Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] 'Impero; essi vennero in lotta quando Bassiano, da C. nominato Cesare, gli si ribellò per istigazione di Licinio; C. condannò a morte questi alti impiegati a causa del carattere orientale della corte si confusero sempre più con i cortigiani, e comes ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] suo successore Antonino Pio, insieme a Lucio Vero. Nel 139 fu nominato Cesare; nel 140 e nel 145 fu console. Sposò Faustina (figlia di una oculata amministrazione e con la semplicità della corte imperiale; ispirò la sua opera legislativa a sentimenti ...
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Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] Dopo la condanna a morte di Gallo (354) visse alla corte di Costanzo II a Milano; concessogli poi di andare ad Atene, anche sollecitato dall'imperatrice Eusebia, G. ebbe il titolo di Cesare, sposò la sorella dell'imperatore, Elena, e fu inviato nella ...
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Erudito e biografo latino. Vissuto tra la seconda metà del I e la prima metà del II sec. d. C., fu funzionario imperiale; compose alcune opere tra cui due raccolte biografiche, il De viris inlustribus [...] intorno al 69 d. C., visse a Roma nell'ambiente della corte; amico di Plinio il Giovane, fu da questo raccomandato a Traiano. l'opera è volgarmente chiamata Le vite dei dodici Cesari), da Cesare a Domiziano, in 8 libri. Per esse S. poté utilizzare ...
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Novelliere (Castelnuovo Scrivia 1485 - Agen 1561), la cui fama è legata alle sue Novelle (le tre prime parti furono pubblicate nel 1554, la quarta nel 1573). A ogni novella, incentrata su fatti reali o [...] fu al servizio di Alessandro Bentivoglio e Ippolita Sforza, e alla corte d'Isabella d'Este a Mantova; dopo la battaglia di al servizio di Ranuccio Farnese, e, dal 1528, di Cesare Fregoso, generale della Repubblica veneta, passato poi alle dipendenze ...
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Figlio (n. Roma 1498) di Cesare B. o, più probabilmente, di Alessandro VI, l'"Infante romano" ebbe dal pontefice il titolo di duca di Nepi (1501) e di Camerino (1502). Crollata la fortuna dei Borgia, riapparve [...] nel 1517 o 1518 alla corte di Ferrara, presso Lucrezia; poi visse alla corte papale cercando inutilmente, ancora nel 1530, di rivendicare Camerino. ...
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Pittore (Firenze 1486 - ivi 1530), uno degli esponenti più eccelsi fra i protagonisti del pieno Rinascimento fiorentino. La sua arte risentì l'influsso di Piero di Cosimo, presso cui aveva svolto apprendistato, [...] delle Arpie agli Uffizi. Nel 1518 si recava in Francia alla corte di Francesco I, dove rimaneva sino al 1519. Di questo periodo di nuovo a Firenze, nel 1521 dipingeva il Tributo a Cesare nella Villa medicea di Poggio a Caiano, lasciato interrotto per ...
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Musicista (Arezzo 1623 - Firenze 1669). Studiò a Roma, con A. M. Abbatini e forse anche con A. Carissimi. Frate minore, fu maestro a Volterra, Lucca, Firenze. Fin dall'Orontea (1649) e dal Cesare amante [...] vi si fonde in estetica unità. Al decennio 1655-65 seguono i due anni "viennesi" di felice creazione. Il C. lavora per quella corte, offrendole tra l'altro Nettuno e Flora (1666), Le disgrazie d'amore (1667) e Il pomo d'oro (1667), l'opera sua più ...
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Architetto (Milano 1587 - ivi 1629), figlio di Giovanni Battista (Milano 1547 circa - ivi 1627), capomaestro dell'opera del duomo di Milano (1585-1614). Allievo di A. Bisnato, cui successe (1617) nella [...] , all'ospedale maggiore (collaborò alla grande corte centrale su cui si affaccia la chiesa, 1625-49) e al duomo, dove, fra l'altro, gli si ascrive la parte interna della facciata. n Anche il fratello Giulio Cesare (n. Milano 1584 circa) fu architetto ...
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Poeta (Brescia 1782-ivi 1836); dapprima attuario criminale nella Corte civile di Brescia, poi (1809) prof. di eloquenza nel liceo di Brescia e membro dell'Ateneo bresciano, si rivelò nel 1805 con un poema [...] didascalico: La coltivazione degli ulivi (altri poemi suoi dello stesso genere sono: Il corallo, 1810; La pastorizia, 1814; L'origine delle fonti, 1833). Lodato dal Giordani, dal Monti e dal Foscolo, fu ...
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opinione dissenziente
loc. s.le f. Nel linguaggio giuridico, dissenso espresso da uno o più giudici della Corte Costituzionale nei confronti della deliberazione formulata dalla maggioranza dei suoi membri. ◆ «Si continua ad affermare che i...
cesareo1
ceṡàreo1 agg. [dal lat. Caesareus «relativo a Caesar» anche nel sign. antonomastico di «imperatore»]. – 1. non com. Di Giulio Cesare, della famiglia Giulia. 2. Dell’imperatore, imperiale: corte c.; esercito c.; c. imprese (Ariosto);...