LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] , notevolissimo è il complesso di Cutiliae, apparentemente un edificio termale, in primo luogo per la grandiosa natatio (m 60 × 24) che occupa la seconda terrazza, ma forse da interpretare come parte del santuario sabino, un tempo federale, di Vacuna ...
Leggi Tutto
ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] 1981), scesi a 2.729.238 a un rilievo del 1994. Le aree che più si sono avvantaggiate dal processo deglomerativo sono quella compresa tra i Castelli e l'area sacra dell'Argentina di M. Manieri Elia), che non si riuscì tuttavia a realizzare ...
Leggi Tutto
Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] , è teso alla decostruzione dell'intero pensiero occidentale, all'interno di un anti-modernismo che risale sino a G. Bataille attraverso la mediazione di M. Foucault.
Relativamente alla fenomenologia dell'arte, la p. è prefigurazione di un processo ...
Leggi Tutto
(VIII, p. 291; App. II, I, p. 477; III, I, p. 280; IV, I, p. 333)
La C., alla fine degli anni Ottanta, vede insoluti, e in alcuni casi addirittura aggravati, i suoi problemi socio-territoriali. Tra le [...] un frammento di laminetta in argento e oro, con leone che attacca un cinghiale: fine 7° sec. a. C 1985), pp. 281-316; C. Sabbione, in Roccella, 1986, pp. 19-27, 52-61; M. T. Iannelli, ibid., pp. 28-51; H. Treziny, in Revue Archéologique, 1987, pp. 205 ...
Leggi Tutto
Paesaggio
Paola Gregory e Riccardo Priore
Architettura
di Paola Gregory
Diffusasi tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta del 20° sec., l'attenzione al p. e alla sua progettazione [...] che catturando, miniaturizzando ed esacerbando i fenomeni naturali, fabbrichino - senza imitarle - quelle stesse forme" (M segg.
La nuova disciplina dei beni culturali e ambientali, a cura di M. Cammelli, Bologna 2000.
T. Alibrandi, P. Ferri, I beni ...
Leggi Tutto
(XIII, p. 9)
Disegno architettonico. - Nell'ambito di un rinnovato riconoscimento del valore del d., inteso come conoscenza ed espressione, e di un ritrovato piacere del disegnare, inteso come invenzione [...] Io non faccio mai alcun disegno... e i grafici rappresentativi nel mio ufficio sono eseguiti da altre persone". E così pure M. Yamasaki, che precisa: "il 95% del mio lavoro si compie attraverso i modelli", o l'architetto giapponese-americano J.J. Pei ...
Leggi Tutto
RESTAURO (XXIX, p. 127)
Cesare BRANDI
Emilio LAVAGNINO
Restauro delle opere d'arte. - Si intende generalmente per restauro qualsiasi attività svolta per prolungare la conservazione dei mezzi fisici [...] nn. 3-4, p. 165; id.,Carmine o della pittura, Firenze 1947; M. Cagiano de Azevedo, Il gusto nel restauro delle opere d'arte antiche, Roma è dovuto dar loro un ordinamento diverso da quello che gli edifici erano venuti assumendo nel corso dei secoli ...
Leggi Tutto
VENEZIA
Giuseppe Samonà
Urbanistica. - A V. negli ultimi 25 anni tanti avvenimenti non sono stati favorevoli alla città. Fenomeni fisici di marea e geofisici di bradisismo e di subsidenza, con abbassamento [...] alta marea del 4 novembre 1966, cresciuta sul medio mare di m 1,90 e tanto forte da rompere l'argine a mare a essere preda della speculazione delle classi abbienti, che espellerebbero le classi lavoratrici povere, in prevalenza residenti ...
Leggi Tutto
PREFABBRICAZIONE
Pier Luigi NERVI
. Allo scopo di raggiungere una maggiore economia di materiali e mano d'opera, e una migliore qualità di esecuzione, a partire da qualche decennio la tecnica edilizia [...] stato materialmente possibile ottenere in situ. Gli elementi avevano la lunghezza di circa 5 m, altezza di 1 m e spessore di m 0,15; il nodo di giunzione degli elementi che si incontravano a 4 per volta, era costituito da un getto di conglomerato ad ...
Leggi Tutto
FONDAZIONI (XV, p. 611; App. II, 1, p. 958; III, 1, p. 652. Vedi anche Geotecnica, App. II, 1, p. 1030; Terreni, Meccanica dei, App. II, 11, p. 983; App. III, 11, p. 946)
Carlo Viggiani
Teorie e metodi [...] È stato dimostrato da un'ampia serie di esperienze in vera grandezza che le classiche formule statiche per il calcolo del carico limite di un pali trivellati con diametri fino a 2,5 ÷ 3 m.
Durante la perforazione il fango può essere tenuto in ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.