VITALE, Filippo
Gianluca Forgione
Figlio di Marino e di Laudonia Di Carlo, nacque a Napoli tra il 1589 e il 1590, e fu battezzato con ogni probabilità nella parrocchia di S. Giorgio Maggiore (D’Alessandro, [...] , Note su F. V. e i pittori della sua cerchia, in Studi di storia dell’arte, 2013, n. 24, pp. 187 s.; M. Cesari, F. V. nella pittura di Francesco Guarini: un rapporto da riconsiderare, in Francesco Guarini. Nuovi contributi, 2, a cura di M.A. Pavone ...
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nota
Antonietta Bufano
Il valore fondamentale di " segno " compare in parecchie attestazioni del termine; anche in riferimento ad argomenti astratti, come " elemento distintivo ", " caratteristica ". [...] esprimer nel... seguente canto ", il Rossi " il nuovo motivo intonato dalla loro guida " (e analogamente il Porena); il Cesari spiega " finché abbiano imparato... il nuovo andamento delle strofe ", il Torraca " sinché non sia ripreso il canto ". Il ...
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discosceso
Andrea Mariani
Il primo luogo in cui appare il vocabolo (If XII 8 da cima del monte... / al piano è sì la roccia discoscesa, / ch'alcuna via darebbe a chi sù fosse) è di controversa interpretazione; [...] e il Sapegno, e con essi tutta la schiera di commentatori (soprattutto antichi: Benvenuto, Buti, Landino, ma anche Castelvetro, Cesari, ecc.) che interpretano come loro. Né crea contraddizione il secondo caso in cui il vocabolo appare, in If XVI 103 ...
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spuola
Paolo Pullega
Presenta due sole occorrenze, nella Commedia. In If XX 122 (Vedi le triste che lasciaron l'ago, / la spuola e 'l fuso, e fecersi 'ndivine) sta a indicare " quella quasi barchetta [...] che conduce el filo della trama di qua in là, tanto che la tela s'empie " (Lana). " Vaga metafora - osserva il Cesari - per dinotar l'opera del voto, che ella aveva lasciato imperfetto. Dante era assai pratico de' profeti... e forse da Isaia prese ...
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fuio
Lucia Onder
. Termine dell'uso vivo (cfr. Torraca, in " Bull. " II [1895] 190), che risale probabilmente a un derivato di fur di cui mantiene il valore di " ladro " (cfr. Parodi, Lingua 280), come [...] : " niuna volontà ti può essere celata a te " (Buti), può essere " furata e nascosta a te " (Vellutello); meglio il Cesari: " non può a te rubar sé medesima ", cioè " non può nascondersi, sottrarsi, occultarsi ".
È sostantivo in Pg XXXIII 44 un ...
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fummare (fumare)
Lucia Onder
Normale ‛ fummare ', mentre ‛ fumare ' compare soltanto in rima, nella III singol. del presente indicativo.
Con costrutto intransitivo, nel senso di " emettere fumo, vapore [...] che l'amor del gusto / nel petto lor troppo disir non fuma, " non emittit " (Benvenuto), " non evapora " (Landino). Per il Cesari D. " adopera il verbo fumare (levar fumo), per mantener la metafora del cibo; che, essendo soverchio, fa sobbollir dallo ...
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cappuccio
Angelo Adami
. Sostantivo derivato da ‛ cappa ' (v.); indica il copricapo in forma di cuffia, generalmente unito al mantello, e fatto della stessa stoffa. Ai tempi di D. era largamente usato [...] c. con il predicatore stesso; e così Landino: "il cappuccio, idest il capo "); ma cfr. invece il Cesari: " Il predicatore, sentendosi applaudire dal popolo, scuote ed allarga sobbalzando il cappuccio pavoneggiandosi e facendosi bello ", Bellezze 557 ...
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Di nobile famiglia patrizia che riteneva di risalire a Iulo, figlio di Enea, nacque il 13 luglio 102 a. C., da Gaio Giulio Cesare e da Aurelia, consoli Gaio Mario, suo zio materno, e Q. Lutazio Catulo; [...] non già in forza del titolo, ma in forza di un imperium proconsulare e di una tribunicia potestas secondaria. Con la qualità di Cesari era invece congiunto soltanto il diritto a certi onori, come quello di esser preceduto per la via da fiaccole, e di ...
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MOLA, Pier Francesco
Laura Possanzini
– Figlio di Giovan Battista (architetto e pittore) e di Elisabetta Conticilla, nacque a Coldrerio (Coldrè) vicino Como nel 1612 e fu battezzato il 9 febbraio (Voss, [...] al 1633. Pascoli ipotizza una precoce attività del M. con il padre, che poi lo avrebbe indirizzato alla bottega di Giuseppe Cesari, il Cavalier d’Arpino, mentre Passeri afferma che il M. iniziò lo studio come pittore con Prospero Orsi. Nel 1626 il ...
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PARAVIA, Pier Alessandro
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Zara il 15 luglio 1797 da Giovanni, colonnello della Repubblica veneta, e da Anna Zech-Missevich, originaria di Corfù.
Ancora fanciullo, si [...] Giornale sulle scienze e lettere delle provincie venete, IV (1824), 7, pp. 123-134), che gli valse i consensi di Cesari e Monti, e Di alcune osservazioni di lingua fatte singolarmente sopra l’ultima edizione della vita di Dante scritta dal Boccaccio ...
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cesariano
ceṡariano agg. e s. m. [dal lat. Caesarianus «di Giulio Cesare», Caesariani pl. «partigiani di Cesare» (nella guerra civile)]. – 1. agg. Di Giulio Cesare, come generale e uomo politico, o come scrittore: esercito c.; il partito c.;...
cesarie
ceṡàrie s. f. [dal lat. caesaries], invar., letter. – Capigliatura lunga e folta, zazzera: Va pe’ bei fianchi la c. d’oro In riposo ondeggiante (Carducci).