lucido
È la qualifica di un corpo che " riflette la luce ". Nel senso proprio di " lucente ", " splendente ", è detto del metallo della spada lucida e aguta posta in mano a s. Paolo (Pg XXIX 140), e [...] -Vandelli, Chimenz, che parla di corpi che " non assorbono la luce ", ecc.), altri alludono specificamente a uno specchio (Benvenuto, Serravalle, Cesari); cfr. infatti, per il concetto, Cv III VII 3-4, e al § 10 la imagine de le corpora in alcuno ...
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Piccola località della Campania (ab. 922, comune di Bacoli), in una leggiera insenatura a sud-ovest del golfo di Pozzuoli, delimitata fra l'altura del Castello di Baia e la Punta dell'Epitaffio, chiusa [...] Bauli presso Baia trovò la morte, nella sua villa, la madre di Nerone, Agrippina; Adriano muore nella vecchia villa dei Cesari il 17 luglio del 138; Alessandro Severo crea nuove grandiose costruzioni e nuove opere termali in onore della madre Mammea ...
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IUVENTUS
Matteo Della Corte
. Istituzione romana di carattere sportivo-militare, sorta già in epoca repubblicana, con intenti e sviluppi simili a quelli della Vereiia italica e della efebia greca, ma [...] princeps iuventutis, di solito l'erede designato al trono (i primi furono rispettivamente, nel 6 e 3 a. C., Gaio e Lucio Cesari, nipoti di Augusto, prematuramente morti).
L'istituzione fiorì e si diffuse nel sec. I d. C. in Italia, nel sec. II nelle ...
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RANALLI, Ferdinando
Egidio Bellorini
Letterato, nacque a Nereto (Teramo) il 2 febbraio 1813, insegnò storia e lettere a Pisa e a Firenze fu deputato al parlamento nazionale e morì a Pozzolatico (Firenze) [...] 1895; E. Masi, Memorie inedite di F. R., ecc., Bologna 1899; G. Rossi, L'ultimo dei puristi, in Varietà letterarie, Bologna 1912; R. Zagaria, Tre puristi. Lettere inedite di A. Cesari, L. Angeloni, F. R., in Rass. critica d. lett. ital., XXVIII-XXX. ...
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SACCHI, Andrea
Alessandra Cosmi
SACCHI, Andrea. – Figlio di Nicola Pellegrini da Fermo, nacque probabilmente a Nettuno intorno al 1599, come si evince – in assenza dell’atto di battesimo – dagli Stati [...] redatte da Giovan Pietro Bellori e Giovan Battista Passeri. Dopo un breve passaggio ancora da ricostruire nella bottega di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, intorno al 1610 Sacchi fu presso Francesco Albani, e vi rimase fino al ritorno di ...
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Risorgimento
Sergio Parmentola
Quando e come l’Italia si è unificata
Per Risorgimento si intende il movimento di pensiero e il processo politico che portarono all’indipendenza e all’unità dell’Italia [...] , alle repubbliche marinare e ai comuni.
Giuseppe Mazzini, per esempio, auspicava l’avvento di una ‘terza’ Roma, dopo quella dei Cesari e dei Papi. La terza sarebbe stata la Roma del popolo, con la missione di diffondere l’ideale della fratellanza ...
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BRIVIO, Giuseppe Ferdinando
Sergio Martinotti
Nacque probabilmente a Milano intorno al 1700. Le notizie biografiche relative alla sua giovinezza, già scarse, sono rese vieppiù confuse ed incerte dalla [...] in collaborazione con Giuseppe Milesi tra il 1721 ed il 1723, quindi da solo dal 29 maggio 1725 al 1731 (0 1732, secondo il Cesari, quando cioè l'impresa passò a G. A. Rozio). Che inoltre avesse fondato nel 1730 a Milano una scuola di canto divenuta ...
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ginocchio
Antonio Lanci
Si registra solo al plurale, nelle due forme ‛ ginocchia ' e ‛ ginocchie ' (probabilmente da un ‛ ginocchia ' interpretato erroneamente come singolare): Pg II 28 Fa, fa che le [...] cordis sicut Farinata " (Benvenuto); " accenna la natura mite dell'uomo, che non era ardito di levarsi in pié " (Cesari); ovvero, secondo un criterio interpretativo strettamente allegoristico, qual è quello del Buti (" E' non mostrò l'eresia sua sì ...
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grato (agg.)
Ricorre alcune volte nel Paradiso e una sola nel Purgatorio, con valore per lo più predicativo; significa quasi sempre " gradito ", " bene accetto ", " caro ": tale, nella certezza dell'appagamento, [...] maggior gradimento, ‛ per esser la nostra persona nella sua interezza, tutta quanta ') " (Chimenz; anche Mattalia, come già il Cesari); o ancora, intendere l'aggettivo come " pieno di gratitudine " a Dio (Porena). In quest'ultimo significato, in Pd ...
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costellato
Andrea Mariani
Compare unicamente in Pd XIV 100 sì costellati facean nel profondo / Marte quei raggi il venerabil segno / che fan giunture di quadranti in tondo. Il senso generale della frase [...] Barbi: sparsi " di lumi minori e maggi come la Galassia " (e cfr. anche Tommaseo e Andreoli); più lontani dal vero coloro che interpretano l'aggettivo come " uniti insieme " (Daniello e Cesari) oppure " colla stella [Marte] compenetrati " (Lombardi). ...
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cesariano
ceṡariano agg. e s. m. [dal lat. Caesarianus «di Giulio Cesare», Caesariani pl. «partigiani di Cesare» (nella guerra civile)]. – 1. agg. Di Giulio Cesare, come generale e uomo politico, o come scrittore: esercito c.; il partito c.;...
cesarie
ceṡàrie s. f. [dal lat. caesaries], invar., letter. – Capigliatura lunga e folta, zazzera: Va pe’ bei fianchi la c. d’oro In riposo ondeggiante (Carducci).