Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] la diffusione del movimento (anche mediante “manifesti”, il primo del 1909) in Francia, in Russia, e un po’ dappertutto (CesareSegre, in Ferrari 2009: 192)
oppure attorno a un nome deaggettivale unito ai suoi complementi e a eventuali altri elementi ...
Leggi Tutto
Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] e delle Virtudi, in Il Libro de’ Vizî e delle Virtudi e Il Trattato di Virtù e Vizî, a cura di CesareSegre, Torino, Einaudi.
Il Novellino (1970), a cura di G. Favati, Genova, Bozzi, 1970.
Belletti, Adriana (1991), Le frasi comparative, in Renzi ...
Leggi Tutto
Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] di consultazione, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 3° (Tipi di frasi, deissi, formazione delle parole).
Segre, Cesare & Ossola, Carlo (a cura di) (1997), Antologia della poesia italiana, Torino, Einaudi-Gallimard, 5 voll., vol. 1 ...
Leggi Tutto
Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] Novellino (1959), in La prosa del Duecento, a cura di C. Segre & M. Marti, Milano - Napoli, Ricciardi, pp. 793-881 University Press, 3 voll., vol. 2º, pp. 397-404.
De Cesare, Anna-Maria (2008b), Gli avverbi paradigmatizzanti, in Ferrari et al. ...
Leggi Tutto
di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] . Repossi, Torino, Einaudi-Gallimard.
Monti, Vincenzo (1990), Iliade di Omero, a cura di M. Mari, Milano, Rizzoli.
Segre, Cesare & Ossola, Carlo (dir.) (1997), Antologia della poesia italiana, Torino, Einaudi-Gallimard, 5 voll., vol. 1º (Duecento ...
Leggi Tutto
Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] Ariosto, Ludovico (1976), Orlando furioso, a cura di C. Segre, Milano, Mondadori.
Bassani, Giorgio (1991), Il giardino dei Finzi Il conformista, Milano, Bompiani (1a ed. 1951).
Pavese, Cesare (1949), Il diavolo sulle colline, in Id., La bella estate ...
Leggi Tutto
Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] (1a ed. 1993).
Novellino (1976), in Prosatori del Duecento. Trattati morali e allegorici. Novelle, a cura di C. Segre, Torino, Einaudi.
Pavese, Cesare (1949a), Il carcere, in Id., Opere, Torino, Einaudi, 14 voll., vol. 7° (Prima che il gallo canti ...
Leggi Tutto
In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] filologia italiana (SILFI) (Basilea, 30 giugno - 3 luglio 2008), a cura di A. Ferrari, Firenze, Cesati, 3 voll., vol. 1°, pp. 513-526.
Segre, Cesare (19762), Lingua, stile e società. Studi sulla storia della prosa italiana, Milano, Feltrinelli (1a ed ...
Leggi Tutto
La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] , e tu lavi il cantaro del tuo padrone (Giulio Cesare Croce, La Farinella, atto II, scena V)
Nella delle virtudi” e il “Trattato di virtú e di vizî”, a cura di C. Segre, Torino, Einaudi, pp. 3-120.
Il Novellino (1970), testo critico, introduzione e ...
Leggi Tutto
L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] i Pagani libri VII, volgarizzamento di Bono Giamboni, con note di Francesco Tassi, Firenze, T. Baracchi.
Migliorini, Bruno (1960), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni.
Segre, Cesare (1963), Lingua, stile e società, Milano, Feltrinelli. ...
Leggi Tutto
anno-tipo
(anno tipo), loc. s.le m. Anno tipico, esemplare, che può essere preso a modello. ◆ Quante stagioni, penso, ho veduto spuntare e morire davanti alle ruote di [Gino] Bartali, di [Fausto] Coppi e di Fiorenzo [Magni]. Quante! L’anno-tipo...