Emerita di Letteratura italiana all’Università di Basilea, i cui interessi spaziano dal Trecento al Novecento (Dante, Petrarca, Boccaccio, Tasso, Parini, Foscolo, Leopardi, Saba, Ungaretti, Gadda), Maria [...] una storia celebre e atroce, dedicati ai due canti del poema che hanno maggiormente attratto lettori e artisti: il V dell’Inferno ( , I «Trionfi», a cura di Maria Antonietta Terzoli e M. M. S. Barbero, Roma, Carocci, 2020. Maria Antonietta Terzoli ...
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La poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere.(Italo Calvino) «Era rivolto sempre verso ciò che non conosceva», scrisse di lui la figlia Giovanna; «un esploratore dello scibile e dello sciabile» [...] burocrazia, dei giornali e della televisione), bensì usare le parole per dar forma all'idea che abbiamo nella mente, all'immagine che vogliamo comunicare (M. Innorta, 2023).Forse, a cent’anni dalla nascita, la modernità di Calvino sta proprio nell ...
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Autore di centinaia di scritti, fra militanti e altamente divulgativi e accademici (insegnava Storia dell’Arte Contemporanea a Siena, dove, presso la Certosa di Pontignano aveva sede la sua Scuola di Specializzazione [...] al di là dell’uso più comune. Il che suggerisce che anche le parole che dal punto di vista del significato vanno a far . II. Il secondo dopoguerra, Torino, Einaudi, 1977, pp. 377-384. M. Calvesi, Burri, in Id. Le due avanguardie, Bari, Laterza, 1971, ...
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Smise di scrivere: non aveva più niente da nascondere.Emil Cioran, 1961 Coordinate di nascondimentoIvano Fermini nasce a Bolzano nel 1948. Scandisce il suo lavoro di letterato e poeta in più di trent’anni. [...] un testo – all’interno del canone contemporaneo è influenzata da ragioni che non hanno a che vedere solo con la sua opera. Motivo per cui l’assenza vaghiproteso al gesto uniformecerco un chiodo e m’inginocchio,sospettodi una notte inutile.L’impianto ...
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Perché un piccolo paese italiano viene definito borgo? Sembra un quesito banale, visto che la parola è utilizzata molto. “Splendido borgo", spesso con l’aggettivo “medievale”, è la locuzione più usata [...] del termine. Sul vocabolario Treccani si legge: Bórgo s. m. [lat. bŭrgus «castello fortificato», poi «centro abitato», / Paese, son stato ingrato. / [...] / Paese, lei non capiva. / Che, in fondo in fondo, non si vive solo per amore. / No, lei ...
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Alfonso BerardinelliL’ultimo secolo di poesia italiana. Testi e ritrattiMacerata/Roma, Quodlibet, 2023 Si può essere empirici quando si legge una poesia? Si può pensare che chi è (o dichiara di essere) [...] riferiscono, si rimane sorpresi perché troppo spesso non si capisce che cosa abbiano a che fare, tra loro, le parole del critico e le parole l’esperienza-limite della vita in trincea:«Sillabando “M’illumino / d’immenso” il soldato Giuseppe Ungaretti ...
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I nomi di fantasia, che qui proponiamo di chiamare fantasionimi con una nostra coniazione (ci sembra per la prima volta), sono parole o combinazioni di parole inventate. A volte sono termini già presenti [...] gli oggetti possiamo individuare sia quelli provenienti da mondi immaginari che sono diventati noti ai parlanti (e in alcuni casi proverbiali Pelt, uno dei protagonisti dei Penauts ideati da Charles M. Schulz. La figura di Linus inoltre è da sempre ...
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«Tutto accade così tanto»Me le sono “perse” le citazioni del fenomeno web Horse_ebooks e un po’ mi dispiace. La sua origine è misteriosa, così come è misteriosa la dinamica social che ha portato al suo [...] la tachicardia o il sudore, l’etimologia del termine: ansia deriva infatti dal tardo latino anxia(m) che a sua volta discende dal verbo angĕre, ovvero ‘stringere’ o ‘soffocare’. Proprio perché questo stato emotivo si scatena quando viene percepita ...
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Frutto di uno studio puntuale e innovativo sulla lingua sciasciana, e in particolare sul suo côté dialettale, condotto nel corso degli ultimi anni con costanza, passione e rigore scientifico, il libro [...] ), i 67 lemmi proposti e analizzati da Sottile sono parole che «esist[ono] solo dentro l’orizzonte (etno-linguistico) siciliano parole del tempo perduto» (p. 37). Riferimenti bibliograficiCastiglione M., Narrare la parrocchia. Kermesse e Museo d’ombre ...
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Pierangela DiadoriI nuovi italiani e l’italiano fuori d’ItaliaFirenze, Franco Cesati editore, 2023 Da quando e come circolano la lingua e la cultura italiana nel mondo? In quale misura e in che modo coesiste [...] queste poche righe. Il suo lavoro è quello di operaio in una ditta che fabbrica divani (IL MIO LAVORO I DIVANI); lavora otto ore al giorno (ALE per alle), nella scomparsa della nasale bilabiale /m/ davanti all’occlusiva bilabiale sonora /b/ e sorda ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella Media, che, dopo un’iniziale resistenza...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...