Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] in ciascuno di essi l'eco e il peso di ciò a cui l'artista ha fatto affezionare il pubblico. Charlot il vagabondo immortale si trasforma nell'ermetico Monsieur Verdoux mortale anzi giustiziato, l'impassibilità di Buster Keaton si trasferisce nella ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] di traverso, pantaloni stracciati e troppo grandi e un maglione rattoppato, divenne una sorta di 'doppio' chapliniano, uno 'Charlot bambino' capace di suscitare con il suo stesso aspetto comicità e malinconia. Quando The kid uscì in sala, Coogan ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] alias Cretinetti, nel cinema italiano; Buster Keaton in quello americano). In Modern times (1936; Tempi moderni) il corpo di Charlot è l'elemento che non si integra nella catena di montaggio, che eccede attraverso l'assunzione di ritmi ossessivamente ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] settecentesco di tipo a costume e psicologia fissi. Da ricordare, per es., don Felice Sciosciammocca di E. Scarpetta, e Charlot di C. Chaplin.
Tecnica
Nome di varie schermature (costituite da sagome di materiale opaco, come carta, vernice, tela nera ...
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Tecnologia
George Bugliarello
Luciano Gallino
di George Bugliarello, Luciano Gallino
TECNOLOGIA
Tecnologia di George Bugliarello
sommario: 1. La tecnologia come fenomeno. a) Introduzione. b) L'evoluzione [...] di sviluppo della tecnologia contemporanea e i suoi eccessi - in ciò associandosi a tanti artisti moderni: da Picabia a Charlot in Tempi moderni, da Duchamp a Th. Pynchon - non hanno proposto alternative realistiche.
b) L'evoluzione della tecnologia ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] Chas (interpretato nel periodo con Sennett), ma appare tanto più evidente con la creazione nel 1915 del personaggio di Charlot, la cui coerenza divenne una delle chiavi di lettura del succedersi degli avvenimenti nell’arco di oltre quarant’anni ...
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] eclettica verso varie discipline, con una netta predilezione per boxe e pattinaggio ben testimoniata da The knockout (1913), Charlot boxeur (1915) e l'esaltante segmento pugilistico di Luci della città (1931); nonché dalle scorribande sui pattini ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] in quegli anni per quanto attiene l'ambito letterario, trovando invece largo spazio nel cinema, a cominciare dai film di Charlie Chaplin (Charlot e Fatty boxeurs del 1914; The champion del 1915), di Max Linder o di Buster Keaton (Io e la boxe, 1926 ...
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comica
còmica s. f. [dall’agg. comico]. – 1. ant. a. L’arte di recitare commedie: dilettanti di comica (G. Gozzi). b. Comicità, situazione da commedia: ma io, lo sapete, sono tagliato per la c. e non per il patetico (P. Ferrari). 2. Negli...