Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] , quando e nella misura in cui di quest'ultimo s'inorpelli, e sulle sue lustre o chimere si assida, il cesarismo bonapartesco.
Già ora e qui si delinea quindi il problema, tosto acutamente avvertito in Europa e gravissimo all'Italia per oltre ...
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VEGA, Ventura de la
Carlo BOSELLI
Poeta lirico, e autore drammatico spagnolo, nato a Buenos Aires il 14 luglio 1807, morto a, Madrid il 29 novembre 1865. Fece gli studî a Madrid; fu impiegato ministeriale, [...] del Manzoni; La muerte de César (1863), tragedia ammirevolmente dialogata, nella quale l'autore fa l'apologia del cesarismo. Meno personali sono: El testamento (1831); La expiación (1831); Una boda improvisada (1841), Un secreto de Estado (1841 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] il quale non era altro che la demagogia nella versione autoritaria.
Proprio per evitare demagogia e cesarismo, De Sanctis accentuava la funzione primaria dello Stato, mediante il ruolo pedagogico degli intellettuali, in particolare nelle istituzioni ...
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BINDI, Enrico
Piero Treves
Nato da Atto e da Marianna Masi a Canapale di Pistoia il 29 sett. 1812, fu a nove anni dalla famiglia, non troppo disagiata, ma contadina e desiderosa di migliorare la condizione [...] cfr. C. Giussani, in Riv. di filologia e d'istruzione classica, IV (1876), pp. 459-462. Per il B. "classico" e "cesariano", P. Treves, Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento, Milano-Napoli 1962, pp. 693 ss. (con ampia bibl. a pp. 701-703 e ...
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BRAMBILLA, Giuseppe
Piero Treves
Nacque in Como, da Giambattista, agiato negoziante, e da Maria Bossi, di Balerna nel Canton Ticino, nel luglio 1803; e dalla madre religiosissima fu avviato, dopo la [...] con la loro guida al Vico e al vichismo. I temi della storiografia risorgimentale (talassocrazia, unità e libertà, cesarismo e anticesarismo) risorgono tutti nel trattatello del B., quasi per una rivendicazione dei motivi del Niebuhr e del Gervinus ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] piemontesi (1794-1814), Roma 1989, II, p. 774; R. Berardi, L'istruzione della donna in Piemonte. Dall'assolutismo dinastico al cesarismo napoleonico, Torino 1991, pp. 254, 259, 269-271, 275 s.; M. Roggero, L'alfabeto e le orazioni. L'istruzione di ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] posizioni del tutto astratte, postulanti il federalismo quale presupposto necessario di libertà democratiche, altrimenti insidiate dal cesarismo. Ma dal momento che l'insurrezione milanese, episodio della rivoluzione europea, aveva smosso le acque ...
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cesarismo
ceṡarismo s. m. [der. di Cesare, nel sign. di «imperatore, sovrano»]. – Sistema politico autoritario basato sul potere personale di un sovrano, investito della sua sovranità dal popolo, o da un consenso popolare comunque sollecitato...
cesariano
ceṡariano agg. e s. m. [dal lat. Caesarianus «di Giulio Cesare», Caesariani pl. «partigiani di Cesare» (nella guerra civile)]. – 1. agg. Di Giulio Cesare, come generale e uomo politico, o come scrittore: esercito c.; il partito c.;...