Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] parte di una lunga serie di paragoni che Eusebio di Cesarea, all’inizio del terzo libro della Vita Constantini, propone la lettera con la quale l’imperatore avvertiva i vescovi della Palestina di aver ordinato al comes Acacio di liberare il luogo da ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] che questo giudaismo diasporico tenne con la Palestina ci suggerisce come questo foyer ebraico dovette . De Decker, Sur le destinataire de la lettre au Roi des Perses (Eusèbe de Césarée, Vit. Const., IV, 9-13) et la conversion de l’Arménie à la ...
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La trasmissione nel rituale costantinopolitano
Béatrice Caseau
Costantino ha giocato un ruolo fondamentale in qualità di primo imperatore cristiano e di fondatore di Costantinopoli, città in cui è stato [...] di Costantino diversa da quella che fornisce Eusebio di Cesarea. Lungi dal farne il modello dell’imperatore cristiano come 33767. Il culto si sarebbe, dunque, sviluppato in Palestina prima di giungere a Costantinopoli nel periodo di esaltazione che ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] masse popolari rurali e urbane. In Palestina bisogna ricordare la controversa figura del vescovo aristocráticos en la configuración de la imagen del obispo tardoantiguo: Basilio de Cesarea y la oratio 43 de Gregorio de Nacianzo, in Humana Sapit, ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] con quella meliziana mette Atanasio in difficoltà: nel 334 egli viene convocato a partecipare a un concilio da tenere a Cesarea di Palestina, cioè nella sede di Eusebio, suo acerrimo nemico, sì che rifiuta di presentarsi; ma un nuovo concilio viene ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] 586 a.C., comporta un’emigrazione che dalla Giudea-Palestina si volge in direzione dell’Italia meridionale e delle regioni comunità cristiane di ogni provincia, come riferisce Eusebio di Cesarea nella Vita Constantini, e si può presumere che fosse ...
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Eresia, arianesimo e dottrina trinitaria
Manlio Simonetti
In quanto capo della Chiesa, Costantino ebbe a occuparsi di due eresie in ambito cristiano, il donatismo e l’arianesimo. Mentre la crisi donatista [...] viene condannato ed estromesso dalla comunità, sì che preferisce abbandonare Alessandria trovando ospitalità presso Eusebio, vescovo di Cesarea di Palestina. Seguono le vicende che portano al concilio di Nicea del 32519, ma in questa sede si intende ...
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Battesimo di Costantino
Pierre Maraval
Il racconto di Eusebio di Cesarea
La fonte principale sul battesimo di Costantino1, quella che ne offre il resoconto più completo, si trova in quattro paragrafi [...] battesimo del Cristo. Questa pratica era molto popolare, come evidenziato da Eusebio di Cesarea, due decenni prima, nel suo libro sulla geografia della Palestina, l’Onomasticon5. Costantino sperava forse di realizzare questo desiderio al suo ritorno ...
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