Capo dei camisardi (Saint-Jean-du-Gard 1675 - Uzès 1710). Uno degli animatori della guerra delle Cevenne nel 1702, preso prigioniero e condannato al carcere a vita, riuscì a fuggire a Ginevra nel 1705. [...] Da lì nel 1710 tentò di rientrare in Francia e organizzò una banda armata; ma, tradito, fu sorpreso e ucciso in combattimento ...
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Ugonotto francese (Vallerange 1664 circa - Alais 1692). Cardatore di lana, dopo la revoca dell'editto di Nantes si ritirò sulle montagne; più tardi (1689), fu il principale artefice della rivolta delle [...] Cevenne. Morì vittima di un'imboscata in seguito al tradimento di un suo correligionario. ...
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Militare e politico francese (n. Cailar, Gard, - m. Nîmes 1705). Dopo aver militato in Italia agli ordini del gen. Nicolas de Catinat (di qui il soprannome) come ufficiale di cavalleria, partecipò alla [...] rivolta dei calvinisti delle Cevenne contro Luigi XIV, dirigendo alcune battaglie e distinguendosi per il suo personale valore nel combattimento. Non volle accettare la pace conclusa nel maggio 1704 tra il gen. C.-L. de Villars e J. Cavalier, il capo ...
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Scrittore francese (Nîmes 1900 - Parigi 1983). Si fece conoscere con Roux le bandit (1925), romanzo d'impianto tradizionalista, cui seguirono Les hommes de la route (1927) e Le crime des justes (1928). [...] Ai romanzi d'ispirazione regionalista sono da ricollegare anche quelli storici ambientati nelle Cevenne (La superbe, 1967; Sans peur, 1978). Come scrittore impegnato si era fatto notare con L'homme contre l'his toire (1927), e in alcune opere si ...
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Calvinista francese (Nîmes 1647 - Montpellier 1698); avvocato a Castres, dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685) si rifugiò in Svizzera, donde cercò di provocare, con scritti, appelli e trattative, [...] l'unione dei riformati di tutta Europa contro Luigi XIV. Fu anche a Stoccarda, Lipsia, Berlino, ecc. Promosse (1689-91) l'insurrezione delle Cevenne. Rientrato segretamente in Francia nel 1697, fu arrestato, processato e giustiziato. ...
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Uomo politico francese (Parigi 1648 - ivi 1724). Consigliere al parlamento (1670), intendente della Linguadoca (1685-1718). Protettore dell'industria e del commercio, autore di un Mémoire administratif [...] più rappresentativo della monarchia di Luigi XIV; si acquistò triste fama per la forzata conversione degli ugonotti al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685) e per la feroce repressione dei camisardi nella guerra delle Cevenne. ...
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Prelato e predicatore (Pernes 1632 - Montpellier 1710), in relazione con il circolo dell'Hôtel de Rambouillet, membro dell'Accademia francese (1673), vescovo di Lavaur (1685), poi di Nîmes (1687) ove, [...] . Scrisse, in francese e in latino, mediocri opere storiche e teologiche; come oratore sacro, fu paragonato a J.-B. Bossuet, e si conformò al gusto del tempo; le lettere sono documenti importanti per la storia della rivolta protestante delle Cevenne. ...
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Generale (Moulins 1653 - Torino 1734). Ambasciatore a Vienna (1683 e 1697-1701), acclamato maresciallo di Francia (1702), venne nominato duca in seguito alla repressione degli ugonotti (1704). Riuscì ad [...] , contrario al piano di V. di marciare su Vienna. La repressione della rivolta dei contadini ugonotti (camisards) nelle Cevenne (1704) gli valse il titolo di duca. Incaricato di difendere la frontiera dell'Est (1705), minacciata dopo il successo ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...