Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il socialismo giuridico e il solidarismo
Monica Stronati
Socialismo giuridico e solidarismo rappresentano due ambiti tematici complessi e strettamente connessi i quali presentano profili di autonomia [...] 30 gennaio 1900, durante il discorso inaugurale dell'anno giuridico alla Corte di Cassazione di Roma, il senatore Oronzo Quarta pose la questione, più sensibile e matura fu, per es., Cesare Vivante, nel cui pensiero si saldavano «elementi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] selezione e al rapporto con la componente togata della Corte d’assise, la giuria sopravvisse alle contestazioni mosse . 6-18.
E. Pessina, Il diritto penale in Italia da Cesare Beccaria sino alla promulgazione del codice penale vigente (1764-1890), in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] Kelsen e la scuola dogmatica italiana, e in modo pionieristico da Cesare Magni (1901-1982), che elabora una «teoria generale» del « Esso sarà avviato a soluzione con l’attività della Corte costituzionale.
Nella seconda parte degli anni Sessanta si ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] Quattrocento, poi nel secolo seguente Panfilo Mollo, Cesare de Perrinis, curatore di edizioni del Liber, , Leyde 1959, pp. 149-166); G.M. Monti, Le origini della Gran Corte della Vicaria e le codificazioni dei suoi Riti, in Id., Dal secolo sesto al ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] dalle fonti epistolari: vedi le lettere di P. Verri a I. Corte in Lettere e scritti inediti di Pietro e di Alessandro Verri, a Pietro, Modena 1985, pp. 252-273; Edizione nazionale delle opere di Cesare Beccaria, IV-V, Carteggio, a cura di C. Capra - R ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] della famiglia ad Arcore.
Degli otto figli, il primogenito Cesare (1755-1820) fu ammesso nel 1779 al Collegio dei 585, 597 s., 600, 617, 635; C. Sartori, G.B. Sammartini e la sua corte, in Musica d'oggi, n.s., III (1960), 3, pp. 106-121; G. Petronio ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] di Cassio Dione, il discorso di Marco Antonio ai funerali di Cesare (l. XLIV, capp. 36-49): Oratio M. Antonii pp. 177-179; A. Luzio - R. Renier, I Filelfo e l'umanesimo alla corte dei Gonzaga, ibid., XVI (1890), pp. 210-215; A. D'Ancona, Origini del ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] dov'era stato eletto visdomino. Rimase un anno e mezzo alla corte del duca Alfonso I, o meglio, del cardinale Ippolito e di da parte di Giulio II, la sopravvenuta morte in Navarra di Cesare Borgia, "la qual nuova si dovea publichar a la duchessa, ...
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BARZI, Benedetto
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Di antica e nobile famiglia perugina, primogenito di otto fratelli, nacque, probabilmente in Perugia, nell'ultimo ventennio del sec. XIV.
Questa datazione sembra la più accettabile, [...] a Ferrara, tuttavia, continuò a mantenere stretti rapporti con la corte urbinate, tanto che, quando il duca Federico I dovette il Protocollo deriva, ed è confermata anche da una lettera di Cesare di Bartelo de' Barzi del 22 settembre 1635.
Il B. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] en Toscane, che può inoltrare a Francesco Stefano di Lorena, alla Corte di Vienna.
È soltanto uno dei tanti inizi, nella penisola, di di Pietro Verri: il Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, ricco di ben altre letture, prima fra tutte quella ...
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opinione dissenziente
loc. s.le f. Nel linguaggio giuridico, dissenso espresso da uno o più giudici della Corte Costituzionale nei confronti della deliberazione formulata dalla maggioranza dei suoi membri. ◆ «Si continua ad affermare che i...
cesareo1
ceṡàreo1 agg. [dal lat. Caesareus «relativo a Caesar» anche nel sign. antonomastico di «imperatore»]. – 1. non com. Di Giulio Cesare, della famiglia Giulia. 2. Dell’imperatore, imperiale: corte c.; esercito c.; c. imprese (Ariosto);...