Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] dei due sessi godesse di più dell’amplesso: l’indovino disse che la donna ne gode dieci volte più dell’uomo. Era allora la nuova edizione a cura di R. Di Donato, con introduzione di M. Bettini, presentazione di A. Momigliano e traduzione di V. V. De ...
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Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] di Palomar, né quella del narratore di Palomar, ma la voce dell’autore che scrive Palomar e per cui l’opera è solo l’illusione di una soluzione in Calvino, consiglio la recente raccolta a cura di M. Belpoliti (Guardare, Mondadori 2023), dove l’ideale ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] solo risulta esagerato, ma sicuramente tendenzioso. Infine, per concludere la nostra trattazione che ha tracciato i punti nodali dell’ordinamento giuridico e statale della M’dinat Israel, riguardo alla tutela delle libertà (religiose in primis) delle ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] la reale profondità del carattere multiculturale e democratico della M’dinat Israel (Stato d’Israele). Inoltre, l’articolo e quando Dio avesse deciso in questo modo. Però è ovvio che la presenza di una cospicua comunità haredi in Israele dimostra come ...
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CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] tra Ḫatti e Amurru, nonché di una delle pochissime fonti ittite che menzionano la battaglia di Qadesh (1275 a. C.), il famoso ”, in Dunastai didaskein , Editreg, Torino 2006, 167-177Jorrit M. Kelder, “The kingdom of Aḫḫiyawa: facts, factoids and ...
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A partire dalla presa di coscienza collettiva della rilevanza degli ideali e dell’importanza degli attori politici non statali, a partire dagli anni ‘70 originarono diverse nuove teorie.Un filone si pone [...] o comunque ad una sua buona parte; dall’altra Robert Gilpin, che osserva come il mondo a partire almeno dal XV secolo sia stato principalmente basata la trattazione di questo articolo, è M. Telò, International Relations: A European Perspective, ...
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Compagna di questa poesia è dunque Who has no found the Heaven – below –, dove, nel confronto below/above, l’io lirico costruisce una simmetria tra paradiso celeste e terrestre («Who has no found the Heaven [...] poetico dickinsoniano (cfr., ad esempio, If I’m lost – now –) e che, inoltre, in una lettera datata 12 gennaio ad esempio, l’io lirico racconta l’angoscia di un fallito νόστος che forse sarebbe coinciso con un incontro con il proprio io del passato ...
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Fra i secoli XVIII e XIX la struttura dei teatri italiani, in particolar modo dei teatri dell’Opera, si sviluppa e subisce modifiche sostanziali che la porteranno a diventare un modello per tutta l’Europa [...] Milano stilata dopo l’inaugurazione del 1758 dalla quale si può evincere che su un totale di 144 proprietari di palchi 14 sono donne. I , dir. V. Lochert, M. Bouhaïk-Gironès, C. Candiard, F. Cavaillé, J.-M. Hostiou, M. Traversier, Paris, CNRS Éditions ...
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Occorre, in ultima istanza, analizzare la tematica che riguarda l’interdizione del parterre per le spettatrici che non volessero essere considerate donne di facili costumi. Il parterre, come già sottolineato, [...] della rappresentazione di Irène di Voltaire nel 1778, che dice che in quell’occasione il parterre del Théâtre des Tuileries jours, dir. V. Lochert, M. Bouhaïk-Gironès, C. Candiard, F. Cavaillé, J.-M. Hostiou, M. Traversier, Paris, CNRS Éditions ...
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[leggi la prima parte]
Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] ma, dando luogo alla forma composita marama, allora essa acquista i significati di “luce” e di “luna”, nel senso di “luogo bianco che sta di fronte al sole ed è illuminato dal sole, la cui luce riflette”.
Il caso del māori, interessante per le sue ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella Media, che, dopo un’iniziale resistenza...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...