MATURINO da Firenze
Valerio Da Gai
MATURINO da Firenze. – Nacque a Firenze, probabilmente nel 1489.
La data di nascita è ricordata da Nicolò Pio e trova parziale conferma in Vasari. Questi sembra sottintendere [...] per una maggiore espressività, quali per esempio il Ratto di Proserpina (Gnann, p. 219).
È invece probabile che Polidoro e M. si ritrovassero a collaborare per la prima volta nell’ambito della decorazione della cosiddetta volta dorata in palazzo ...
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COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] nel mio spirito ondeggiano le mosse / d'una fiamma chem'è stata donata..." (Alito primo).
Trascorso il drammatico eterna.
Il C. morì a Lucugnano il 3 apr. 1968.
Fonti e Bibl.: E. M. Fusco, La lirica, II, Milano 1950, pp. 115 s.; A. Bocelli, Poesia di ...
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COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] occorreno così de ora in ora me bisogna essere vario nel scrivere, e non solo scrivere quello chem'è detto, ma quello ch'io vedo e quello che me pare di comprendere".
Il C. morì a Roma nell'agosto del 1508.
Fonti e Bibl.: Perdute le sue opere, la ...
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lingua, questione della
Stefano Gensini
Un’idea di naturalismo linguistico
Il corpus delle riflessioni machiavelliane su lingua e linguaggio, a parte il fondamentale Discorso intorno alla nostra lingua [...] de’ Medici nel suo Comento. In termini più strettamente linguistici ne discende una caratteristica identitaria delle lingue, cheM. riassume nel concetto di ‘proprietà’, collegato a precisi fenomeni fonetici, lessicali e morfosintattici (vedi oltre ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] , quando / Amor mi spira, noto (Purg. XXIV, 52-53)
la bocca mi basciò tutto tremante (Inf. V, 136)
lo bello stilo chem’ha fatto onore (Inf. I, 87)
me ritenne / di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo (Purg. XXIV, 56-57; da cui i tecnicismi dolce stil ...
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fanteria
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Dai testi di cancelleria fino agli scritti della maturità, M. ha sempre considerato la f. come «il fondamento e il nervo dello esercito» (Discorsi [...] quest’ultimo senso, troviamo un passo il cui parallelismo con quello del Principe xxvi 25 è notevole e dove M. spiega che, quando i Romani ebbero a combattere contro le falangi greche «sempre queste furono consumate da quelle, perché la generazione ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] (2 c.):
(2)
a. Paolo è a casa da 2 ore
b. credo che Paolo sia a casa da 2 ore
c. Paolo sarebbe a casa da 2 ore [= senza riserva] al frate mi converto [= mi rivolgo] chem’ha penitenziato [= ha confessato] (Brunetto Latini, Tesoretto, da Squartini ...
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Albizzi, Rinaldo degli
Isabella Lazzarini
Figlio di Maso di Luca degli Albizzi e di Bartolomea Baldesi, nacque a Firenze nel 1370. Sposatosi nel 1392 con Alessandra de’ Ricci, ne ebbe dodici figli, [...] a Roma da papa Martino V (Commissioni II 45): a pronunciare il discorso cheM. mette in bocca ad A., fu, secondo Cavalcanti che è evidentemente la fonte del M., un altro Rinaldo, pure cavaliere, Rinaldo Gianfigliazzi (Istorie fiorentine, a cura di F ...
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VARESI, Felice
Giancarlo Landini
VARESI (Varese), Felice. – Nacque a Calais nel 1813, figlio di un ufficiale napoleonico. Non si hanno notizie della madre.
Rientrato fanciullo a Milano, «fu istruito [...] poche ore dall’alzata del sipario (Verdi’s “Macbeth”, 1984, pp. 51 s.). La scena della morte, «Mal per me chem’affidai», che poi Verdi rimpiazzò con un diverso finale nella versione parigina del 1865, era tagliata sulle sue risorse canore e sceniche ...
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capitano
Stefano Scioli
Il termine capitano ha uno specifico rilievo nell’universo semantico machiavelliano, entro il grande tema delle armi (→). L’interesse di M. per il problema del comando di truppe [...] sua poca prudenza gli onorava, vituperati».
All’estate del 1520 risale l’operetta biografica Vita di Castruccio Castracani, cheM. dedica a un condottiero la cui vicenda poteva ancora fornire spunto a esemplificazioni di arte militare: si pensi alla ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.