CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] . Diez (Bonn 1861), mentre pubblicava i primi lavori: Sull'origine della lingua italiana e sopra la dissertazione di CesareCantù premiata dall'Accademia Pontaniana, in Rivista bolognese, I (1867), pp. 157-173, e la recensione del Cohelet (tradotto ...
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CASTIGLIONI, Giannino
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Giacomo e Piera Bergamaschi, nacque a Milano il 4 maggio 1884. Studiò scultura con E. Butti all'Accademia di Brera. Il padre era direttore dello [...] : Parabiago, Sala comunale; busto di Padre Gemelli, detto "L'Ariete":Milano, Università cattolica; busto di CesareCantù, 1967: Milano, Museo Cantù, 1967), e soprattutto a gruppi e bassorilievi funerari per il cimitero Monumentale, ove già da molti ...
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PAPPALETTERE, Simplicio
Andrea Ciampani
(al secolo Giuseppe). – Nacque a Barletta il 7 febbraio 1815, secondogenito di Ettore e di Aurora Palmieri.
Di famiglia illustre, fu avviato agli studi presso [...] Tosti aveva pensato di avviare con prestigiosi patrioti cattolici come Vincenzo Gioberti, Silvio Pellico, Alessandro Manzoni, CesareCantù e Antonio Rosmini.
Mentre l’abbazia di Montecassino diventava oggetto di maggiore sorveglianza da parte della ...
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STELLINI, Jacopo
Simonetta Bassi
Nacque a Cividale del Friuli il 27 aprile 1699 da Mattia Rodaro, nato nel 1655, e da Adriana Piccini; il cognome Stellini, usato spesso anche dal padre, deriva dal nome [...] approfondiva con letture e studio continui; se la sua eccezionale cultura venne apprezzata da Francesco Algarotti a CesareCantù a Pietro Giordani, l’originalità della prospettiva filosofica venne invece dopo la sua morte pian piano ridimensionata ...
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RICARD, Louis Xavier de
Diego Valeri
Giornalista francese, nato a Fontenay-sous-Bois (Senna) nel 1843, morto a Marsiglia nel 1911. Ventenne appena, fondò la Revue du progrès moral, littéraire, scientifique [...] idee socialiste. Tra i suoi libri ricorderemo L'Idée latine (Parigi 1878) e una traduzione della Storia universale di CesareCantù (1883).
Interessanti per la storia letteraria i Petits mémoires d'un Parnassien, pubblicati nel Petit Temps (1898-1900 ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] rammentare ai Veneziani d'oggi con parole severe", scriveva con accenti profetici nel 1847 polemizzando contro l'interpretazione che CesareCantù aveva dato della caduta della Repubblica di Venezia, "che per un popolo non v'ha più brutto vizio, né ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] la Ragione illuministica, il neoguelfismo e neoghibellinismo degli storici di quel periodo (dal Troya al Tosti, dal Balbo a CesareCantù, da Giovanni Battista Niccolini a Giuseppe La Farina, dal Manzoni a Gioberti, da Antonio Ranieri ad Atto Vannucci ...
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Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] ora pubblicata - della mia allieva Lidia Fersuoch, S. Leonardo in Fossa Mala e altri insediamenti monastici, Roma 1994.
40. CesareCantù, Grande Illustrazione del Lombardo-Veneto, II, Milano 1858, p. 322. V. n. 22.
41. Hans Buchwald, Eleventh Century ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] Luigi Tosti, il domenicano Alberto Guglielmotti), letterati con vasti interessi storici.
Tra questi ultimi vi era CesareCantù, il primo scrittore italiano a raggiungere una cospicua agiatezza attraverso una propria opera a stampa, quella Storia ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] di rotta imposto alla propria rivista dai vescovi piemontesi. Monsignor Alessandro Riccardi, vescovo di Torino, scrivendo a CesareCantù nel febbraio di quell’anno, ipotizzò che le modalità e i toni della prima dichiarazione di Margotti fossero ...
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