Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] . operatoria (il complesso delle manualità tecniche necessarie alla chirurgia); o a particolari problemi, come la m. aeronautica, la m. nucleare, che studia l’impiego di radionuclidi nelle indagini mediche spesso inerenti a un preciso ambiente, umano ...
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Complesso di organi collegati in modo che determinate forze applicate, dette forze motrici, compiano lavoro in vista di un determinato scopo, vincendo certe forze resistenti; il termine è quasi sempre [...] sua temperatura (e quindi della sua energia termica), come avviene per es. nei compressori. Rientrano fra le m. termiche le m. pneumatiche che operano con gas come l’aria, per es. i motori pneumatici alternativi e rotativi; non rientrano invece fra ...
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Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici [...] la traduzione per quel particolare enzima. Tali sequenze di DNA sono denominate operoni. Inoltre, esiste un controllo del m. che si manifesta per mezzo di una regolazione a distanza negli organismi multicellulari, sia attraverso l’uso di messaggeri ...
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Anatomia e medicina
Liquido vischioso e filante che bagna le mucose. È composto da acqua, mucine, sostanze inorganiche e da leucociti ed esercita sulle mucose un’azione protettiva sia meccanica sia antibatterica. [...] essere considerate tali le cellule caliciformi, presenti in alcune mucose. Gli stimoli flogistici fanno aumentare la secrezione del m., che si carica di leucociti e di cellule epiteliali desquamate (mucopus) e può comparire nelle urine e nelle feci ...
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Anatomia
Ciascuno dei segmenti ossei che costituiscono lo scheletro delle dita: 1ª f., 2ª f. (o falangina), 3ª f. (o falangetta, o f. ungueale o distale).
Parte terminale dei pilastri dell’organo del [...] e perfezionata da Filippo II ( f. macedone); principali armi dei falangiti furono le sarisse (lunghe aste da 4 a 5,50 m) che, protese in avanti, formavano una selva di punte sulla fronte della f., la cui profondità era di 16 uomini. All’eccellenza ...
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(o apofisi m.) Voluminosa prominenza dell’osso temporale posta dietro il padiglione auricolare; ha forma conica con la punta in basso e dà inserzione, sulla faccia esterna, ai muscoli sternocleidomastoideo, [...] con la zona di proiezione dell’antro, si trova una piccola depressione (fossa mastoidea).
Mastoidite Infiammazione della m., che può susseguire a un’otite media purulenta, per propagazione diretta del processo morboso. Si formano, nello spessore ...
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MAGNETOENCEFALOGRAFIA
Giovanni B. Ricci
La m., che studia l'attività magnetica cerebrale, o ''magnetoencefalogramma'' (MEG), è nata quando il progresso tecnologico ha consentito di rilevare i debolissimi [...] a tecniche invasive e potenzialmente pericolose come la durografia e la stereo-elettroencefalografia (fig. 5).
È improbabile che la m. possa sostituirsi completamente all'elettroencefalografia. Per es., a differenza del MEG, l'EEG non è penalizzato ...
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MICROCIRCOLAZIONE
Claudio Allegra
In angiologia, m. (o microcircolo) è termine che designa il complesso dei vasi minori della circolazione sanguigna, nei quali hanno sede gli scambi emotessutali.
Nell'evoluzione [...] filtrazione della preurina del sangue e in altra sede, cioè in corrispondenza degli organi endocrini; ed è sempre la m. che consente agli ormoni di raggiungere gli organi bersaglio. Tutto ciò avviene sotto l'egida di particolari meccanismi regolatori ...
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Genetista statunitense (Hartford, Connecticut, 1902 - New York 1992). Dal 1927 ha lavorato come ricercatrice in numerosi laboratorî; dal 1942 prof. di botanica sperimentale e applicata al Carnegie Institute [...] (1953) e le ricerche di biologia molecolare degli anni Sessanta (identificazione dei trasposoni) hanno confermato l'ipotesi rivoluzionaria cheM. aveva formulato sulla base dei suoi esperimenti. Per questa ragione solo nel 1983, con circa 30 anni di ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] una mutazione. Una serie di fatti dimostrerebbe che l'azione del cancerogeno si esplica direttamente sulla cellula - mutazioni indotte nella Drosophila con i composti cancerogeni (M. Demerec, 1947), trasformazione maligna di fibroblasti coltivati ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.