Cosa si intende per segno?Il segno è definito in linguistica come unità fondamentale della comunicazione, costituito da due facce: il significante e il significato (la realtà altra cui il significante [...] protagonista, e con lui di Tozzi, di cercare un senso a ciò che lo circonda, per tornare ad aprire gli occhi in un mondo nel se non il silenzio dietro le palpebre. Per saperne di più:M. Tortora, La condizione modernista: il primo Novecento e le sue ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] sostanziale differenza che qui l’ che deve essere assimilato nel suo nuovo significato – non è più insperabile rispetto alla pretesa di correggere ogni nome, articolo e pronome con una lettera inusitata graficamente e fonicamente.PER SAPERNE DI PIU’M ...
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«Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava e essendosi alla fine piagnendo adormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e co’ panni tutti stracciati [...] mia lunga dimora t’atristi e me con le tue lagrime fieramente accusi; e per ciò sappi che io non posso più ritornarci, per ciò che l’ultimo dì che tu mi vedesti i tuoi fratelli m’uccisono”. E disegnatole il luogo dove sotterato l’aveano, le disse ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] lontani da quei precetti di ariosa e liberale tolleranza a cui m’ispiro. Ma tant’è, e - arroccandomi in un doveroso calo dell’inflazione e con la discreta crescita del tasso nominale che abbiamo avviato nel marzo del 1997 (Resche 2004)Il messaggio si ...
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Il romanzo dostoevskiano è stato notoriamente definito «dialogico» e «polifonico» dal critico formalista Michail Bachtin, eppure spesso l’autore nasconde i principi positivi delle sue opere – e le sue [...] ogni momento, ad un dialogo con le altre idee (il che equivale a dire: con gli altri personaggi), grazie al quale (I demòni) – quest’ultimo, l’abuso sessuale di una bambina che la conduce al suicidio, il più abietto di tutta l’opera dell’autore ...
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Nel saggio The Structure of Scientific Revolutions, pubblicato nel 1962, Thomas Kuhn propone una riflessione sulla struttura concettuale e sullo sviluppo della conoscenza scientifica che intende fornire [...] le sue ipotesi nel cassetto. Ci furono, altresì, alcuni scienziati che fecero carriera il 1890 e il 1930, un arco di tempo un determinato ambito. Per saperne di piùCastellani, E., Morganti, M., La filosofia della scienza, Il Mulino, Bologna, 2019. ...
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Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] proprio nome, il “nome del padre” (Shhh—a—m—u—).C’è un unico momento in cui Mia apre gli occhi e acquisisce la vista, snodo che coincide significativamente con il finale del romanzo, poco prima che la mezzoumana divori Samuel e si liberi nell’oceano ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] , “tu ti faresti qualefu Semelè quando di cener fessi:ché la bellezza mia, che per le scalede l'etterno palazzo più s'accende,com I. Canti 1-12, a cura di D. Del Corno, traduzione di M. Maletta, note di F. Tissoni, Milano: Adelphi. Ovidio (ed. 2022), ...
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«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] «villana» dall’autore, ma adesso l’appello di Dante muta completamente aspetto: «Dolcissima Morte, vieni a me e non m’essere villana, però che tu dèi essere gentile, in tal parte sè stata». Viene sancita la riconciliazione di Dante con la Morte, dal ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] esterno all’interno di un quadro culturale, ma anche la percezione che il soggetto ha di sé al suo interno e, infine, i pendevano sul capo come rovine. Ora alte e fragorose cascate m’inondavano con il loro fitto pulviscolo. Ora un torrente eterno ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella Media, che, dopo un’iniziale resistenza...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...