Rilievo calcareo (516 m) a SE del Monte Cairo in prov. di Frosinone, limitato a E dal fiume Rapido, affluente del Liri, a S e SO del solco in cui passa la ferrovia Napoli-Roma. È scarsamente rivestito [...] gli edifici monastici. Assicurato l’ordine nell’Italia meridionale dal governo vicereale spagnolo, furono iniziati a M. grandi lavori edilizi, che durarono con molte interruzioni fino al 1727, quando fu consacrata da Benedetto XIII la nuova grande ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] a più fenomeni (per es., l’indice del costo della vita). Fra questi ultimi vanno ricordati: gli indici di F.-J.-M. Divisia (che misurano le variazioni tra l’istante O e l’istante T di un insieme di quantità e del corrispondente insieme di prezzi); l ...
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In generale, le varie dottrine teologiche che negano la duplice natura, divina e umana, del Cristo. Si ebbero numerose varietà di m., che si distinguevano essenzialmente in base al significato teologico [...] ϕύσις («natura»): i veri m., dandole il valore di οὐσία («essenza»), risolvevano il problema del rapporto tra natura umana e natura divina in Cristo confondendo l’una e l’altra nel modo più completo, come i seguaci di Eutiche, che oscillavano tra la ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] ’Antico Testamento).
Il monoteismo ebraico induce necessariamente a porre in Dio il principio del bene come del m. fisico: è impossibile che sopravvenga una calamità, che non sia stata voluta e prodotta da Dio. Ma non per questo l’uomo può accusare ...
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Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella [...] dagli autori greci e romani, i quali li confondevano con i Caldei e conoscevano soltanto i «m. ellenizzati».
Nel Vangelo di Matteo si narra che dei ‘m. d’Oriente’, guidati da una stella, giunsero a Betlemme per onorarvi Gesù bambino, portandogli in ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] elementi ostili di Medina, ebrei e cristiani, dapprima consenzienti al monoteismo islamico. È in questi anni (624) cheM. sostituì la direzione della preghiera (qibla) dall'originaria Gerusalemme alla Ka῾ba. Le tappe della vittoriosa affermazione di ...
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(lat. Mercurius)
Religione
Antica divinità romana, venerata nel Lazio già in età arcaica: nel 5° sec. a.C. a Falerii Veteres, nel 4°-3° sec. a Preneste. A Roma, per lungo tempo, fu considerato unicamente [...] si fosse da tempo raffreddato, solidificando completamente. L’esistenza di un campo magnetico apprezzabile sembra implicare cheM. possegga tuttora un nucleo fluido abbastanza esteso; tuttavia la sua esistenza potrà essere confermata soltanto da ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] a domare la carne e gli istinti con una rigorosa mortificazione (digiuni, astensione dai cibi carnei, castità perfetta). Sembra cheM. raccogliesse in un insieme organico (Instrumentum) passi del Nuovo Testamento epurato, in base ai suoi principi, di ...
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(gr. Μίνως) Mitico re di Creta, figlio di Zeus e di Europa, fratello di Radamanto, sposo di Pasifae, padre di Catreo, Deucalione, Glauco, Androgeo, Acalle, Senodice, Ariadne (o Arianna) e Fedra. La sua [...] da Zeus stesso. Per assicurare il favore di Posidone al suo proposito di regnare su Creta, M. chiese al dio che facesse uscire dal mare un toro che gli avrebbe sacrificato, ma poiché venne meno alla promessa fatta e, invece di ucciderlo, nascose il ...
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(VI, p. 879; App. II, 1, p. 395; III, 1, p. 231; IV, 1, p. 260; V, 1, p. 352)
Vecchio Testamento
di J. Alberto Soggin
Critica del testo
Nel campo della critica testuale le novità da segnalare fino agli [...] la narrazione biblica, o indirettamente biblica. Lo si potrebbe considerare un nuovo locus theologicus, analogo a quelli cheM. Cano elencò nel suo catalogo (De locis theologicis, 1563) e non lontano da quella cristologia tradizionalmente detta ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.