Bertolucci, Attilio
Arnaldo Colasanti
Poeta, nato a San Lazzaro (Parma) il 18 novembre 1911 e morto a Roma il 14 giugno 2000. Uno dei massimi scrittori italiani del 20° sec., padre dei registi Bernardo [...] Buñuel; ma anche immerso negli echi del maggiore splendore di Hollywood, quello che per lui era il tempo dei giovani CharlieChaplin ed Erich von Stroheim, l'età del vecchio Douglas Fairbanks, di Gloria Swanson e della prima Joan Crawford. Le sue ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] generale e dei suoi artisti maggiori da parte di grandi firme della l.: G. Ungaretti paragonò CharlieChaplin al drammaturgo G. Rovetta (in G. Viazzi, Chaplin e la critica, 1955), R. Bazlen (in Scritti, 1984) scrisse che Ladri di biciclette (1948, di ...
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Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] Mario Camerini, D. mostrò maggior gradimento verso quello statunitense. Il fulcro dei suoi scritti è costituito dalle belle pagine su CharlieChaplin, di cui D., tra l'altro, elogia il richiamo alla pantomima, e alle quali si devono aggiungere quelle ...
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Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] del singolo). Negli anni Trenta, Z. come spettatore scoprì, insieme al poeta Attilio Bertolucci e al critico Pietro Bianchi, CharlieChaplin, ma anche il cinema di René Clair e i comici del varietà, mentre frattanto pubblicava i tre 'libri' Parliamo ...
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Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] "Cinema", il settimanale "Lo schermo"), nei quali scrisse soprattutto su grandi autori del cinema statunitense, come CharlieChaplin, Buster Keaton, Frank Capra. Durante la Seconda guerra mondiale collaborò inoltre alle sceneggiature di Piccolo mondo ...
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Majakovskij, Vladimir Vladimirovič
Ornella Calvarese
Poeta, drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, sceneggiatore, pittore, cartellonista e giornalista russo, nato a Bagdadi (Georgia) il 7 luglio [...] del cinema comico americano, Douglas Fairbanks, CharlieChaplin, Buster Keaton, M. scrisse le teorie di Dziga Vertov e di Sergej M. Ejzenštejn, nonché a Chaplin e alle comiche americane e, ispirandovisi, scrisse per il Fotocinecomitato panucraino, ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] rarità in quegli anni per quanto attiene l'ambito letterario, trovando invece largo spazio nel cinema, a cominciare dai film di CharlieChaplin (Charlot e Fatty boxeurs del 1914; The champion del 1915), di Max Linder o di Buster Keaton (Io e la boxe ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] tranquilla felicità. Questo è stato anche il tema fondamentale della vita giovanile di De Sica - così come di CharlieChaplin -, che spiega la sua amarezza e pessimismo costanti, la sua paura, fino alla superstizione, del futuro, dei possibili ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] nel cinema, uno straordinario filone di grandissimi attori comici, come Buster Keaton e, soprattutto, i fratelli Marx e CharlieChaplin. Nei lavori di quest'ultimo possiamo verificare l'uso di una comicità particolarmente efficace per esplorare temi ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] dalla novità esplosiva dello sviluppo del cinema sonoro, che aveva gettato tanti teorici (come Rudolf Arnheim) e registi (CharlieChaplin, Erich von Stroheim) in un panico paralizzante in quanto per molti il cinema come arte non poteva che essere ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione...