Formulazione di un piano o programma.
Architettura
P. urbanistica Organizzazione (detta anche p. territoriale) di tutti gli elementi del territorio (residenziali, produttivi, infrastrutturali) in connessione [...] generali di comportamento prefissate, le stesse cui si atterrebbe un’azienda privata in un mercato perfettamente concorrenziale; M. Dobb affermò che il problema per il quale la p. si dimostra particolarmente efficace è l’accumulazione, cioè l’aumento ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] . de Klerk, M. van der Meij), dalla rivista Wendingen (1918), portavoce del gruppo.
Letteratura
Intorno al 1914 il termine e. fu trasferito in Germania a fatti letterari e con l’e. cominciò quella crisi dei linguaggi artistici che caratterizzò il 20 ...
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Nel cristianesimo primitivo, appellativo (gr. μάρτυς, «testimone») in un primo tempo degli apostoli, in quanto testimoni qualificati della vita e della resurrezione di Cristo; successivamente di coloro [...] .
La venerazione della comunità cristiana verso chi aveva sacrificato la vita per la propria fede in Cristo fece sì che l’appellativo di m. e la nota di martirio divenissero nella Chiesa il massimo titolo di gloria e diede origine ben presto ad ...
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Nella moderna costruzione della scena urbana, con questa espressione si vuole definire quell’ambito disciplinare che si occupa dello studio, della progettazione (landscape design) e della gestione [...] ), ai progetti puntuali di riqualificazione urbana portati avanti da architetti-paesaggisti (A. Chemetov, G. Clément, Corajoud, J. Coulon, M. Desvigne e C. Dalnoky, A. Geuze, P. Walker, F. Zagari ecc.); dai grandi parchi naturali (fra gli altri ...
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Elemento strutturale fissato alla parete e sporgente da essa, usato, nella parte libera, a sostenere elementi sovrastanti in aggetto.
Dal punto di vista della scienza delle costruzioni la m. è considerata [...] delle caditoie alla sommità delle opere di difesa.
In gravimetria, m. bipendolare, m. a muro, saldamente costruita e fissata, usata per sostenere due pendoli geodetici che vengono fatti oscillare in opposizione tra loro.
Negli impianti elettrici ...
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Ciò che sta sotto terra, sotto il livello del suolo. botanica La flora s. (o ipogea) comprende batteri e funghi, che come tali possono svilupparsi in assenza di luce; questa flora ha grande importanza [...] . fisica Alcuni fenomeni nucleari e subnucleari sono così rari che la loro rivelazione è impossibile al livello del mare a ha una copertura di roccia equivalente a uno spessore di 3500 m di acqua. Nel Laboratorio nazionale del Gran Sasso sono stati ...
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Architetto italiano (Bologna 1930 - ivi 2016). Figura centrale dell’architettura italiana del Novecento, ha posto al centro della sua indagine la relazione tra spazio urbano e spazio sacro, fornendo un [...] l’apostolato del cardinale G. Lercaro (1952-68), che gli ha affidato la sezione tecnica dell’Ufficio nuove Gorizia, 1984; progetto per tipologie a basso costo in Tunisia, con M. Tamburini, 1987-88) e industriale (complesso Gandolfi - OM, Cicogna ...
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Elemento strutturale in muratura o in calcestruzzo per lo più di forma prismatica e ad asse verticale. Costruito fuori terra, può essere l’elemento intermedio di appoggio delle arcate o delle travate di [...] d’ormeggio è la struttura verticale, di notevole altezza (50-100 m), per l’ormeggio di dirigibili (la testa d’ancoraggio ruota secondo alta e ben visibile dal pilota per forma e colorazione, che segnala nelle gare e in addestramento il luogo sul quale ...
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Sigla del Movimento Italiano per l’Architettura Razionale. Formatosi dopo la prima Esposizione italiana di architettura razionale, organizzata a Roma nel 1928 da A. Libera e G. Minnucci, radunò una cinquantina [...] Roma; G. Levi-Montalcini, G. Pagano, di Torino; M. Labò di Genova. Accolto inizialmente con una certa tolleranza dal regime fascista, il MIAR fu decisamente osteggiato dopo la mostra di Roma del 1931 che si poneva in aspra polemica con l’architettura ...
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Grande recinto monumentale costruito e usato dai Polinesiani quale luogo di culto; insieme alle ahu, piattaforme di pietra per uso funerario, e alla statuaria, le m. rappresentano in Polinesia la grande [...] le statue delle divinità. Accanto a queste m. monumentali, che erano adibite a uso collettivo, m. di dimensioni ridotte, sempre di pietra, venivano costruite dalle singole famiglie che ne erano proprietarie. Le m. erano tabu e il loro accesso era ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.