CHIALA, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nato ad Ivrea il 29genn. 1834 da Giovanni, direttore delle poste locali, e da Marianna Giordano, aveva compiuto gli studi secondari in seminario per iscriversi poi [...] 15 ag. 1854). Nel 1853 aveva compiuto però un passo decisivo, entrando nella redazione e nella proprietà della Rivista contemporanea cheM. G. Saredo faceva uscire dal 1º settembre. Dopo appena due mesi, grazie al patrimonio materno, il C. ne diventò ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di Leopoli-Varsavia
Ettore Casari
La scuola di Leopoli-Varsavia
Gli inizi
La singolare vicenda intellettuale divenuta nota come 'Scuola [...] condizioni:
esiste α∈S per cui ℂ({α})=S.
Egli fissò poi il concetto di 'sistema deduttivo' chiamando così ogni M⊆S tale che ℂ(M)=M e stabilì cheM,N⊆S sono logicamente equivalenti quando determinano lo stesso sistema deduttivo, ossia quando si ha ...
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MATTEO d'Aiello
Francesco Panarelli
MATTEO d’Aiello (D’Aiello; Matteo da Salerno, Matteo notaio). - Figlio di Nicola e di Marotta, nacque a Salerno intorno agli anni Trenta del XII secolo.
M. è comunemente [...] -61, ma secondo Falcando (pp. 80-83) la città si salvò proprio per l’intercessione di Matteo. Falcando aggiunge cheM. avrebbe approfittato della sua posizione per inserire tra i ribelli da condannare anche un innocente con il quale aveva questioni ...
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VIVIANI, Raffaele
Valentina Venturini
VIVIANI, Raffaele. – Nacque a Castellammare di Stabia il 9 gennaio 1888, ultimogenito di Raffaele Viviano e di Teresa Sansone.
Il padre, piccolo impresario teatrale, [...] di iniziazione, l’‘inizio’ del suo apprendistato: in un comico-cantante in erba, in un corpo che, nei suoi «ottanta centimetri, compreso il tubino chem’avevano messo in capo», si muoveva al ritmo spezzato dell’incedere delle marionette, come fosse ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...]
sorte non fenno
o ricordare dall’Ernani di Giuseppe Verdi (libretto di Francesco Maria Piave) l’«aragonese vergine» o «l’odio inulto chem’arde nel core / tutto spegnere alfine potrò».
Anzi, a un certo punto, è stato accentuato ad arte (nella poesia ...
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Romolo e i re di Roma
Mario Reale
Romolo rappresenta per M. il fondatore autoctono di Roma, sebbene, ovviamente, egli abbia presente l’importante tradizione troiana (ancora Sallustio, De bello Catilinae [...] non proprio nelle vesti di fondatore (II viii 24). L’interesse cheM. rivolge a Romolo, al solito senza alcun gusto antiquario, è di una figura, di solito presunta, di re-tiranno, cheM. esplora, con ogni ansia, specie nel libro primo dei ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] tmesi tra ausiliare e participio: Ma poi ch’i fui al piè d’un colle giunto / là dove terminava quella valle / chem’avea di paura il cor compunto (Dante).
Una questione sintattica concernente l’uso degli ausiliari è l’➔ accordo del participio passato ...
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Favola
Pasquale Stoppelli
Titolo dato da M. all’unica sua opera narrativa in prosa, più nota come Novella di Belfagor, dal nome del diavolo che ne è protagonista. Lo scrittore la vergò in quello che [...] opere originano tutte da un’attività di riscrittura. È attraverso il filtro di testi preesistenti cheM. funzionalizza in questa fase i suoi intenti ideologici e letterari. Il rifacimento, insomma, assimilerebbe tecnicamente la F. alle esperienze ...
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Ciompi, tumulto dei
Carlo Varotti
Il t. dei C., per quanto episodio di breve durata che non modificò stabilmente l’assetto politico-istituzionale di Firenze, fu ampiamente trattato dai contemporanei [...] dare una rappresentanza agli interessi dei prestatori d’opera, necessariamente contrapposti a quellidei datori di lavoro. È un dato cheM. coglie con piena lucidità, in una breve, ma acuta ricostruzione storica del costituirsi delle Arti (III xii 7 ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] In cui soprattutto mancava l'esercizio di qualsiasi categoria politica e ideologica, che poi è il limite della sua interiore autenticità. "Passione... quest'acuta follia chem'ha repente/ sconvolto, le natie virtù disfatte,/ scagliato come arbusto in ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.