Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] distrutta nel 1511). La tomba di Giulio II rimaneva tuttavia un impegno morale ed artistico centrale nella vita di M., un pensiero che egli avrebbe inseguito per quarant'anni. Richiamato a Roma, invano cercò di sottrarsi alla volontà del papa ch'egli ...
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Pittore senese (n. prob. tra il 1280 e il 1285 - m. Avignone 1344). La sua personalità appare pienamente formata fin dalla prima opera documentata, l'affresco con la Maestà nel Palazzo pubblico di Siena, [...] appannaggio per un Simone cavaliere, probabilmente lo stesso M. che firmò la tavola (Napoli, Museo nazionale di Capodimonte tenue è il confine tra laico e religioso. Nel polittico firmato cheM. eseguì nel 1319 per la chiesa del convento di S. ...
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Architetto statunitense (n. Waterbury, Connecticut, 1944). Formatosi alla University of southern California di Los Angeles (1973), si è poi laureato alla Harvard University (1978). Ha svolto attività accademica [...] institute of architecture). Nel 1975 ha fondato lo studio Morphosis con M. Rotondi (da cui quest'ultimo si è poi distaccato nel 1991 ha contribuito in maniera rilevante. Le innovazioni cheM. è riuscito a introdurre nell'architettura americana ...
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Pittore francese (Le Cateau 1869 - Vence, Nizza, 1954). Tra i più importanti artisti del 20° sec., ha aperto la strada a un tipo d'arte che non si accontenta della fedele riproduzione della realtà; le [...] (ibid.). Del 1917 è il già citato Interno a Nizza (Copenaghen, Statens Museum), cheM. considerava tra i suoi quadri più felici. Da una stilizzazione sempre più spinta che riduce le forme a linee essenziali, i cui morbidi arabeschi s'incarnano nel ...
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Poeta, artista e agitatore sociale inglese (Elm House, Walthamstow, 1834 - Hammersmith 1896). Nato da famiglia di facoltosi commercianti, fu dapprima avviato alla carriera ecclesiastica anglicana: nel [...] di rinnovamento dell'architettura e delle arti applicate. Si deve ancora ricordare la Red House, cheM. commissionò a Ph. Webb (1859) e che egli stesso curò nei particolari e nella decorazione. Accanto alla sua attività teorica e pratica nel ...
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Pittore francese (Parigi 1840 - Giverny 1926). Tra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista, fu forse lo spirito più lucido, risoluto e conseguente del movimento, ai cui principi fondamentali [...] e la ricerca di mobili, vivacissimi effetti di luce e di atmosfera. A ciò contribuirono notevolmente le opere di Constable e Turner, cheM. ebbe modo di vedere a Londra dopo il 1870. Per superare le difficoltà economiche del gruppo, nel 1874 ideò una ...
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Scultore fiammingo (sec. 14º), autore di due pale d'altare in legno scolpito, ordinate da Filippo l'Ardito duca di Borgogna, le quali, già terminate nel 1391, furono sistemate nella Certosa di Champmol [...] a Digione nel 1399 dopo cheM. Broederlam ebbe compiuta la decorazione pittorica e la policromia di quella che ha per centro la Crocefissione. I due grandi complessi pervenutici non del tutto integri, ora nel museo di Digione, sono da considerarsi un ...
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Ceramista attico la cui firma figura in un'idria del British Museum, rappresentante il giardino delle Esperidi e il ratto delle Leucippidi, databile nell'ultimo decennio del 5º sec. a. C. È possibile che [...] M. abbia, oltre che fabbricato, dipinto questo e altri vasi raggruppabili per stile e per soggetti, tutti ispirati all'amore e alla vita negli Elisî, con spirito idillico e aggraziato, cui s'intona lo stile manierato. ...
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Architetto greco, cui si riferisce un passo non chiaro di Vitruvio menzionante un tempio di Apollo da lui costruito a Magnesia o ad Alabanda. Poiché il tempio era pseudodittero è lecito pensare cheM. [...] nella costruzione abbia seguito i precetti di Ermogene ...
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Pittore (Brescia 1498 circa - ivi 1554). Discepolo di F. Ferramola, col quale dipinse (1516) le ante d'organo ora in S. Maria a Lovere, si formò però piuttosto sotto l'influsso del Savoldo, del Romanino [...] Paitone (1553); a Bergamo, in S. Andrea (1540); a Monselice, ecc., e nelle principali gallerie d'Europa. L'arte del M., che non subì grandi mutamenti di stile, è caratterizzata da una ricerca di ampie e nobili forme, pacatamente composte, in cui il ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.