La serie televisiva tratta dal romanzo M – Il figlio del secolo di Antonio Scurati ha riportato di recente l’attenzione dell’opinione pubblica italiana (ma anche internazionale) sulle vicende riguardanti [...] ; e arrivando all’argomento di questo articolo, tra i personaggi che sembrano perdere di più, c’è anche Vittorio Emanuele III, d’Italia, traduzione di Aldo Serafini, Mondadori, 2012;MISSIROLI M., La monarchia socialista, Le Lettere, 2015;OLIVA G., I ...
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In Storia della follia nell’età classica (1961), Michel Foucault scrive: “Dove c’è opera non c’è follia; e tuttavia la follia è contemporanea dell’opera, poiché inaugura il tempo della sua verità.” C’è [...] mio. Se te lo confessassi, cesserebbe di essere ideale. Ma ti assicuro che in esso non c’è nessuna donna…non c’è nessuno, se non fuoco e altri scritti, Padova: CLEUP (2013)Foucault, M., Galzinga, M. (a cura di.), Storia della follia nell'età classica ...
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Un solitone, detto anche “onda solitaria”, è una particolare soluzione di un’equazione alle derivate parziali non-lineare. Fisicamente, tale soluzione descrive un pacchetto d’onda, ovvero una perturbazione [...] per una sola variabile reale, una retta (per la precisione, una retta che passa per l’origine del piano): f(x) = m×x, ove m è la pendenza. La sua proprietà fondamentale, che si può generalizzare facilmente a funzioni di più variabili e quindi a mappe ...
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Gli uomini sono così necessariamente folli che il non esser folle equivarrebbe a esserlo secondo un’altra forma di follia. Pensées di PascalMichel Foucault scrive Storia della follia in età classica come [...] scrive: «La Renaissance del XVI secolo ha rotto con una realtà che aveva le sue leggi, forse sovrumane, ma naturali; e l’Umanesimo Laterza. Foucault, M., Storia della follia nell’età classica. 2016, BUR Rizzoli. Foucault, M., Nascita della clinica ...
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La letteratura russa del XIX e della prima metà del XX secolo affronta con profonda attenzione il tema della guerra e del conflitto, dipingendoli come la più grande delle tragedie e, allo stesso tempo, [...] chi avrebbe fatto indossare alla guerra parametri nobili”, è la risposta che il soldato dà alla propria domanda, “A Tolstoj era andata English Language and Literature”, vo. 5 no. 3, 2017.M. Butov, Quando la letteratura incontra la guerra, in “Russia ...
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La città rappresenta per antonomasia il luogo di codificazione e rafforzamento del potere statale. Questa sua funzione è maggiormente evidente se prendiamo in considerazione il caso delle città coloniali [...] le condizioni politiche ed economiche del dominio metropolitano che posero le basi per alcuni esperimenti di the present day, I.B. Tauris & Co, London, 2010;FULLER M., Building Power: Italy’s Colonial Architecture and Urbanism, 1923-1940, ...
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Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] e guai se così non fosse: gravi sono le punizioni che ricadono su coloro che non rispondono all’appello del dio (si pensi alle Miniadi) Magi: La tradizione orientale nella cultura greca, trad. it. M. Dorati e R. Sivieri, Venezia, Marsilio 1999 .Di ...
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Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] per evitare di subire la stessa sorte patita da Licurgo – quel passo che Duntzer e La Roche (1863, 1872) proponevano di espungere sulla base La tradizione orientale nella cultura greca, trad. it. M. Dorati e R. Sivieri, Venezia, Marsilio 1999 .Di ...
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La letteratura russa dell’Ottocento, nonché quella del primo Novecento, è dominata dalla comune concezione che attribuisce alle due capitali, Mosca e Pietroburgo, rispettivamente i titoli di “anima russa” [...] in vigore; al contrario, la Mosca di Bulgakov, che funge da sfondo al romanzo in questione, perde qualsiasi richiamo capitali in Dostoevskij, Belyj, Bulgakov, Guerini e Associati, Milano 2013.M. Zola, San Pietroburgo e Mosca: due cuori per un’unica ...
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Il corpo del folle è nudo, sporco, raggrinzito, incurvato in sé stesso. Il corpo del folle ha bisogno di essere immerso in un getto gelido che lo depuri della sua a-normalità, della sua impossibilità a [...] persona, o ai soli familiari e amici, bensì c’è bisogno di un tessuto sociale che accolga e non che si limiti a prescrivere.Per approfondire:Colucci M., Scienza del pericolo, clinica del deficit. Sulla medicalizzazione in psichiatria, in Rovatti P.A ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella Media, che, dopo un’iniziale resistenza...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...