Poeta romano (1º sec. d. C.), amico di Persio, considerato da Quintiliano il secondo lirico romano dopo Orazio; ma se ne hanno pochi frammenti. Forse è da identificarsi con l'autore di un mutilo De metris, che spiega l'origine dei varî metri ...
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Poeta satirico latino (Volterra 34 d. C. - Roma 62). Di rigorosa moralità, visse solo 28 anni, unito da profondi legami ai familiari e al maestro, il filosofo stoico Anneo Cornuto. Scrisse sei satire, [...] una somma. Il filosofo accettò solo i libri e, ritoccato il testo delle Satire di P. F., ne affidò l'edizione al poeta CesioBasso, amicissimo anch'egli di Persio.
Opere
Le sei satire di P. F. sono precedute da un proemio di 14 versi coliambi sulla ...
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Grammatico latino (3º sec. d. C.) che in circa 3000 versi compose un trattato di prosodia e metrica (giunto a noi incompiuto) distinto in 3 libri: de litteris (in versi sotadei), de syllabis (in tetrametri [...] trocaici ed esametri), de metris (in metri varî), seguendo la teoria di CesioBasso della derivazione di tutti i metri dal trimetro giambico e dall'esametro dattilico. ...
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CALCO, Tristano
Franca Petrucci
Figlio di Andrea e di Maddalena Caimi, nacque presumibilmente poco prima della metà del sec. XV; sposò Susanna Calcaterra ed ebbe un figlio, Giovanni Francesco. Benché [...] Bibl. naz. di Napoli (Napol.IVa 11); in esso il C. intervenne sui testi di Velio Longo, Fortunaziano, Dainaziano e CesioBasso. Non sappiamo di che genere fu questa collaborazione fra il C. e l'antico segretario del Merula, certo il Galbiato, editore ...
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LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] si conclude. Nell'età imperiale prevale l'elegia, la satira e l'epigramma. Un puro nome si può dire è per noi CesioBasso, lirico dell'età neroniana; poesie del tipo catulliano compose Plinio il Giovane, ma non ci sono giunte; mediocri sono le Selve ...
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TERENZIANO (Terentianus)
Cesare Giarratano
Poeta latino vissuto probabilmente verso la fine del sec. II d. C. Era nato nella Mauretania, e perciò si aggiunge comunemente al suo nome il cognome Maurus. [...] metri, ma è rimasto incompiuto. T. è un facile verseggiatore, ma le sue nozioni di metrica sono ristrette: per il terzo libro CesioBasso fu la sua fonte. Però il suo manuale fu adoperato da altri scrittori e fu letto anche nel Medio evo. La migliore ...
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FORTUNAZIANO, Attilio (Atilius Fortunatianus)
Francesco Arnaldi
Scrittore di metrica, probabilmente africano, vissuto tra il sec. III e il IV d. C. Ci resta di lui un manualetto, in cui tutti i metri [...] sono dedotti, secondo un sistema scolastico che nella letteratura latina ha avuto in Varrone e CesioBasso i più autorevoli rappresentanti, da otto tipi fondamentali. La maggior attenzione è dedicata naturalmente ai metri oraziani.
È merito di H. ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] al riempimento degli orbitali 4d. Il sesto livello incomincia con il cesio (Z=55) e presenta un ulteriore inserimento di 7 orbitali 4f delle più spiccate proprietà metalliche è il cesio, che si trova in basso a sinistra nel sistema periodico, mentre ...
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Astronomia
Corpo celeste che ruota intorno a un pianeta. Tutti i pianeti del Sistema solare (eccettuati Mercurio e Venere) sono dotati di uno o più satelliti. L’unico s. visibile a occhio nudo, e quindi [...] eucariotiche in un gradiente di concentrazione di cloruro di cesio (➔ ultracentrifugazione), il DNA s. si dispone in una mobili, per scambio di segnali di voce o di dati a basso e medio ritmo binario; da un punto fisso a terminali riceventi ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, conforme»; con diverso sviluppo...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...