Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera teatrale di Jean Racine fiorisce nella già splendida e matura civiltà francese [...] ho versato? Sono, a darle ascolto, un traditore, un assassino. È Pirro che è morto? Ed io sono infine Oreste? Come? soffoco in me la ragione chem’illumina; assassino, con dolore, un re che riverisco; violo in un sol giorno i diritti dei re, degli ...
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parte
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
I nomi delle divisioni
Per indicare le divisioni all’interno di una città, M. si serve di diversi termini, alcuni dei quali («parte», «setta») sono correnti [...] », Principe xx 10 e Discorsi III xxvii), è l’archetipo di questo funzionamento politico deteriore. L’uso cheM. fa dei termini che indicano le divisioni è dunque legato principalmente alla storia fiorentina, e la riflessione sulla storia romana gli ...
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Dio
Maurizio Viroli
Nelle opere machiavelliane D. ricorre in quattro accezioni principali: come creatore e reggitore dell’universo che interviene nelle vicende umane; come ultima consolazione degli [...] per la falsa religione degli antichi, lo è ancora di più per la santa e casta religione cristiana.
Anche per M., i legislatori che danno le leggi fondamentali dello Stato si appellano saggiamente a D.:
E veramente, mai fu alcuno ordinatore di leggi ...
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MATURINO da Firenze
Valerio Da Gai
MATURINO da Firenze. – Nacque a Firenze, probabilmente nel 1489.
La data di nascita è ricordata da Nicolò Pio e trova parziale conferma in Vasari. Questi sembra sottintendere [...] per una maggiore espressività, quali per esempio il Ratto di Proserpina (Gnann, p. 219).
È invece probabile che Polidoro e M. si ritrovassero a collaborare per la prima volta nell’ambito della decorazione della cosiddetta volta dorata in palazzo ...
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COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] nel mio spirito ondeggiano le mosse / d'una fiamma chem'è stata donata..." (Alito primo).
Trascorso il drammatico eterna.
Il C. morì a Lucugnano il 3 apr. 1968.
Fonti e Bibl.: E. M. Fusco, La lirica, II, Milano 1950, pp. 115 s.; A. Bocelli, Poesia di ...
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COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] occorreno così de ora in ora me bisogna essere vario nel scrivere, e non solo scrivere quello chem'è detto, ma quello ch'io vedo e quello che me pare di comprendere".
Il C. morì a Roma nell'agosto del 1508.
Fonti e Bibl.: Perdute le sue opere, la ...
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lingua, questione della
Stefano Gensini
Un’idea di naturalismo linguistico
Il corpus delle riflessioni machiavelliane su lingua e linguaggio, a parte il fondamentale Discorso intorno alla nostra lingua [...] de’ Medici nel suo Comento. In termini più strettamente linguistici ne discende una caratteristica identitaria delle lingue, cheM. riassume nel concetto di ‘proprietà’, collegato a precisi fenomeni fonetici, lessicali e morfosintattici (vedi oltre ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] , quando / Amor mi spira, noto (Purg. XXIV, 52-53)
la bocca mi basciò tutto tremante (Inf. V, 136)
lo bello stilo chem’ha fatto onore (Inf. I, 87)
me ritenne / di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo (Purg. XXIV, 56-57; da cui i tecnicismi dolce stil ...
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fanteria
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Dai testi di cancelleria fino agli scritti della maturità, M. ha sempre considerato la f. come «il fondamento e il nervo dello esercito» (Discorsi [...] quest’ultimo senso, troviamo un passo il cui parallelismo con quello del Principe xxvi 25 è notevole e dove M. spiega che, quando i Romani ebbero a combattere contro le falangi greche «sempre queste furono consumate da quelle, perché la generazione ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] (2 c.):
(2)
a. Paolo è a casa da 2 ore
b. credo che Paolo sia a casa da 2 ore
c. Paolo sarebbe a casa da 2 ore [= senza riserva] al frate mi converto [= mi rivolgo] chem’ha penitenziato [= ha confessato] (Brunetto Latini, Tesoretto, da Squartini ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.