L’osservazione è da prendere in considerazione, pertanto ringraziamo la gentile lettrice che ci ha segnalato le fonti. Il problema sta nel fatto che, come spesso accade con i forestierismi (le parole straniere) [...] non adattate nella loro veste fonomorf ...
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La forma corretta del congiuntivo esortativo, nella proposizione principale, è quella del presente: in questo caso, contatti. L’uso del congiuntivo imperfetto è tipico dell’italiano parlato di Roma e di parte del Centro e Sud d’Italia: un localismo ...
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Non siamo in presenza di una guerra tra dizionari, ma di un modo diverso di dare conto dell’origine delle parole italiane derivanti dal latino (che costituiscono la maggior parte del patrimonio lessicale [...] della nostra lingua). Nel Treccani si disting ...
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Siamo in presenza, in realtà, di due frasi entrambe sintatticamente corrette che, però, esprimono sfumature di significato diverse. In "Avrei dovuto leggere la lettera quando tu eri in Messico" si sta [...] dicendo che qualcuno (il soggetto grammaticale e ...
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Benché in molte zone d’Italia fuor di Toscana nella parola ricovero si pronunci aperta la o della sillaba tonica (forse per influsso di parole usatissime come povero), nella fonetica tosco-italiana (quella [...] che detta legge da secoli nella stragrande m ...
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La parola portico è stata ripresa librescamente dal latino pŏrticu(m) dai nostri dotti antenati che scrivevano nei volgari due-trecenteschi. A sua volta, pŏrticu(m), che in latino era sostantivo di genere [...] femminile, era affine ai sostantivi pŏrta(m) ...
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C'è una ragione etimologica. La prima persona (io) sono viene dalla corrispondente forma latina sum. I monosillabi latini terminanti con m hanno perso la m finale già nel III secolo a. Perché la prima [...] persona singolare e la terza persona plurale del verbo "essere" sono uguali? È un caso o c'è una ragione?, che si è trasformata in n nella lingua italiana antica: cum > ...
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È corretto? E se il caffè fosse un caffè corretto (con mistrà, brandy o grappa)? Lasciando perdere i giochi di parole, diremo che quel ci, quella particella pronominale attaccata in fondo al verbo, legittimamente [...] suscita qualche dubbio. Non sarebbe m ...
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Altro da fare non c’è che rileggere la voce dedicata a bel paese, che si può scrivere anche tutto attaccato (belpaese), nel Vocabolario on line Treccani.it: «bèl paése (o belpaése) locuz. usata come Avrei [...] bisogno di sapere se il termine “Bel Paese” che sta a indicare l'Italia va scritto staccato o attaccato, e soprattutto m. –Nome attribuito per antonomasia all’Italia, ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella Media, che, dopo un’iniziale resistenza...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...