MARABITTI, Francesco Ignazio
Paolo Russo
Nacque a Palermo il 6 genn. 1719 da Pietro e Caterina (Palermo, p. 356); i fratelli Giuseppe e Lorenzo furono entrambi scultori, intagliatore in legno il primo, [...] tra i più dotati dei numerosi giovani discepoli che si formarono alla sua avviata bottega.
Il M. morì a Palermo il 10 genn. 1797.
Fonti e Bibl.: Palermo, Biblioteca comunale, Mss., Qq.E.88: F.M. Emmanuele e Gaetani, marchese di Villabianca, Opuscoli ...
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FIASELLA, Domenico, detto il Sarzana
Piero Donati
Nacque a Sarzana (La Spezia), ove fu battezzato il 12 ag. 1589, da Giovanni e da Chiara Locatelli. Il padre (1564-1630), appartenente ad una famiglia [...] 14 sett. 1621, forse già vedovo, sposò Sebastiana Marabotti detta Angela, che morì nel 1639 dopo avergli dato otto figli, la maggior parte dei irreperibili: fra essi una Cleopatra morente commissionata da F. M. Balbi e un Ero e Leandro eseguito per ...
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PALMERUCCI, Guido
Maria Rita Silvestrelli
PALMERUCCI, Guido (Guiduccio di Palmerino, Guiduccio di Palmeruccio).– Figlio del pittore Palmerino di Guido nacque con tutta probabilità a Gubbio nel quartiere [...] versamento di dieci fiorini d’oro e a patto che l’offeso o i suoi parenti gli concedessero il scuola a Gubbio, in Rassegna d’arte Umbra, III (1921), 1, pp. 7-13; F.M. Perkins, Un trittico di G. P. Una tavola di Giovanni di Francesco da Rimini, ibid ...
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CATENA, Vincenzo
Eduard A. Safarik
Nacque intorno al 1480, probabilmente a Venezia, da Biagio, dalmata oriundo di Perasto (Djuric, in Pignatti, 1955, p. 233). Non è controllabile (Robertson, 1954, p. [...] già nel secondo decennio del Cinquecento. E vero però, che i suoi dipinti non sono mai databili con certezza. 8 genn. 1955, p. 6; F. M. G., in The Connoisseur, dic. 1955, p. 294; S. R., in Emporium, CXXII[1955], p. 142; L. F. B.,in Die Weltkunst, XXV[ ...
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DEL MORO, Lorenzo
Giovanni Leoncini
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Felice in Piazza, il 16 dic. 1677 da Carlo di Giovanni e da Lucrezia di Alessandro Pesciuoli (Firenze, Opera di S. Maria del [...] 225v) e fu sepolto in S. Felice in Piazza. Lasciò il figlio Giuseppe, che anche divenne buon decoratore in affresco.
Fonti e Bibl.: Firenze, Bibl. nazionale, Mss. Palat. E.B.9.5.: F. M. N. Gabburri, Vite di pittori [1719-1741], III, cc. 1780-1782; [R ...
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CASELLI, Cristoforo (detto anche Cristoforo Parmense, Cristoforo da Parma, Cristoforo Temperelli o il Temperello)
Anchise Tempestini
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Figlio di Giovanni di Cristoforo, forse pittore anch'egli, nacque [...] dei Magi di S. Giovanni Evangelista a Parma). Va da sé che anche l'eco del linguaggio del Costa e del Francia è presente impostavi dal Correggio e dal Parmigianino.
Fonti e Bibl.: F. M. Grapaldo, De partibus Aedium liber secundus, [Parma, 1494 ...
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CANTARINI, Simone, detto il Pesarese
Dwight C. Miller
Nacque a Pesaro dove fu battezzato il 12 aprile del 1612. La biografia più dettagliata del C. è stata scritta dal Malvasia (1678); mentre il Baldinucci [...] o la Madonna della cintola della Pinac. di Fano (F. M, Aliberti Gaudioso, in Mostra di opere darte restaurate, morì poco dopo, il 15 ott. 1648, né mancarono i sospetti che fosse stato avvelenato da un altro pittore della corte di Mantova (Malvasia, ...
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LIPPO di Vanni (Vanni)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e miniatore nativo di Siena, il cui nome compare per la prima volta in una nota di pagamento del 14 ag. 1344, [...] peculiari della fase matura della sua attività, che sembra indirizzarsi verso uno stile teso a Milanesi, Documenti per la storia dell'arte senese, I, Siena 1854, pp. 27, 34; F.M. Perkins - G. De Nicola, Alcuni dipinti di L. V., in Rass. d'arte ...
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BISI, Luigi
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Michele, nacque a Milano il 10 maggio 1814; pittore e architetto, fu il più noto artista della famiglia. Allievo del padre e dello zio Giuseppe, si perfezionò [...] il B. il duomo era un paese, una valle, un mondo intero che l'artista guardava e scopriva ogni volta. I suoi esterni, pure vivi restauro della basilica ambrosiana, di cui fu animatore monsignor F. M. Rossi.
Lungo, paziente e cauto lavoro condotto a ...
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MALINCONICO, Andrea
Luca Bortolotti
Nacque a Napoli il 3 giugno 1635, figlio di Aniello e di Isabella d'Apice, e fu battezzato con il nome di Domenico Andrea presso la parrocchia della Carità, ora di [...] può evincere dai pur radi documenti disponibili che il M. ebbe anche una non sporadica attività , Massimo Stanzione, l'opera completa, Napoli 1992, pp. 128, 148; F. Bologna, A. M. in Sicilia. E anche qualche chiarimento sul suo esordio, in Studi in ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...