GALERIO (Galerius Valerius Maximianus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, nato presso Serdica nella Dacia Ripensis, da famiglia di oscura origine. Ignoto l'anno della nascita. Nominato Cesare da Diocleziano [...] ritratto di G. ci è conservato in una delle erme di Salona e nei gruppi in porfido di Venezia e del Vaticano. Il tipo dei Cesari si distingue da quello degli Augusti per forme più slanciate e per una costruzione più triangolare del viso. Entrambi i ...
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inveggiare
Federigo Tollemache
Ricorre in Pd XII 142 Ad inveggiar cotanto paladino / mi mosse l'infiammata cortesia / di fra Tommaso e 'l discreto latino. Il passo è controverso, anche per la varietà [...] luogo di ‛ commendare ' ", Lombardi; Andreoli, Casini-Barbi, Mattalia) o a quello di " emulare in bene ", preferito da Tommaseo, Cesari, Porena (che però propenderebbe per la lezione inneggiar; per questa lezione v. anche A. Bertoldi, in Lett. dant ...
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spiegare
Antonietta Bufano
Verbo esclusivo della Commedia. Come riflessivo, con significato concreto, vale " sciogliersi ", " liberarsi ", sia nel senso proprio (If XIII 90 dinne... / s'alcuna [anima [...] apprensiva da esser verace / tragge intenzione [" nozione ", " concetto "], e dentro a voi la spiega, " distende, sciorina " (Cesari), " svolge " (Tommaseo); quindi, come intende il Porena: " La vostra facoltà percettiva trae la immagine... da una ...
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tin tin
Andrea Mariani
L'onomatopea compare in Pd X 143, dove D. " discrive in quanto puote tutto il moto delli orioli e loro suono " (Ottimo): l'una parte e l'altra [del meccanismo] tira e urge, / [...] (Buti), e " tin tin... è la voce del campanuzzo del destatoio ", aggiunge il Landino. Suggestiva è anche la chiosa del Cesari.
Per quanto riguarda il dubbio se le due sillabe vadano lette unite, o staccate, si veda il Lombardi: " sembra che staccate ...
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squilla
Maria Adelaide Caponigro
In Pg VIII 5 l'ora... che lo novo peregrin d'amore / punge, se ode squilla di lontano / che paia il giorno pianger che si more, nella descrizione del sentimento di tristezza [...] Novati e lo Zanini, e anche Scartazzini-Vandelli e Barbi), secondo altri della campana dell'Ave Maria (Daniello, Venturi, Cesari; e anche Tommaseo, Dizionario: " suono dell'Avemaria sì della mattina come della sera "); e il Lombardi: " mesto suono e ...
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Ambrosoli, Francesco
Enzo Esposito
Letterato e patriota (Como 1797 - Milano 1868). Laureato in giurisprudenza, si applicò allo studio delle lettere quando gli fu impedito per ragioni politiche l'esercizio [...] fu costante nell'A. studioso di D.: si ricordi a proposito la sua recensione alle Bellezze (1824-1826) del Cesari, pubblicata nella " Biblioteca Italiana " del febbraio 1827: all'abate veronese rimproverava l'essersi proposto di considerare in D. le ...
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Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] Sole e alla Madre degli dei, nei quali manifesta con entusiasmo le sue convinzioni religiose; due operette satiriche: i Cesari o i Saturnali (Καίσαρες, Κρόνια), e l'Odiatore della barba (Μισοπώγων), libello contro gli Antiocheni che si erano mostrati ...
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SERMEI, Cesare
Elvio Lunghi
– Nacque a Castel della Pieve, non ancora Città della Pieve, da Ferdinando del fu Bernardino, pittore di Orvieto, e da Gismonda di Vico vasaro. Il padre si era trasferito [...] ebbe altri due figli, ai quali diede il nome di Giuseppe e di Federico in omaggio ai loro rispettivi padrini, Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino e Federico Zuccari (Pampalone, 2002, p. 37). Non è dunque escluso che Nebbia facesse da padrino ...
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ghianda
Antonio Lanci
Nella Commedia il senso proprio di " frutto della quercia " è documentato due volte, in rima: Pg XXII 149 Lo secol primo [l'età dell'oro] ... / fé savorose con fame le ghiande [...] insino al pieno sviluppo di questa: l'albero meglio piantato, prima ch'e' porti i suoi frutti, si secca " (Andreoli). Chiosa il Cesari: " Questo poeta tira tutte le cose, le parole e i modi a servire alla sua penna ". Cfr. Pd XXVII 127-135, ove ...
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TURAZZA, Domenico
Michela Minesso
– Nacque a Malcesine (Verona) il 30 luglio 1813 da Giacinto e da Maria Busti.
Il padre si era laureato in studi legali a Bologna. La madre proveniva da una famiglia [...] (matematica) e l’abate Giuseppe Zamboni (fisica). Entrò in contatto in quegli anni anche con il linguista Antonio Cesari, teorico del purismo in campo letterario. La figura principale di riferimento fu Toblini, ingegnere, oltre che insegnante di ...
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cesariano
ceṡariano agg. e s. m. [dal lat. Caesarianus «di Giulio Cesare», Caesariani pl. «partigiani di Cesare» (nella guerra civile)]. – 1. agg. Di Giulio Cesare, come generale e uomo politico, o come scrittore: esercito c.; il partito c.;...
cesarie
ceṡàrie s. f. [dal lat. caesaries], invar., letter. – Capigliatura lunga e folta, zazzera: Va pe’ bei fianchi la c. d’oro In riposo ondeggiante (Carducci).