Comune della provincia di Viterbo, con 2657 ab. (1921), quasi tutti (2596) accentrati nel capoluogo, situato a 340 m. s. m., su un colle di tufo vulcanico.
Notevole il palazzo feudale già degli Anguillara, [...] con un loggiato cinquecentesco, la cui vòlta reca decorazioni ad affresco degli Zuccari. Il vastissimo salone del trono, detto anche dei Cesari, ha un bel camino in pietra e all'intorno dodici busti in marmo dei primi imperatori romani. Più ricche e ...
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locusta
Antonio Lanci
Mele e locuste [" cavallette "] furon le vivande / che nodriro il Batista nel diserto, Pg XXII 151: cfr. Marc. 1, 6 " Locustas et mel silvestre edebat ", e Matt. 3, 4.
Qualche [...] come alcuni scioccamente credono, ché sarebbe errore il credere che un tanto Santo di cotal cibo si nutrisse, ma intende delle cime tenerine degli alberi, virgulti et erbe ". Al Daniello replicò il Cesari, Bellezze della D.C. (Napoli 1866), 326-327. ...
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indegno
Angelo Adami
Nel senso proprio di " non conveniente ", " disdicevole ", in locuzione neutra, in If II 19 se l'avversario d'ogne male / cortese i fu... / non pare indegno ad omo d'intelletto. [...] semper est in continuo discursu... quia non habent proprium domicilium nec habitaculum "; analogamente Castelvetro); altri - Cesari, Tommaseo, Scartazzini-Vandelli, ecc. - intendono, con l'Andreoli, " indegnata, impaziente d'ogni pur menoma pausa ...
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assaggiare
Lucia Onder
In senso proprio, per " gustare un cibo ", s'incontra in Fiore CXXI 8 ma s'alla villa [in città] buon morsel [boccone] s'arresta, / e' pur convien per forza ch'i' n'assaggi.
In [...] La turba che rimase lì, selvaggia / parea del loco, rimirando intorno / come colui che nove cose assaggia. Come afferma il Cesari, a. " qui importa tastare coll'occhio: che chi vede di tratto cose nuove, passa sopra tutte, senza fermarsi in nessuna ...
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predella
Antonio Lanci
È " la parte della briglia che va alla guancia del cavallo sopra il morso, per la quale suol pigliare il cavallo chi non cavalca, o per condurlo o per arrestarlo " (Tommaseo). [...] del v. 94), usurpando le funzioni dell'imperatore; sicché essa è fatta fella, è divenuta ribelle. Ma alcuni fra i più antichi commentatori (Lana, Ottimo, ripresi dal Cesari) intendevano " possessioni ", riconnettendo il termine al latino praedium. ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] dal '19 al '28, dove, pensando di correggere quello della Crusca, tenta un'ennesima conciliazione: fra il purismo del Cesari e gli insegnamenti del Cesarotti. Le Opere complete furono pubblicate in quattro volumi: il primo a Bologna nel 1825, gli ...
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GANASSINI (Canassini, Fiore, Ganasini, Ganacini, Ganascini, Ganasselli, Ossini), Marzio (Marco, Mario, Martino, Marzio di Cola Antonio)
Enrico Parlato
Nacque a Roma in un periodo che può essere circoscritto [...] affidato. L'intervento del G. sembra essere stato piuttosto esteso e si connota per la stretta aderenza al linguaggio del Cesari: gli si attribuiscono la Gloria in una sala del piano nobile, le figure di divinità nel soffitto del salone principale ...
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soffolcere (soffolgere; per lo scambio fra -c-e-g- palatali, v. Parodi, Lingua 230-231)
Domenico Consoli
Ha costruzione pronominale in If XXIX 5 perché la vista tua pur si soffolge / là giù tra l'ombre [...] si appoggia e ficca " spiega infatti il Landino, seguito dal Daniello (" si appoggia e sostenta "), dal Lombardi, dal Cesari, dall'Andreoli. Allo stesso senso porta la chiosa del Tommaseo: " Ferma, latino ‛ haeret '. La vista fermandosi nell'oggetto ...
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coto
Vale " pensiero ", in due passi della Commedia: questi è Nembrotto per lo cui mal colo / pur un linguaggio nel mondo non s'usa (If XXXI 77); " Non ti maravigliar perch'io sorrida ", mi disse, " [...] . A cogitamen lo ricollega già Benvenuto, seguito da un gran numero di commentatori antichi e moderni (Anonimo, Cesari, Tommaseo, Andreoli, Torraca, Rossi-Frascino, Casini-Barbi, Porena, Sapegno, Mattalia, Chimenz), mentre Buti, Landino e Daniello ...
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Gianicolo
Simonetta Saffiotti Bernardi
Colle di Roma, sovrastante il Vaticano sulla riva destra del Tevere, denominato nel Medioevo Mons Aureus. Alcuni commentatori pensano che D. alluda al G. in If [...] l'altra sponda vanno verso 'l monte).
Che il monte sia il G. è stato sostenuto fra gli altri, con molta sicurezza, dal Cesari, quindi dal Fallani e da F. Vivaldi, ma sia la topografia della Roma del tempo, sia il percorso dei pellegrini che, secondo ...
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cesariano
ceṡariano agg. e s. m. [dal lat. Caesarianus «di Giulio Cesare», Caesariani pl. «partigiani di Cesare» (nella guerra civile)]. – 1. agg. Di Giulio Cesare, come generale e uomo politico, o come scrittore: esercito c.; il partito c.;...
cesarie
ceṡàrie s. f. [dal lat. caesaries], invar., letter. – Capigliatura lunga e folta, zazzera: Va pe’ bei fianchi la c. d’oro In riposo ondeggiante (Carducci).