Sviscerare il nostro tempo, comprenderlo e affrontarlo alla luce di un’instabilità politica e sociale che ogni giorno di più si fa incertezza di vita è quanto lo sceneggiatore Stefano Bises riesce a compiere [...] Per raccontare dell’oggi è necessario fare i conti con le ombre del passato; le stesse che per anni sono state credute chiazze di colore e di possibile speranza. La storia di M è la storia di un’Italia fatta di masse comandate dal potere. È la storia ...
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La letteratura russa del XIX e della prima metà del XX secolo affronta con profonda attenzione il tema della guerra e del conflitto, dipingendoli come la più grande delle tragedie e, allo stesso tempo, [...] chi avrebbe fatto indossare alla guerra parametri nobili”, è la risposta che il soldato dà alla propria domanda, “A Tolstoj era andata English Language and Literature”, vo. 5 no. 3, 2017.M. Butov, Quando la letteratura incontra la guerra, in “Russia ...
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La città rappresenta per antonomasia il luogo di codificazione e rafforzamento del potere statale. Questa sua funzione è maggiormente evidente se prendiamo in considerazione il caso delle città coloniali [...] le condizioni politiche ed economiche del dominio metropolitano che posero le basi per alcuni esperimenti di the present day, I.B. Tauris & Co, London, 2010;FULLER M., Building Power: Italy’s Colonial Architecture and Urbanism, 1923-1940, ...
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Scrivere il primo libro non è di certo impresa semplice; il rischio di incespicare nelle parole è sempre presente e anche quando esse ormai danno l’illusione di essere finalmente ferme, adagiate su fogli [...] una luce accesa, vale forse la pena di provare a bussare alla porta.Per saperne di più: Barenghi M., Italo Calvino e i sentieri che s’interrompono, in «Quaderni piacentini», Nuova Serie, No. 15, quarto trimestre 1984. Petersen L. W, Il fantastico e ...
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La modernità è movimento, mutamento, metamorfosi. È la città mobile, Parigi, che « muta il volto più rapidamente di un cuore umano » (Charles Baudelaire, « Le Cygne », Les Fleurs du Mal). Nella Parigi [...] sarà mai nominato nel saggio di Baudelaire se non attraverso le iniziali M. G. (« Monsieur Guys »), e che non darà mai lui stesso un titolo alle proprie opere, sarà colui che rivelerà la bellezza e « l’eroismo della vita moderna », quella vita della ...
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Nell’VIII secolo a. C. i Greci di stirpe achea fondarono diverse colonie sul versante ionico dell’Italia meridionale, tra le quali la polis di Sibari. Questa visse nel VI secolo a. C. un periodo di enorme [...] espulsi dalla polis e furono costretti a continuare a esulare nella ricerca di un luogo dove rifondare la tanto rimpianta Sibari, che alla fine fecero sorgere sulle sponde del fiume Traente. Inoltre, appena 10 anni dopo la fondazione di Turi si perse ...
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Se d’infelice amore muoiono gli amanti, li hanno uccisi gli uomini e il destino: questo forma il paradigma minimo delle novelle della quarta giornata del Decameron. Gli amori a infelice fine che Filostrato [...] far scoprire ai fratelli la testa di Lorenzo.La paura di Lisabetta che la testa di Lorenzo sia vista è sempre relativa alla città, -54; M. Picone, ‘L’'amoroso sangue': la quarta giornata’, in Introduzione al Decameron, a c. di M. Picone & M. Mesirca, ...
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Sul sito web di Terence Tao, celebre matematico australiano, compare l’indovinello che riportiamo nei prossimi paragrafi in una versione edulcorata. Su un’isola lontana abita una tribù dai costumi particolari. [...] applicare il principio di induzione alla proprietà Q(n)=P(m+n). Quindi il passo base consisterà nel mostrare che P(m) è vera e per il passo induttivo bisognerà mostrare che per ogni k maggiore o uguale a m, se è vera P(k), allora è vera P(k ...
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Nel novembre 1919, Franz Kafka scrive una lunga lettera a suo padre Hermann che, com’è noto, non viene mai consegnata al destinatario. L’interesse della critica per questo scritto non dipende solo dalla [...] necessario esaminare il legame tra l’oblio e la scrittura. Pare che Robert Walser, in particolare il suo romanzo L’assistente, fosse tra .Per saperne di più:Robert M., 1982, Solo come Kafka, Editori Riuniti, Roma.Robert M., 1981, Da Edipo a Mosè ...
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Forma linguistica che ripudia la parola, il silenzio manifesta la sua presenza tramite la rottura, e quindi l’assenza momentanea di un flusso sonoro. Il silenzio, sospeso nell’aria come un velo invisibile, [...] avait dans ses yeux. Et c’était par conséquent toute sa vie qui m’inspirait du désir. »«Sapevo che non avrei posseduto questa giovane ciclista se non avessi posseduto anche ciò che era nei suoi occhi. Era dunque la sua intera vita a stimolare il mio ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.
Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella Media, che, dopo un’iniziale resistenza...
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni...