Figlio (n. 238 circa - m. 149 o 148 a. C.) del re Gaia, fu inviato dal padre nella Spagna, in aiuto ai Cartaginesi, coi quali nel 211 sconfiggeva Publio Scipione, ma fu nel 207 fra gli sconfitti di Ilipa, [...] sempre più profonda, in direzione delle ricche città della Tripolitania, realizzata con l'appoggio di Roma (che del valido concorso militare di M. si era più volte giovata nelle guerre d'Oriente e soprattutto nella terza guerra macedonica), convinse ...
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Inventore del telefono (Firenze 1808 - Clifton Staten Island, New York, 1889). Dapprima daziere a Firenze, poi (1833-41) meccanico teatrale al teatro dell'Opera all'Avana, successivamente impiantò una [...] rilasciare un brevetto rinnovabile della durata di un anno, che, per le sue precarie condizioni finanziarie, rinnovò solo due stabilire la priorità che, solo nel 1886, la Corte suprema dichiarò accertata definitivamente in favore di M.; la vittoria fu ...
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Pronipote (n. 25 d. C. circa - m. 48 d. C.) di Augusto, moglie (dal 39 o 40 d. C.) dell'imperatore Claudio, cui dette due figli, Ottavia e Britannico. Poco ne sappiamo: le è attribuita una lunga serie [...] di immoralità e delitti. Claudio la fece uccidere dopo che essa aveva divorziato da lui per ripudio unilaterale e sposato nel 48 il patrizio Gaio Silio, il quale aspirava al trono. ...
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Chimica
Per la dinamica in chimica ➔ dinamica molecolare.
Economia
Per la dinamica in economia ➔ dinamica economica.
Fisica
Parte della meccanica che studia i movimenti dei corpi in relazione alle cause [...] , si dà il nome di forze reali. Naturalmente nulla vieta di scrivere la [2] nella stessa forma, F=m a, della [1], ma la F non è più la stessa che si ha quando si considera il moto rispetto a un riferimento inerziale; la forza effettiva F va corretta ...
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Figlio (Dillenburg 1567 - L'Aia 1625) di Guglielmo I d'Orange e della sua seconda moglie Anna di Sassonia, venne in Olanda nel 1583, studiò a Leida e fu nominato, dopo l'assassinio del padre, nel 1585, [...] con gli Stati e con Oldenbarneveldt. La lotta tra M. e quest'ultimo divampò apertamente dopo il 1609, quando o dove si voleva restare sulla difensiva. Il codice tattico (che ebbe larga rinomanza e applicazione nell'Europa del tempo), regolante ...
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Sociologo (Waco, Texas, 1916 - New York 1962), prof. (dal 1956) di sociologia alla Columbia University di New York. Profondamente critico dei metodi della sociologia contemporanea, M. tese a riscattarla [...] di élite-massa e, basandosi soprattutto sui dati statistici più che sul metodo dell'intervista, l'ascesa della nuova classe media la progressiva importanza per M. dell'impegno politico in relazione al problema, che ebbe sempre presente, del ...
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Generale cartaginese (m. 203 a. C.), il più giovane dei tre figli di Amilcare Barca. Prese parte, agli ordini del fratello Annibale, all'invasione dell'Italia, e diresse l'agguato dei Cartaginesi nella [...] successo, così che quando sopraggiunse Publio Scipione, il futuro Africano, Asdrubale Barca fu battuto. M. fu raggiunto da fu insieme a lui battuto a Ilipa. Rimasto solo in Spagna, M. tentò inutilmente, per mezzo di Annone, di contrastare l'avanzata ...
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Generale romano durante la seconda guerra punica. Nacque verso il 270 a. C.; console nel 222, vinse i Galli a Clastidio uccidendo il loro duce Virdumaro (e guadagnandosi così le spoglie opime), e insieme [...] nel 214. Nel 213, inviato in Sicilia, assediò Siracusa che si era schierata contro i Romani sotto la guida di famose macchine da guerra escogitate da Archimede, e solo nel 212 M. riuscì di sorpresa a penetrare in alcuni quartieri di Siracusa. ...
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Figlia unica (Bruxelles 1457 - Bruges 1482) di Carlo il Temerario duca di Borgogna e di Isabella di Borbone. Contesa, come sposa, da parecchi principi europei, si trovò alla morte del padre (5 genn. 1477) [...] per gli intrighi del re di Francia, Luigi XI, che invase gran parte degli stati borgognoni. Sposò allora, ottenendone figli, Filippo il Bello e Margherita d'Austria. n Maestro di M. di Borgogna. È il nome dato dalla critica a un miniatore fiammingo ...
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Signore, de facto, di Verona (m. 1277): di nome Lonardino di Iacopino, soprannominato Mastino. Podestà di Verona nel genn. 1259, nel 1261 ebbe la carica di podestà della Casa dei mercanti, carica che nel [...] nella pace di Mantova. Lasciò un figlio legittimo, Niccolò (m. 1294), che non ebbe però alcuna parte nella signoria; ebbe inoltre i figli naturali Guido (m. 1270), Bartolomeo (m. 1290) e Pietro (m. 1295), che furono tutti e tre vescovi di Verona. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.