Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] molti dei suoi gesti monotoni. Il lavoro alla catena, ai nostri giorni, è ben lontano da quello che era nel 1935, quando CharlieChaplin ne fece una celebre satira. Ed è altrettanto certo che in 40 anni il progresso economico, se ha dato all'operaio ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] i quali si cita in particolare il cinema e i suoi procedimenti metonimici (David W. Griffith) e metaforici (CharlieChaplin). Proliferarono allora semiologie o semiotiche della pittura, dell'architettura, della musica, e così via, e il cinema, pur ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] William Wyler, The garden of Allah (1936; Il giardino di Allah) di Richard Boleslawski, Modern times (1936; Tempi moderni) di CharlieChaplin, Fury (1936; Furia) e You only live once (1937; Sono innocente) di Fritz Lang, The adventures of Marco Polo ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] illustrare la tesi dell'identità di cinema e arti figurative, Ragghianti porta gli esempi di Georg Wilhelm Pabst e CharlieChaplin. Scegliendo autori tanto diversi, il critico vuole dimostrare che il suo metodo funziona non solo se i film presentano ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] 'aspirazione è elevata, tendente all'angelicazione. Gli esempi più significativi, pur nella loro diversità, possono essere ricondotti a CharlieChaplin (ovunque, ma soprattutto in The gold rush, 1925, La febbre dell'oro; City lights, 1931, Luci della ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] generale e dei suoi artisti maggiori da parte di grandi firme della l.: G. Ungaretti paragonò CharlieChaplin al drammaturgo G. Rovetta (in G. Viazzi, Chaplin e la critica, 1955), R. Bazlen (in Scritti, 1984) scrisse che Ladri di biciclette (1948, di ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] le sue propensioni ludiche.
Nascita e forme del divismo
Probabilmente fu il film The kid (1921; Il monello) di CharlieChaplin, dato il grande successo ottenuto anche in virtù del suo piccolo coprotagonista, Jackie Coogan che interpreta il 'monello ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] rarità in quegli anni per quanto attiene l'ambito letterario, trovando invece largo spazio nel cinema, a cominciare dai film di CharlieChaplin (Charlot e Fatty boxeurs del 1914; The champion del 1915), di Max Linder o di Buster Keaton (Io e la boxe ...
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] teatrale e circense: André Deed (conosciuto come Cretinetti), Larry Semon (Ridolini), Max Linder, Robinet, Buster Keaton e CharlieChaplin. È proprio Semon il comico in cui forse si osserva meglio l'abilità acrobatica accostata a una volontà di ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] in L'enfant sauvage (1969; Il ragazzo selvaggio) e in La nuit américaine. E naturalmente, e da sempre, Buster Keaton e CharlieChaplin. Ma è lo schermo lacerato a fornire una metafora incisiva del cinema di una volta: in Another 48 hrs (1990; Ancora ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione...