Filosofo (m. Chartres 1155 circa), maestro a Chartres (1121) e forse a Parigi, cancelliere della scuola cattedrale a Chartres, autore di un commento alla Genesi "secundum physicam" (De sex dierum operibus), [...] di un manuale sulle arti liberali (Eptateuchon: raccolta di "autori"), di commenti al De Trinitate di Boezio e al De inventione. È uno dei maggiori rappresentanti del platonismo medievale: sotto l'influenza ...
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Vescovo e teologo (n. 960 circa - m. Chartres 1028). Fu a Roma ove conobbe Gerberto d'Aurillac (papa Silvestro II), poi a Reims, quindi (987 e 992) a Chartres per dirigervi la scuola che sotto di lui acquistò [...] grande rinomanza, sicché F. se ne può considerare il vero fondatore. Vescovo di Chartres nel 1006, ne ricostruì la cattedrale che era stata distrutta da un incendio. Uomo di grande dottrina, ci restano di lui alcuni scritti agiografici, componimenti ...
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Canonista (n. nella regione di Beauvais 1040 circa - m. Chartres 1116). La sua attività è importante per la partecipazione alla riforma ecclesiastica e alla polemica per le investiture, in cui si mostrò [...] poi all'abbazia del Bec, dove ebbe a maestro Lanfranco di Pavia; abate di Saint-Quentin a Beauvais (1078), divenne vescovo di Chartres e in questa occasione si recò a Roma per la conferma (1090).
Opere
Molto importante è l'opera di I. nella storia ...
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Erudito (Chartres 1636 - Vibray 1703). Sacerdote, prof. al collegio Du Plessis a Parigi, lavorò lungo tempo con i maurini di Parigi; dotato di acuto spirito critico, scrisse: De festorum dierum imminutione [...] (1668); Traité des superstitions (1679); studî storici di liturgia; ecc ...
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Allievo di Fulberto di Chartres (prima metà sec. 11º); vescovo di Langres (1031), fu deposto e scomunicato (1049), ma poi assolto nel sinodo del 1050 a Roma. Dettò contro Berengario di Tours un breve trattato [...] De corpore et sanguine Christi di notevole importanza perché, su un piano di discussione dialettico-razionalistica, fu la prima reazione della teologia sacramentaria "ufficiale" alle dottrine eucaristiche ...
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Benedettino (Montereau, Chartres, 1636 - abbazia di St.-Denis, Parigi, 1711). Prof. di filosofia e teologia nel suo ordine, priore di Rebais (1687), fu destituito, per volere del re, a causa delle sue [...] idee cartesiane e dichiarato ineleggibile a qualsiasi carica nell'ordine; L. si ritirò allora a St.-Denis dedicandosi allo studio, circondato dall'amicizia di illustri personalità come J.-B. Bossuet e ...
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Teologo e polemista (Chartres 1625 - Parigi 1695); insegnò a Port-Royal, ove compose insieme ad A. Arnauld, di cui fu devoto amico e difensore, la Logique de Port-Royal e lavorò per la Grammaire di C. [...] Lancelot; assisté B. Pascal nella composizione delle Provinciales, che tradusse in latino (1658), e collaborò con Le Maistre de Sacy, esercitando in certo modo la direzione della comunità di Port-Royal. ...
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Chierico (sec. 12º). Canonico a Chartres al tempo del vescovo Ivo (compare in un documento del 1113) fu autore di poesie latine e di un poema (De falsis heremitis qui vagando discurrunt) contro la fondazione [...] di ordini religiosi, e in particolare contro i cistercensi, e a difesa dei benedettini ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] degli avversarî sembra che A., sviluppando motivi neoplatonici di Giovanni Scoto Eriugena e dei maestri di Chartres, accentuasse l'immanenza di Dio nel finito attraverso una concezione univoca dell'essere e una interpretazione "materialistica ...
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Ecclesiastico francese (m. 1331). Arcidiacono di Chartres, creato cardinale dallo zio Clemente V (1305), fu legato alla spedizione di Ferrara. Per ordine del papa, pubblicò la scomunica e la crociata contro [...] i Veneziani e, confederatosi con Bolognesi, Lombardi e Fiorentini, li vinse presso Francolino (Ferrara). Poi si volse a comporre i tumulti della Marca di Ancona, di Spoleto, di Marittima e di Campagna. ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...