Cultura
Francesco Remotti
Concezioni diverse di 'cultura'
È un dato acquisito e sotto gli occhi di tutti il fatto che esistono due concezioni fondamentalmente diverse di 'cultura': una classica e tradizionale, [...] e gli scienziati sociali in genere, hanno manifestato diffidenza e refrattarietà verso possibilità di convergenze con il pensiero di CharlesDarwin, è importante sottolineare come la teorizzazione della cultura sia approdata talvolta a esiti di tipo ...
Leggi Tutto
L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire lo spirito, a sviluppare o migliorare le facoltà ... ...
Leggi Tutto
Termine che indica, da un lato, l’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e che, rielaborate in modo soggettivo e autonomo, diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire lo spirito, ... ...
Leggi Tutto
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato sull'apprendimento di alcuni saperi, il cui scopo è lo sviluppo equilibrato e completo della personalità ... ...
Leggi Tutto
CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle culture. 4. Identità, alterità, equivalenze culturali. 5. Differenzialismo e pluralismo culturali ... ...
Leggi Tutto
Francesco Remotti
Dal latino cultura, derivato di colere, "coltivare", il termine ha acquisito, oltre all'accezione di 'coltivazione' (rispetto alla quale però prevale in italiano la forma coltura), quella metaforica di 'cura, attenzione, coltivazione di un sapere, educazione'. Della matrice etimologica, ... ...
Leggi Tutto
A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo antropologico o psicoanalitico o sociologico. Esso viene in tal modo a designare le caratteristiche ... ...
Leggi Tutto
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche della cultura. 5. La pluralità delle culture. 6. Differenze e rapporti tra le culture. 7. La cultura come sistema ... ...
Leggi Tutto
È l'insieme delle cognizioni, e delle disposizioni così mentali come sociali, al cui acquisto è necessaria, quantunque non sufficiente, una vasta e varia lettura. Della scienza, che richiede anch'essa molta lettura, si parla oggettivamente: c'è una matematica, una fisiologia, ecc. Nella cultura è più ... ...
Leggi Tutto
antropologia
Gabriella Spedini
La scienza che studia l'uomo
L'antropologo studia l'uomo, che fa parte del regno animale, con lo stesso metodo scientifico utilizzato dallo zoologo per studiare gli altri [...] si pensava che nel mondo della natura l'uomo fosse separato nettamente da tutti gli animali. Fu il naturalista inglese CharlesDarwin ‒ con la sua teoria dell'evoluzione ‒ a chiarire che l'uomo era invece imparentato con gli altri animali attraverso ...
Leggi Tutto
razzismo
Sergio Parmentola
L’idea folle della superiorità di una razza
Si dicono razziste le teorie che si fondano sul presupposto che l’umanità sia divisa in razze biologicamente superiori e inferiori. [...] di giustificare la superiorità della razza bianca con argomentazioni scientifiche. Una lettura distorta dell’evoluzionismo di CharlesDarwin portò a differenziare le razze in base al diverso grado di evoluzione, testimoniato dalla storia: le ...
Leggi Tutto
sociobiologia Disciplina che, partendo da una base biologico-evoluzionistica, si propone di dare un’interpretazione unificante di tutti i comportamenti sociali delle varie specie animali, fino all’uomo. [...] geni».
L’approccio dei sociobiologi, in particolare di E.O. Wilson, rappresenta una continuazione ideale del cosiddetto socialdarwinismo (➔ Darwin, Charles Robert), secondo le cui teorie, in voga verso la fine del 19° sec., la lotta per l’esistenza ...
Leggi Tutto
Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] (v. etnografico, film). Tra le prime fotografie considerate di argomento antropologico vanno segnalate quelle raccolte da Charles Robert Darwin (1809-1882) per il suo studio dell'espressione delle emozioni (una collezione comprendente circa trecento ...
Leggi Tutto
La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] ad ampio raggio – che tanto contribuisce alle grandi elaborazioni scientifiche di Alexander von Humboldt o di CharlesDarwin – dall’altra crescente esigenza di organizzare ricerche generatrici di nuove conoscenze e insieme di applicazioni tecnico ...
Leggi Tutto
BISOGNI
Stefano Zamagni e Riccardo Luccio
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Il problema della soddisfazione dei bisogni e della ricerca dei mezzi più idonei a tal fine ha rappresentato lo scopo [...] . È superfluo ricordare che si tratta di un concetto che si affaccia prepotentemente nelle scienze naturali con CharlesDarwin (1859) e che ha profondissime influenze anche sulla psicologia, essendo determinante per la nascita del funzionalismo nel ...
Leggi Tutto
Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] o da un cambiamento nella struttura di un determinato gene per mutazione. Sebbene ignorasse totalmente le ricerche di Mendel, CharlesDarwin fu uno dei primi a riconoscere che la mutazione poteva essere la base dell'evoluzione, e che gli individui i ...
Leggi Tutto
Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] the history of biology", 1977, X, pp. 1-28.
Halliday, R. J., Social darwinism: a definition, in "Victorian studies", 1971, XIV.
Hankins, F., Darwin, Charles Robert, in Encyclopedia of the social sciences, vol. V, London 1931, pp. 4-5.
Himmelfarb, G ...
Leggi Tutto
Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] alle conclusioni cui erano pervenuti, negli anni trenta, Charles Babbage e Andrew Ure, e soprattutto al libro di H. Morgan. Già la pubblicazione dell'Origin of species di Darwin, intervenuta durante la stesura del primo libro del Capitale, aveva ...
Leggi Tutto
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...