (1903), p. 80; A.M. De Barcia, El libro de dibujos llamado de A. F., in Revista de archivos, bibl. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.