Un chantd'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] di Jean Genet è tuttavia particolare, perché nonostante lo scrittore sia stato affascinato e costantemente ispirato dal cinema, Un chantd'amour è rimasta la sua unica opera cinematografica. Realizzato nel 1950 con mezzi ridotti al minimo, il film di ...
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Regista cinematografico statunitense, nato a Santa Monica (California) il 3 febbraio 1927. È stato tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Settanta il più noto rappresentante del cinema d'avanguardia [...] (1930) di Jean Cocteau, diventerà in seguito uno dei film-manifesto del cinema gay, insieme a Un chantd'amour (1950) di Jean Genet. Negli anni successivi realizzò in Europa (soprattutto in Francia) altri cortometraggi, tra cui Puce moment (1949 ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...] highway (1932) di Rowland Brown è un vero e proprio atto d'accusa contro lo sfruttamento dei detenuti nei penitenziari chain gang. E Pardon in modo esplicito sia sul versante omosessuale (Un chantd'amour, 1950, di Jean Genet; Fortune and men's ...
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Cinémathèque française
Donatello Fumarola
Archivio di film, fondato a Parigi nel 1936 da Henri Langlois (1914-1977) e Georges Franju, grazie al sostegno finanziario di Paul-Auguste Harlé, allora direttore [...] Oltre alla sua opera di raccolta, conservazione ed esposizione, contribuì alla produzione di un film audace e sperimentale come Un chantd'amour (1950) di Jean Genet. Nel 1953 aveva ormai relazioni di scambio con le cineteche di quasi tutto il mondo ...
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Subarna Rekha
Hubert Niogret
(India 1962, Subarna Rekha, bianco e nero, 139m); regia: Ritwik Ghatak; produzione: J.J. Films; soggetto: Radheshyam Jhunjhunwala; sceneggiatura: Ritwik Ghatak; fotografia: [...] le miroir, in "Cahiers du cinéma", n. 457, juin 1992.
G. Gauthier, Destins d'exil, in "La revue du cinéma", n. 483, juin 1992.
O. De Bruyn, Le chantd'amour, in "Positif", n. 379, septembre 1992.
J. Levich, Subcontinental Divide. The undiscovered art ...
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RESNAIS, Alain
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema francese, nato a Vannes, in Bretagna, il 3 giugno 1922. Dopo alcuni documentari di corto e medio metraggio (Van Gogh, 1948; Gauguin, 1950; Guernica, [...] ; Toute la mémoire du monde, 1956; Le chant du Styrène, 1958), che anticipano i temi del i ricordi - realizza nel 1959 Hiroshima mon amour, un monologo interiore che, sulla scorta di Muriel le temps d'un retour (Muriel il tempo d'un ritorno), 1963 ...
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Vierny, Sacha
Lulli Bertini
Direttore della fotografia francese, nato a Bois-le-Roi (Seine-et-Marne) il 19 giugno 1919 e morto a Parigi il 15 maggio 2001. Pur avendo lavorato con numerosi registi, fondamentali [...] fotografia del cortometraggio a colori Le chant du styrène (1958), sul ottenere le atmosfere di Hiroshima mon amour (1959), di cui V. illuminò Stavisky (1973; Stavisky il grande truffatore), Mon oncle d'Amérique (1980).Tra gli altri autori con cui V ...
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